ACLI: Il Giardino…fiorito ai tempi del Coronavirus Lettera ad un presidente

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In queste lunghe settimane, la provincia aclista di Salerno – dichiara Gianluca Mastrovito – Presidente provinciale, non ha abbandonato la terra di mezzo; magari ha rallentato ma senza rinunciare all’entusiasmo ed alla voglia di sentirsi parte delle proprie comunità, con gesti concreti di piccola prossimità o con modalità creative come Il “panaro” di Amedeo, aclista della prima ora o continuando ad “entrare” nella redazione giornalistica del carcere o tenendo viva, attraverso laboratori a distanza, la partecipazione, la solidarietà, l’integrazione. Abbiamo modificato i nostri spazi, i tempi e gli stili dove l’esperienza sociale e democratica si fa vita quotidiana, crescita, apprendimento, relazione e cultura.Insomma, nonostante tutte le difficoltà, scegliamo di esserci, di stare dalla parte della gente, dei suoi bisogni materiali, spirituali ed educativi.

Riportiamo così il messaggio di Ester, educatrice del Giardino Segreto, che ha voluto raccontarci il servizio e la passione educativa ai tempi del Coronavirus.

Caro presidente, ai tempi del Coronavirus abbiamo fatto nostro il motto vicini a distanza; stiamo svolgendo da casa le nostre attività, per non lasciare soli e indietro nessuno dei nostri amati bambini e le loro famiglie.

Stiamo creando cose davvero straordinarie…forse ancor più belle ed originali di quelle che normalmente facciamo, con il coinvolgimento e la partecipazione dei genitori che definirei sorprendente 

In tempi sereni, lontani dall’emergenza che stiamo vivendo in questi giorni, come ben sa il Giardino Segreto è un luogo educativo, di cura, divertimento e socializzazione importantissimo…i bambini qui incollano, sforbiciano, disegnano, ascoltano storie e ne inventano di altre, cantano, creano, muovono i primi passi verso la scuola primaria, imparano a pregare, crescono…

Tutto questo sapere e tutte queste attività dal respiro ludico, fondamentali strumenti di accrescimento, si trasmettono in una comunità, in una relazione e in un luogo…un contesto, dedicato a loro in cui gli adulti cercano di muoversi con discrezione.

In questo periodo di piena emergenza si parla tanto di didattica a distanza: le immagini su uno schermo non creano relazione. E se noi adulti a volte dimentichiamo o peggio confondiamo le relazioni virtuali con quelle reali, i bambini, nella loro grande saggezza di piccoli esploratori, sanno riconoscere la differenza!

Fuori dal gruppo, dal contesto, lontano dai compagni le attività proposte, possono essere divertenti, piacevoli, ma si privano del maggiore nutrimento da cui passa l’apprendimento; la relazione.

Se le immagini affascinano, piacciono, nessuno lo nega, ma non legano, non scaldano, non creano quell’importante relazione su cui si fonda l’affetto e l’apprendimento.

Noi del Giardino Segreto, sappiamo bene che l’apprendimento passa sempre dal cuore.

E allora, ci siamo chieste, come poter essere vicine ai nostri bambini ed alle nostre famiglie se non continuando a prenderci cura di loro anche da casa, trovando il modo di inventare nuovi giochi, nuovi apprendimenti, diversi strumenti per passare il tempo rimanendo sintonizzati emotivamente.

Abbiamo così dato il via ad un progetto condiviso con le famiglie “Il Giardino Fiorito” che ci vede riuniti in una piattaforma collaborativa 2.0, un nuovo modo di condividere lo spazio ed il tempo.

Cosa facciamo in piattaforma? Raccontiamo, registrando video ed audio, favole ai più piccoli; proponiamo sia ai genitori che ai bambini, attività creative da realizzare con semplicità; pubblichiamo percorsi digitali personalizzati di avviamento alla scrittura, lettura e calcolo per i nostri bambini di 5 anni; lanciamo attività di scrittura creativa per i genitori; improvvisiamo un teatro di burattini con copioni scritti ed animati dalle educatrici; stimoliamo incontri in videoconferenza dove poterci vedere e salutare; continuiamo ad offrire il servizio doposcuola ordinario anche a distanza.

Il Giardino segreto, in questo momento storico in cui l’intera umanità è stata privata del suo bene più prezioso, la libertà, cerca di non staccare quel filo che unisce genitori, educatrici e bambini, pur sapendo che a lungo andare questo rischio esiste. Con serietà lo mantiene saldo a prescindere dalle difficoltà economiche che oggi viviamo come struttura, come famiglie, come lavoratrici.

Con questo contatto virtuale si cerca di mantenere attivo il desiderio delle educatrici di non vedere compromesso il lavoro di anni, di rispondere alle richieste silenziose di genitori che nella vita fanno altri lavori e sono impossibilitati o ben lontani dal sostenere e promuovere un approccio scolastico giusto, ed infine di soddisfare le richieste rumorose e spontanee di bimbi che si sono trovati da un giorno all’altro chiusi tra 4 mura con stimoli semplici e bizzarri.

Sperando che le preghiere aiutino tutti quelli che come noi sono in difficoltà in questo momento; convinta che come persone ed associazione di lavoratori e di cristiani, siamo chiamati ad una grande opportunità di conversione spirituale e non solo, le lascio un caro saluto.

Ester