Riprendono gli appuntamenti con i Salotti letterari della XV edizione di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo per l’assegnazione del Premio costadamalfilibri, per le sezioni “Narrativa/Saggistica”, “Giallo/Noir”, “Antologie”.
Protagonisti giovedì 1 luglio, ore 20.00, a Maiori nel Salone degli Affreschi di Palazzo Mezzacapo, Mauro Valentini con “Lo chiamavano Tyson” (Armando Editore), Nicoletta Maria Busetti con “Vivere sopra” (Amazon Kdp), l’antologia curata da Massimo Pasqualone “Nei Giardini di Agapanthus. L’Amore al tempo della pandemia” (Teaternum). In collaborazione con il Comune e il Maiori Festival.
Fausto Colasanti è un cinquantenne che sopravvive facendo piccoli lavori saltuari. È da tutti chiamato Tyson oltre che per l’aspetto, per la sua atavica incapacità a controllare la rabbia. Un compagno d’infanzia, oggi famoso chef, lo segnala per un lavoro al Commendatore Peroni, manager nel campo dell’edilizia. Egli dovrà però trovare un aiutante e per non perdere quella che sembra un’ottima e ultima occasione lavorativa, Tyson proporrà il suo amico Alcide Pennello. In “Lo chiamavano Tyson” di Mauro Valentini il protagonista e Alcide saranno i custodi della villa del costruttore per 24 ore al giorno, completamente immersa nel verde del quartiere romano dell’Eur. L’edificio è dotato di un originale sistema anti intrusione: una gabbia blindata che imprigiona i ladri permettendo ai custodi di avvertire la Polizia. Ma la durezza di Tyson e l’avventatezza di Pennello, insieme a un crescendo di azioni grottesche e imprevedibili da parte dei tanti altri protagonisti che ruotano attorno alla villa, scateneranno una serie di eventi sorprendenti e carichi di azioni avvincenti.
“Vivere sopra”, saggio d’esordio di Nicoletta Maria Busetti, è un viaggio d’introspezione nato nei mesi di lockdown, un’occasione per fermarsi e riflettere, mettere nero su bianco, emozioni, dolori, speranze e nuove prospettive. È lo stesso titolo a suggerirlo: sopravvivere, parola che viene scomposta dall’autrice per dare vita ad una nuova prospettiva appunto, questa volta con un’accezione positiva: “Vivere sopra”. Perché cambiarle le prospettive, in meglio, alleggerirsi e alleggerire, è possibile. È un impegno, è un dovere. La famiglia, i percorsi, le scelte personali, la professione, l’amore. Tutto deve essere vissuto fino in fondo. Nel bene e nel male. Perché così facendo non abbiamo niente da perdere e tutto da vincere.
Che cosa resterà dell’amore dopo la pandemia? Che cosa del noi, della relazione, dello stare insieme dopo che questo tempo sospeso sarà finito e le ore riprenderanno il loro cammino usato? Se lo chiede il critico letterario Massimo Pasqualone curatore di “Nei Giardini di Agapanthus”, e lo chiede ai 90 scrittori e poeti da tutta Italia che, nell’Antologia, hanno dato vita ad una sequela di riflessioni sul tema. Quello che è certo è che torneranno le parole, le parole abbraccio, bacio, noi, insieme, le parole amore, amicizia, relazione. Torneranno le parole, tornano sempre le parole, si fanno speranza, sorriso, io/tu, sanno di vita, di futuro, di domani, sanno di poesia, di fuoco, di fango, di te. Torneranno le parole, tornano sempre. Perché l’amore al tempo della pandemia è lo stesso del prima e del dopo pandemia, l’amore è, è stato e sarà. Sempre e comunque.
Con gli autori si intratterrà il direttore organizzativo di ..incostieraamalfitana.it Alfonso Bottone, con gli interventi di Alberto Ruocco.
La serata si snoderà nel rispetto delle norme anti Covid 19.
Informazioni sul sito www.incostieraamalfitana.it, sulla pagina facebook @incostieraamalfitana.it, o telefono 3487798939.