Agricoltura 2.0 ovvero come l’innovazione possa far diventare le attività agricole dei business vincenti in un momento di crisi come quello attuale.
Nel saluto che il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Nunzia de Girolamo ha mandato al Presidente di Italia 2.0 Pierangiola Cattaneo viene espresso come l’agricoltura italiana sia una vera opportunità di sviluppo, un settore che rappresenta il vero centro storico dell’economia italiana. Oggi più che mai, sostiene il Ministro, serve un’agricoltura 2.0 che riesca ad aprirsi ancora di più al web e al ricambio generazionale, perché i giovani, con il loro entusiasmo e voglia di crescere, con le loro conoscenze e competenze possono dare all’agricoltura italiana la marcia in più di cui ha bisogno.
Il convegno, promosso dal Movimento Politico Italia 2.0 in piena sintonia con le parole dette dal Ministro, ha posto l’accento su come l’innovazione in agricoltura sia divenuta un imperativo e non si possa più considerarla un’opzione fra le tante a disposizione. Partendo dal concetto che “l’innovazione è applicare la tecnologia di un settore in un altro settore” (Bill Gates) il convegno ha analizzato tre campi dove questa definizione risulta particolarmente appropriata: quello relativo alla formazione, all’informatizzazione e al marketing.
L’innovazione passa inevitabilmente dalla formazione e dall’informazione, perché è la qualità del capitale umano che fa la differenza; la formazione è un aspetto fondamentale per creare quelle condizioni di sviluppo e di competitività delle imprese di cui oggi abbiamo tanto bisogno. Nel convegno si è parlato di diversi tipi di formazione: quella che inizia dal basso, dalle scuole superiori (con l’intervento del Dott. Di Lernia –Syngentha-); la formazione ed il rispetto per l’ambiente, per la terra e per la nostra salute ( dott.ssa Zollo – FareAmbiente); per finire all’Agricoltura Sociale ( Prof. Di Iacovo _ Università di Pisa ).
Italia2.0 attraverso questo convegno ha ribadito come l’innovazione, soprattutto quella riferita al web e all’informatizzazione sia un aspetto non più procrastinabile. L’uso dell’informatica è ancora troppo poco presente in agricoltura, solo il 4% secondo i dati dell’ultimo censimento sono le aziende agricole che usano l’informatica nel proprio lavoro.
In linea con quanto descritto dal Ministro il convegno ha posto l’accento su come sia possibile, attraverso il web creare innovazione e sviluppo con un rapporto costi /benefici a totale vantaggio dei secondi.
Sia attraverso un progetto paese presentato dall’Avv Grasso sull’informatizzazione della filiera agroalimentare italiana , sia attraverso l’intervento della Dott.ssa Devescovi (Project Prosperity ) su come si stanno muovendo i social media in Italia ed all’estero si è evidenziato come non sia più possibile scindere agricoltura ed IT, che il futuro passa inevitabilmente dall’informatizzazione e che le soluzioni, almeno per il web, sono a portata di mano.
Attraverso le relazioni di due aziende, si è invece posto l’accento sul recupero di varietà di grani antichi ottimi per la panificazione (F.lli Vescera ) ed il recupero ed il ricollocamento al lavoro di cavalli giunti al termine della loro carriera sportiva di corse ( Dott.ssa Papiccio – Relived Horses), oggi unica esperienza presente in Italia. Due esempi di eccellenza, che hanno accettato , insieme anche agli altri relatori, di proseguire un cammino con Italia 2.0 e di diventare dei tutor, ovvero, di condividere il proprio sapere e le proprie conoscenze con altre aziende che vorranno intraprendere un esperienza simile alla loro.
La continua ricerca delle best practice che abbiamo nel nostro territorio e la loro trasformazione in progetti vincenti, la condivisione del sapere e la maggior visibilità di realtà imprenditoriali che hanno migliorato il loro risultato attraverso un processo innovativo: questi sono gli impegni che, attraverso questo convegno, Italia 2.0 ha preso nei confronti del settore agricolo .