Acqua, Ausino ceduta a privati (Acea o GORI)? L'allarme dei comitati Acqua Bene Comune.

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acqua_pubblica_petizionedal Comitato vietrese per la Difesa dei Beni Comuni riceviamo e pubblichiamo

Amici, cittadini,

in base alle ultime notizie pervenuteci da Cava (si legga la sottostante nota di Mario Farano), nonostante le rassicurazioni contrarie contenute nei comunicati-stampa dell’avv. Matilde Milite (Pres. Ausino SpA) e del Movimento 5 Stelle di Cava lo scorso 13 maggio (qui allegati), il Comune di Salerno ha avviato le procedure per l’istituzione del previsto gestore unico del servizio idrico nella nostra provincia.

La gestione della società Ausino SpA rischia di passare nelle mani di aziende private (prevedibilmente l’ACEA o la GORI), con il rischio di futuri aumenti tariffari e distacchi forzati ai cittadini morosi.

Invitiamo i cittadini a mobilitarsi per sventare queste sciagurate manovre volte a trasformare l’acqua, bene comune intangibile e inalienabile diritto umano, in un merce qualsiasi, sottoposta alle leggi del “libero” (?) mercato. Altro che libero mercato >>>> qui siamo invece in presenza di veri e propri monopoli blindati dal punto di vista legale, con la complicità della classe politica locale,  e piegati agli interessi della finanza speculativa, nazionale e internazionale. A questo serve la messa in vendita delle “quote azionarie” dell’Ausino SpA  detenute dal Comune di Salerno e non ad altro…. Fra qualche anno l’acqua ci verrà fatta pagare a peso d’oro e non saremo più padroni neanche delle nostre sorgenti. Svegliatevi gente, è arrivato il momento di dire NO.

Il Comitato vietrese per la Difesa dei Beni Comuni invita il sindaco di Vietri sul mare, Franco Benicasa a rivedere la sua posizione di netta contrarietà alla richiesta di trasformazione della società Ausino SpA in azienda consortile di diritto pubblico, che a nostro parere costituisce l’unico modo per garantire la natura pubblica della gestione delle risorse idriche e per evitare che i cittadini siano sottoposti a nuovi ulteriori salassi dal punto di vista tariffario. Ricordatevi di non votare per i candidati del centrodestra e del centrosinistra, i veri responsabili di questo inaudito assalto ai beni comuni!

Peppe Schiavone

LETTERA APERTA AI SINDACI DEI COMUNI SOCI IN AUSÍNO

Ai dirigenti responsabili per la partecipata Ausíno
S.p.a.

Premesso che:

– nella relazione sul Piano di razionalizzazione delle partecipate del Comune di Salerno, approvato con delibera di Consiglio comunale
n. 9/2015 (all. 1) e reso noto solo qualche giorno fa, si cita un accordo del 2014 per fondere Ausíno, Salerno Sistemi e Asis in una sola società, che successivamente dovrebbe divenire il gestore unico del Servizio idrico integrato per tutto il territorio dell’ex Ato4 Sele;

– nella relazione si legge anche che il Comune di Salerno ha programmato di tramutare la partecipazione che ha nell’Ausíno spa, da diretta
in indiretta, cioè di spostarla dal Comune alla sua holding Salerno Energia;

– il Comune di Salerno ha dato immediata attuazione al Piano ed ha trasferito la sua partecipazione in Ausíno alla società Salerno Energia
Holding S.p.a., dal detto Comune partecipata (all. 2);

– il Comune di Salerno si riferisce, nella delibera 9/2015, all’accordo quadro allegato alla delibera commissariale ATO Sele n. 32/2014 (all. 3);

– a pag. 5 dell’accordo quadro, si legge che << i sottoscrittori ….. s’impegnano … ad attuare i contenuti del piano strategico generale linee guida, di cui all’all. B, il quale prevede, tra l’altro, la rielaborazione del piano industriale da effettuarsi entro il 31/12/2014 e da realizzarsi entro il 31/12/2016>>;

– a pag. 6, ultimo comma (lettera m), si legge che <<in caso di variazione della normativa del settore dei servizi pubblici locali, orientata a favorire processi di accorpamento e razionalizzazione societarie, le parti s’impegnano sin d’ora a ridurre i tempi di attuazione del percorso
finalizzato alla individuazione del gestore unico del sistema idrico integrato>>;

– nelle Linee Guida del piano strategico generale dell’ATO Sele, si legge che sarà attuata un’operazione straordinaria per la creazione del gestore unico, come obiettivo di medio termine, tra il 30/6/2020 ed entro il 31/12/2021, salvo l’impegno contenuto nell’accordo quadro, a ridurre i tempi del processo di fusione, ove si verifichi una variazione della normativa;

considerato che:

– detta variazione è effettivamente intervenuta con le modifiche alla normativa ambientale, operate con il decreto cosiddetto
“sbloccaItalia” e con la “legge di stabilità 2015”, che ha acquisito parte del piano Cottarelli;

– il combinato delle 2 modifiche normative costringe i Comuni ad accorpare le partecipazioni e, per quanto riguarda il Servizio idrico
integrato, a costituire il gestore unico del Servizio idrico integrato per un’area vasta, nel caso in oggetto pari almeno all’intero comprensorio
salernitano;

– le operazioni di accorpamento devono essere realizzate entro il 31/12/2015, come previsto dal co. 611, art. 1, L. 190/2015;

rilevato che:

– l’accordo quadro fu sottoscritto in data 8 luglio 2014 dai presidenti di Ausíno, Salerno Sistemi, Asis, SIIS e dal commissario di ATO
Sele, le cui firme furono autenticate dal notaio Roberto Orlando;

– nel documento, i sottoscrittori, tra cui la presidente di Ausíno, si costituirono dichiarando di avere i poteri conferiti loro dalla legge e
dallo Statuto, nonché in virtù di idonei atti assembleari;

– alla delibera ATO Sele 32/2014 non risultano allegati né pubblicati gli “idonei atti assembleari” citati, dai quali potessero
evincersi le specifiche autorizzazioni per le operazioni programmate e le rinunce cui i sottoscrittori impegnarono le società partecipate dai Comuni;

– in particolare non risulta allegato né pubblicato l’atto assembleare, con il quale i Sindaci dei Comuni soci in Ausíno autorizzarono la
presidente di Ausíno a programmare e compiere le operazioni di fusione oggetto dell’accordo quadro, le rinunce alla convenzione per la gestione del Servizio idrico integrato che essa fusione comporterebbe, l’abbreviazione dei tempi per la sua realizzazione;

considerato anche
che:

– la nuova società, in cui confluirà Ausíno, sarà posseduta d una società per azioni, Salerno Energia holding, le cui partecipazioni sono già
state messe sul mercato, come da avviso pubblico del 12 marzo 2013 (all. 4);

preoccupato che:

– stessa sorte (la vendita) potrebbe capitare alla costituenda società, così aggirando la regola, contenuta nello statuto di Ausíno, che
possono esserne soci solo enti pubblici;

dedotto che:

– il Comune di Salerno, con il recente trasferimento della partecipazione in Ausíno alla società per azioni Salerno Energia Holding, ha
impresso un’accelerazione al processo di fusione;

– il processo diventerebbe irreversibile, con la perdita dell’autonomia tariffaria di cui gode l’area Ausíno rispetto a quella salernitana di Salerno Sistemi e Asis e con inevitabili aumenti tariffari a carico dei cittadini dei Comuni da voi amministrati;

acquisito che:

– è possibile trasformare Ausíno da società per azioni in azienda speciale consortile, ai sensi dell’articolo 2500-septies c.c.
trasformazione eterogenea delle società di capitali (all. 5);

– l’azienda speciale consortile è tipologia associativa di diritto pubblico che non rientra nel Piano di razionalizzazione delle partecipate
di cui al co. 611, art. 1, L. 190/2014 (all. 6);

– la legge salvaguarda le gestioni esistenti, ove non vi si rinunci, come previsto (per tutti i servizi economici a rete) dal comma 2b is,
articolo 3b is del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138 e (per il servizio idrico integrato) dal secondo periodo del co. 2 dell’art. 172 del D.lgs.
152/2006;

– la legge fa conservare i rapporti contrattuali alle societ trasformate, ai sensi dell’art. 2498 c.c. che sancisce il principio di continuità, stabilendo che “con la trasformazione l’ente trasformato conserva i diritti e gli obblighi e prosegue in tutti i rapporti anche processuali
dell’ente che ha effettuato la trasformazione”;

– la trasformazione di Ausíno in azienda speciale consortile è quindi possibile senza alcun rischio per la convenzione esistente;

invito i Sindaci dei Comuni soci in Ausíno a:

– evitare ai cittadini da loro amministrati che la gestione del Servizio idrico integrato passi alla società che si appresta a costituire il Comune di Salerno, che ne avrebbe, in forza del suo numero di abitanti, l maggioranza ed il controllo, quindi a:

– verificare la corrispondenza del contenuto dell’accordo in oggetto con le autorizzazioni e le informazioni contenute negli eventuali atti
assembleari ivi citati, assistiti dai relativi deliberati degli organi comunali all’uopo deputati;

– sconfessare gli accordi presi dalla presidente di Ausíno, ove eccedenti i poteri ad essa conferiti o, in caso di corrispondenza, attivare
idonee contromisure;

– attivare, senza indugio, le necessarie procedure per trasformare la società Ausíno S.p.a. in azienda speciale consortile;

– difendere in tutte le sedi la gestione affidata ad Ausíno, che per legge resta salvaguardata, se non vi si rinuncia.

Cava de’ Tirreni, 22 maggio 2015

Mario Farano

portavoce di “Davide (contro) Golia”

_________________________________________

Il Comune di Salerno non ha perso tempo! Ha già trasferito le azioni in Ausino a Salerno Energia Holding. L’avv. Matilde Milite (Presidente dell’Ausino SpA) ha inviato una lettera di protesta, ma i buoi sono già scappati dal recinto!

Penso che occorra dare un’accelerata anche alle nostre azioni. Nel frattempo preparo una richiesta di pubblicazione dei verbali di assemblea di Ausino, in cui i Sindaci avrebbero autorizzato Milite ad aderire al processo di fusione con Asis e Salerno Sistemi.

Mario Farano – Associazione “Davide contro Golia” di Cava de’ Tirreni

 

Acqua Bene Comune – Resoconto della riunione tra Franco Benincasa (sindaco di Vietri), i rappresentanti dei comitati locali per l’acqua pubblica e  l’avv. Montalto (Presidente dell’ABC Azienda Speciale di Napoli) sulla praticabilità della trasformazione Ausino SpA in azienda speciale consortile di diritto pubblico

Il sindaco Benincasa ha dato inizio al colloquio specificando che la sua richiesta e partecipazione è stata consequenziale  ai numerosi incontri avuti con il comitato ABC Vietri. E’ stato molto corretto  e ligio nel manifestare tutte le istanze recepite dai suoi cittadini, relative alla gestione  dell’acqua da parte dell’Ausino.

Ha concluso il suo intervento chiedendo se era possibile  , e in che misura, iniziare a parlare di Azienda Speciale, sottolineando se la conversione va a garantire vantaggi per la cittadinanza, sia in termini d’efficienza che in termini  economici.

L’avv. Montalto, con molta onestà intellettuale, ha dichiarato da subito che non è un esperto di tariffe (confermando in questo l’avv. Grauso) e che la scelta di Azienda Speciale è, prima di tutto, una scelta politica. L’Azienda Speciale non nasce partendo da un tariffario più basso (ci si attiene a parametri nazionali), ma nasce perché si sceglie la gestione pubblica a quella privata, andando in tal modo a sconvolgere quello che è un piano nazionale volto sempre più ad una maggiore privatizzazione.

Mario Farano (Associazione “Davide contro Golia”) è più volte intervenuto in relazioni a provvedimenti che vanno in questa direzione e sulla diversa gestione finanche del personale da parte delle SpA, portando l’esplicito esempio dell’Ausino.

Il sindaco ha più volte sottolineato che un’eventuale scelta è solo in funzione del benessere dei suoi concittadini, sia in migliorie di gestione che in convenienza economica, paventando anche il rischio di creare un nuovo carrozzone politico o di affidarne la gestione a faccendieri del momento …

La discussione si è ampliata alla possibilità concreta che tutto il territorio italiano possa essere suddiviso in solo quattro macroaree, la cui gestione sarebbe affidata alle maggiori SpA  del settore (per il Sud si prevede l’Acea e Gori e parte di essa).

Dal suo intervento non è trapelata la convenienza economica cui aspirava il sindaco, anche se ha specificato, prendendo come esempio Napoli, che con ABC Azienda Speciale  le tariffe sono diminuite.

Abbiamo infine concordato con Montalto che organizzeremo un incontro pubblico sul tema, dopo il 15 giugno, cui parteciperanno  sia Montalto sia padre Alex Zanotelli. Il luogo (Salerno, Vietri o Cava) e le modalità saranno definite in sede provinciale.

 

Considerazione personale:

Attualmente stiamo assistendo al depauperamento del ruolo degli amministratori comunali attraverso una serie di disposizioni legislative, tra un po’ potremo equipararli ad amministratori di condominio. Resta loro solo una possibilità per riscattare la propria dignità di ruolo: operare delle scelte politiche! La delibera di Salerno vorrebbe mascherarsi  dietro una mera gestione oculata amministrativa, ma alla fine sappiamo che è una scelta politica.

 

Patrizia Reso – Comitato ABC di Cava