(Adnkronos) – Accerchiato e assediato, da istituzioni, società scientifiche e pazienti, al diabete non si fanno sconti. E 'squadra che vince non si cambia': tutti scendono in campo con iniziative legislative, sportive e di advocacy. Il risultato da raggiungere è ambizioso: contrastare una patologia in continua crescita che, secondo dati dell'International Diabetes Federation, entro il 2045 riguarderà globalmente 1 adulto su 8, e che in Italia colpisce circa 4 milioni di persone, ma sembra destinata a estendersi fino al 10% della popolazione entro il 2040. E oggi in Senato viene presentata la campagna 'Facciamo squadra attorno la diabete', realizzata da FeSDI per l'edizione 2024 del World Diabetes Day, che invita a unire le forze per affrontare la sfida comune, in linea con la narrativa delle precedenti campagne 'Il diabete una malattia molto comune' e 'Una persona con diabete non è mai sola'. Oggi si celebra la Giornata mondiale del diabete che quest'anno ha come tema 'Diabete e benessere' in senso di prevenzione, salute e tutela delle fragilità. FeSDI, che riunisce le società scientifiche di diabetologia, Sid e Amd, e Intergruppo parlamentare Obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili, insieme a Sport e Salute e Ita-Italian Wellness Alliance, celebrano la ricorrenza con il convegno di presentazione ufficiale del World Diabetes Day, su iniziativa della senatrice Daniela Sbrollini, presso la Sala Zuccari in Senato. Incontro preceduto dall'illuminazione di blu, colore ufficiale della Giornata, di alcuni luoghi simbolo della Capitale nella notte fra il 13 e 14 novembre, come Colosseo, Arco di Costantino, Teatro Marcello e piazza della Repubblica. Questa sera anche Palazzo Madama, Palazzo Montecitorio e Palazzo Chigi si tingeranno di blu per dimostrare la vicinanza e l'attenzione delle istituzioni italiane verso tutte le persone con diabete. Un ponte ideale con il Giubileo 2025 che porterà a Roma oltre 32 milioni tra pellegrini e turisti, tra i quali anche tanti con diabete. Il diabete, quindi, non è più un nemico da affrontare da soli. Istituzioni, società scientifiche, professionisti della salute e, soprattutto, i pazienti stessi sono sempre più coesi nel contrastare la malattia. Quello italiano, nell'ambito di diabete e obesità – riporta una nota – è uno scenario di grande impegno istituzionale, grazie soprattutto all'attività dell'Intergruppo parlamentare Obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili: gli ultimi anni hanno visto la presentazione del Pdl n.741 a prima firma dell'onorevole Roberto Pella, grazie al quale l'Italia potrebbe avere oggi, primo Paese al mondo, una legge specifica sull'obesità, e del Ddl n. 287 a firma della senatrice Sbrollini per rendere l'esercizio fisico prescrivibile come un farmaco da parte del medico di medicina generale, del pediatra di libera scelta e degli specialisti, con l'obiettivo di incentivarlo quale strumento di prevenzione e cura. Oggi, con il Ddl 'Disposizioni per l'arruolamento di atleti con diabete nei gruppi sportivi militari e dei corpi dello Stato', sempre su iniziativa della senatrice Sbrollini, si porta avanti un'altra battaglia, quella per rendere possibile agli atleti con diabete l'accesso ai gruppi sportivi militari. Una battaglia contro lo stigma e la discriminazione, e per lanciare forte e chiaro il messaggio che lo sport è non solo possibile ma anche auspicabile nel contrasto a questa patologia. Il Convegno, dunque, fa il punto della situazione su una malattia cronica che interessa milioni di individui, ribadendo l'importanza della prevenzione, della diagnosi precoce e della gestione efficace. Al centro della giornata anche la firma del 'Manifesto dei diritti della persona con diabete e dei doveri dell’individuo e della comunità'. "L'attività fisica non solo è un vero strumento terapeutico, ma esercita i suoi benefici anche a livello psicologico, sociale e di inclusione: si tratta di benefici cumulativi che vanno oltre la gestione della patologia e arrivano al senso di controllo e di appartenenza – afferma Sbrollini, presidente dell'Intergruppo parlamentare Obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili e presidente di Ita – Il disegno di legge che ho presentato intende dare la possibilità di inserirlo in ricetta medica, così che le famiglie possano usufruire delle detrazioni fiscali. La speranza è che, recuperando attraverso il 730 parte dell'investimento, le persone siano incentivate a impegnarsi in attività positive per la propria salute". "Il diabete comporta gravi ripercussioni sulla qualità della vita di chi ne è affetto e dei suoi familiari, oltre che un impatto importante sullìeconomia del Paese, con costi diretti e indiretti legati alla perdita di produttività – dichiara Pella, presidente Intergruppo parlamentare Obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili – Come Intergruppo siamo fortemente impegnati, oltre che nell'iniziativa legislativa, nel mettere il tema al centro dell'agenda politica secondo un approccio olistico e multisettoriale, volto a garantire alle persone con diabete gli stessi diritti delle persone sane, portando avanti un'alleanza tra tutti i soggetti coinvolti e promuovendo a tutti i livelli di governo la cultura dei sani stili di vita, dell'attività fisica e della prevenzione. Di questo tema e delle responsabilità dei decisori locali per la promozione della salute parleremo proprio in occasione della prossima Assemblea nazionale Anci di Torino dal 20 al 22 novembre". "Occorre realizzare una rivoluzione copernicana nell'approccio al diabete – commenta Riccardo Candido, presidente FeSDI e Associazione medici diabetologi (Amd) – Dobbiamo passare da un sistema che mette al centro la malattia a una rete che accolga e assista la persona con diabete e garantisca il suo diritto alla salute. E' quindi necessario dare l'opportunità a tutti i pazienti di avere le cure migliori e investire con più decisione per evitare che nuove persone si ammalino, da una maggior 'accessibilità' dell'attività fisica e della pratica sportiva alla promozione dei corretti stili di vita, fino alla sensibilizzazione delle nuove generazioni". "Negli ultimi anni sono stati fatti importanti passi avanti nella comprensione del diabete e nella sua gestione – sottolinea Raffaella Buzzetti, presidente Società italiana di diabetologia (Sid) – Nuovi farmaci, terapie innovative e programmi di educazione terapeutica hanno migliorato significativamente la qualità di vita dei pazienti e questo anche grazie alla mobilitazione delle istituzioni". Rinsaldata anche l'alleanza con Sport e Salute, coinvolta nei mesi scorsi in un protocollo d’intesa firmato insieme a FeSDI e agli Intergruppi parlamentari Obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili e Qualità di vita nelle città, per promuovere stili di vita sani e fare sensibilizzazione sulla prevenzione di diabete e obesità. "Il gioco di squadra è fondamentale quando si deve affrontare un'emergenza. La pratica sportiva, l'attività fisica, le abitudini alimentari e i corretti stili di vita, che noi siamo chiamati a diffondere e promuovere, hanno una funzione non solo di cura e contrasto a diabete e obesità, ma anche di prevenzione – dichiara in una nota il presidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma – I dati, soprattutto legati all'infanzia, ci chiamano ad un impegno concreto e a tutto campo. E' per questo che oltre ad impegnarci per riqualificare l'offerta di impianti, realizzando anche aree gratuite nelle città per facilitare l'accesso alla pratica sportiva, abbiamo avviato, su impulso del ministro per lo Sport e i Giovani, del ministro della Salute, del ministro dell'Istruzione e del Merito e del ministro dell'Agricoltura, diverse attività sull'educazione alimentare con iniziative di sensibilizzazione per tutte le fasce d’età, a partire dalle scuole, per diffondere l’importanza di una alimentazione corretta ed equilibrata". E sempre in tema di sport, firmato questa mattina un protocollo d'intesa tra FeSDI e Lega del Ciclismo Professionistico: alla squadra che circonda il diabete si aggiungono i ciclisti professionisti. Infine, a suggellare il convegno di presentazione in Italia del World Diabetes Day, la firma del nuovo 'Manifesto dei diritti della persona con diabete', che devono essere gli stessi di tutti gli altri cittadini: all'informazione, alla prevenzione, all'educazione terapeutica, al trattamento e alla diagnosi delle complicanze non può essere negato. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)