Il M° Ambrogio Sparagna protagonista del prossimo appuntamento in programma ai “Colloqui di Salerno 2023-2024 – Annabella Rossi: ‘Vivere la realtà è già scienza’”, a cura di Vincenzo Esposito e del Laboratorio interdipartimentale di Antropologia “Annabella Rossi” – Unisa, con la collaborazione di Ugo Vuoso. Lunedì 12 febbraio alle ore 11:00, all’Unisa-Campus di Fisciano, presso la Biblioteca umanistica “E. R. Caianiello” e nel pomeriggio alle ore 17:30, al Complesso San Michele di Salerno si terrà “A tempo di musica, a ritmo di danza per Annabella Rossi”, conversazione in forma di performance col M° Ambrogio Sparagna uno dei più importanti musicisti della musica popolare europea con all’attivo numerosi progetti realizzati in collaborazione con importanti e prestigiose istituzioni, concertistiche e non, nazionali ed internazionali e con artisti italiani e solisti da tutto il mondo. Dal 2007 è fondatore e direttore dell’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica di Roma. Allievo di Diego Carpitella, con cui ha realizzato numerose campagne di rilevamento sulle tradizioni musicali dell’Italia centrale e meridionale, ha conosciuto sul campo Annabella Rossi nel corso di feste popolari e pellegrinaggi. Sparagna oltre a raccontare degli incontri avvenuti con l’antropologa, si esibirà con il suo organetto diatonico per dare vita ad un’intensa performance di musica popolare, che animerà il finissage della mostra in corso a San Michele, “Annabella Rossi e la fotografia”.
La manifestazione Colloqui di Salerno 2023-2024 – Annabella Rossi: ‘Vivere la realtà è già scienza’”, gode del patrocinio e del contributo dell’Università degli Studi di Salerno Dispac-Dipartimento di Scienze del patrimonio culturale, Disuff-Dipartimento di Scienze umane filosofiche e della formazione, Disps-Dipartimento di Studi politici e sociali, CBA-Centro Bibliotecario d’Ateneo e del Comune di Salerno e della Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana. Hanno patrocinato l’iniziativa, che vede la partecipazione di 15 06|Film e dell’Icpi (Istituto centrale per il patrimonio immateriale del Ministero della Cultura), anche la Siac (Società italiana di antropologia culturale), il CEiC-Centro etnografico delle Isole campane (Istituto di Studi Storici e Antropologici) e Kurumuni Edizioni.