dal Prof. Vincenzo Petrosino, medico chirurgo oncologo, riceviamo e pubblichiamo
Con la sentenza n. 259 del 24.2.2020, i giudici del TAR Salerno hanno annullato il Decreto del Ministero dell’Ambiente che sanciva la compatibilità ambientale del master plan relativo all’ampliamento dello scalo aeroportuale di Salerno, Costa d’Amalfi, condannando le parti contrarie al pagamento del contributo unificato ai ricorrenti.
Il TAR ha altresì annullato, in accoglimento aggiunto, il decreto del Ministero delle Infrastrutture di approvazione del Progetto di Ampliamento e di compatibilità urbanistica di intesa con la Regione Campania.
Si tratta di una vittoria su tutti i fronti, visto che il Tribunale ha annullato entrambi i provvedimenti impugnati dai cittadini aventi diritto.
Allo stato dei fatti, quindi, l’opera non può legittimamente proseguire e per l’effetto della sentenza, deve essere interrotta ove le procedure fossero andate avanti e bloccate le gare di appalto .
Dalla lettura della complessa sentenza emerge forte che non si può demandare a studi post opera eventuali danni che le popolazioni possono subire in conseguenza della sua realizzazione.
Avevo ben sottolineato che l’opera avesse già 3 prescrizioni importanti dettate dallo scrivente in sede di procedimento Via, che a quanto pare nessuno “voleva comprendere”. Quando si andava avanti con notizie, proclami e gare correttamente ho sempre inviato comunicazioni con pec agli enti e organizzazioni campane e della Basilicata.
La stessa stampa ha dato poca importanza a ciò che era stato scritto nel procedimento Via e nelle osservazioni e sembra che tanti hanno fatto finta di non leggere gli studi scientifici a supporto.
Anteporre lo sviluppo – il paventato progresso – alla salute della gente, al consumo di suolo, alla distruzione delle realtà agricole di eccellenza della zona, con progetti approssimativi non va bene. Raccontare ora che pochi hanno vinto è un falso.
Ha vinto il buon senso, la protezione del territorio, la salvaguardia della salute umana, la scienza e ovviamente la capacità della legge di trovare le incongruenze procedurali.
I sindaci, i politici, gli amministratori hanno il dovere di salvaguardare l’integrità del territorio e attenersi tutti all’articolo 32 della costituzione Italiana, forse qualcuno vuole evitare di osservarlo.
Credo che ci sia stato in generale una sottovalutazione molto grande delle problematiche procedurali e ambientali , troppi proclami politici di opera non ” pericolosa ” per la salute e per il territorio e le sue attività agricole.
Il Tar ha infatti accolto in pieno le osservazioni già presentate e oggetto di prescrizioni.
Come ho sempre sostenuto, “la scienza” va ascoltata, come viene ascoltato il buon padre di famiglia.
Se un ‘opera , qualsiasi essa sia può portare danno alla popolazione, questa va evitata non demandare al ” futuro ” misure e precauzioni come sta accadendo in altre parti d’Italia.
Inoltre come ho sempre ampiamente scritto, non bisogna ascoltare il macellaio della porta accanto, il pizzaiolo del paese o il politico ragioniere o ingegnere… la scienza, la ricerca, la salute umana e gli inquinanti sono cose serie e per “medici ed esperti”, non possono essere oggetto di certezze sbagliate da parte del primo sindaco di Paese!
Per conoscere di più leggere:
fai.informazione.it/688BEEB6-4638-4275-8893-F656EF33E7CE/Un-aeroporto-sulla-testa-rappresenta-un-enorme-problema-per-la-popolazione
o ascoltare intervista a radio punto nuovo
www.youtube.com/watch?v=pLzVRmWZ17k