In un tempo così complesso, rancoroso e contraddittorio in cui abbiamo scampato anche il pericolo di veder cancellata la rincuorante formula augurale del “Buon Natale” che per molti è carica di senso e valori della tradizione cristiana, le Acli provinciali di Salerno scelgono la discontinuità dall’indifferenza, dall’egoismo e dal rischio concreto della irreparabile diseguaglianza che separa ed allontana, in questo cambiamento d’epoca, gli ultimi ed i penultimi dal resto delle comunità.
Lo sguardo, attraverso gli occhiali della nostra Azione Sociale e dei Servizi, lascia intravedere solitudini, sacche di povertà materiali ma anche educative, relazionali e spirituali che irrigidiscono le identità, frammentano i saperi, semplificano e disgregano. Condizioni che destano preoccupazione e che trovano similitudini solo in epoche lontane, in cui il l’aureo pensiero del benessere per tutti, faceva persino fatica ad immaginarsi.
Nate dalla spinta a ricucire gli strappi, custodendo relazioni e garantendo diritti, sentiamo forte come ACLI provinciali la responsabilità di agire per alleviare le sofferenze degli altri; per questo abbiamo scelto di stare accanto alle nuove ed antiche fragilità, attraverso lo stile del gesto concreto che non è beneficenza, emotiva empatia o mera generosità ma l’unico modo a noi congeniale di farsi prossimi.
Lo faremo attraverso un paniere di generi di prima necessità, fatto di prodotti del nostro territorio, per consentire a chi vive maggior disagio di “aggiungere un posto a tavola”. Abbiamo scelto i nostri Presidenti dei Circoli, le nostre sentinelle del territorio, gli uomini e le donne negli avamposti sociali, per raggiungere cinquanta famiglie in tutta la provincia, con l’obiettivo non solo di soddisfare un bisogno ma di rafforzare un legame, una amicizia, un incontro che restituisce a tutti noi il vero senso del Natale. Una impresa importante, grazie al sostegno generoso di Acli Terra e della FAP di Salerno.
Avvertiamo la necessità di restituire a questo tempo un po’ di serenità, di sana spensieratezza che nasce dall’idea che non si è soli ma parte di un comune destino, come più volte ci ricorda Papa Francesco.
“Se l’esperienza delle ACLI – dichiara il Presidente provinciale Daniele Manzolillo – riesce ancora a motivare, restando attuale ed impegnando le persone a fare bene il bene a cui siamo chiamati, le ragioni vanno ricercate in quella costitutiva esperienza di libertà che non ha mai smesso di interrogare chi la prova, a livello tanto personale quanto associativo. Se tutto questo è possibile, lo dobbiamo ai nostri soci, ai dirigenti che hanno tracciato una pista, alla nostra rete territoriale, ai tanti volontari che scelgono di stare dalla parte della gente”.