Gradita sorpresa al Ravello Festival per il folto pubblico presente a Villa Rufolo. Il 18 agosto di 50 anni fa terminava la tre giorni del festival di Woodstock, il primo grande raduno rock che fece accorrere migliaia di giovani modificando per sempre il modo di ascoltare musica e di stare assieme attorno a un palco.
La fortunata coincidenza di data, il 18 agosto, e la compagine orchestrale che è salita sul palco del Belvedere, l’Orchestra Giovanile Italiana, hanno ispirato il direttore Jérémie Rhorer, una delle più talentuose bacchette al mondo, che ha accolto l’invito della Fondazione Ravello ad omaggiare lo storico evento.
Tra i numerosi brani che furono eseguiti ininterrottamente in quella leggendaria tre giorni, il maestro francese ha scelto “With a little help from mi friends” dei Beatles nella versione resa celebre da Joe Cocker eseguita tra la Decima di Mahler e la Seconda sinfonia di Casella a dimostrazione che la musica ha un linguaggio unico ed universale.
Tanti applausi per i giovani talenti dell’orchestra che hanno dovuto vedersela con un programma non certo semplice impreziosito da questa chicca che ha reso unico questo nono appuntamento sinfonico della 67esima edizione del Ravello Festival. In platea anche Antonio Scurati, fresco vincitore del Premio Strega che sta passando dei giorni di relax nella Città della Musica.
Prossimo appuntamento martedì 20 agosto con l’Orchestra Filarmonica Salernitana diretta da Ryan McAdams. (ph Pino Izzo)