È “L’autostoppista”, ideato e condotto da Igor Righetti su Rai Isoradio, il miglior programma radiofonico italiano di infotainment (informazione e intrattenimento) premiato ieri nella sala della Protomoteca in Campidoglio con il prestigioso “Microfono d’oro”, manifestazione organizzata dal giornalista Fabrizio Pacifici e giunta alla 13ª edizione, dedicata alle trasmissioni più popolari e agli speaker più noti e amati del panorama radiofonico italiano. Promotore è il consigliere segretario d’aula nell’Assemblea capitolina Fabrizio Santori che con Pacifici condivide la grande passione per il mezzo radiofonico. Righetti e Byron sono stati premiati dalla componente della giuria e organizzatrice di eventi, Francesca Piggianelli.
“L’autostoppista” è il primo programma radiofonico italiano pet friendly dove il co-conducente è il bassotto pet influencer Byron con oltre 26 mila follower su Instagram (@byron.righetti), seguitissimo format nato dalla creatività del giornalista e conduttore radiotelevisivo Igor Righetti, il “papà” della celeberrima e pluridecorata trasmissione quotidiana divenuta di culto “Il ComuniCattivo” trasmessa per 12 anni consecutivi su Rai Radio 1 con versioni televisive su Rai2 e al Tg1 Libri su Rai1, e ideatore per Radio Rai, nel 2004, del primo radio reality a livello internazionale “In radio veritas” al quale parteciparono anche Mario Monicelli, Renzo Arbore e Giorgio Albertazzi. Per “L’autostoppista”, questo suo format crossmediale innovativo giunto alla terza edizione e che ha subito riscosso grande successo su Rai Isoradio diretta da Angela Mariella, Righetti si è ispirato all’esilarante commedia “Il tassinaro” diretta e interpretata nel 1983 da suo cugino Alberto Sordi. In ogni puntata, il conduttore-conducente offre un ideale passaggio sulla sua auto a personaggi celebri rimasti in panne, ignari, però, di salire a bordo di un prototipo di vettura mai entrato in produzione in quanto anarchico e sovversivo. Il bassotto Byron interagisce con gli “autostoppisti” sui temi legati alla tutela dei diritti degli animali sui quali intervengono i presidenti delle maggiori associazioni animaliste, esperti e attivisti del mondo pet, veterinari e nutrizionisti. Non manca lo spazio “Diamo i numeri” dell’influencer con 240 mila follower su Instagram, Lorenzo Castelluccio, in cui vengono raccontati i dati statistici di tutto ciò che ci circonda.
Rigorosamente in diretta con grande interazione degli ascoltatori e dei social, sono stati oltre 800 i personaggi che hanno beneficiato di un “passaggio” e che, durante il viaggio, hanno raccontato, tra ricordi, aneddoti, curiosità, emozioni e ilarità la loro vita, le loro fragilità e la grande passione per la propria professione. Tra questi, Mara Venier, Renzo Arbore, Al Bano Carrisi, Piero Chiambretti, Vittorio Sgarbi, Pupi Avati, Mario Giordano, Piero Angela, Renato Pozzetto, Orietta Berti, Franca Leosini, Giusy Ferreri, Enzo Iacchetti, Valeria Marini, Alba Parietti, Maria Grazia Cucinotta, Diego Abatantuono, Donatela Rettore, Barbara Palombelli, Maurizio Belpietro, Iva Zanicchi, Katia Ricciarelli, Barbara Alberti, Biagio Izzo, Povia, Beppe Severgnini, Massimo Boldi, Cristina D’Avena, Drusilla Foer, Ivana Spagna, Simona Ventura, Caterina Balivo, Adriano Panatta, Mara Maionchi, Giovanni Allevi, Gianfranco Vissani, Santo Versace e Massimo Giletti. Ironia graffiante sui temi di stretta attualità, radio dediche musicali e cinematografiche che gli “autostoppisti” possono dedicare ad amici o nemici, imprenditori, scrittori, giornalisti, influencer, personaggi del mondo dello spettacolo e della politica per raccontare i cambiamenti dell’Italia e dei suoi abitanti.
“Come ha affermato l’amministratore delegato della Rai Roberto Sergio che da direttore radiofonia ha rivoluzionato il mezzo pubblico a livello tecnologico – spiega Igor Righetti che è stato per tanti anni docente di Linguaggi radiotelevisivi e Format crossmediali alle università Sapienza, Luiss e Tor Vergata di Roma -, innovare e sperimentare sono parte della mission del servizio pubblico ed è proprio per questo motivo che ‘L’autostoppista’, così come realizzai con ‘Il ComuniCattivo’ e con il primo radio reality “In radio veritas – La parola alla parola” su Rai Radio 1 e su Rai2, è una fucina di innovazione e creatività nei linguaggi, nella contaminazione tra generi diversi, nell’elaborazione di percorsi narrativi originali e nelle modalità di conduzione con grande attenzione verso tutte le piattaforme come i social e il podcast, caratteristiche che hanno portato anche tanti giovani e giovanissimi a seguire il programma. Condivido questo premio con Angela Mariella che ha subito creduto in questo progetto lasciandomi grande libertà, che non è affatto scontata. Come non è affatto scontato che un dirigente di una rete, soprattutto in questa era caratterizzata da una preoccupante stipsi creativa, accetti un format come ‘L’autostoppista’ con un bassotto a bordo come co-conducente. Non si può più parlare di target bensì di stili di vita perché un sessantenne di oggi non ha nulla in comune con un suo coetaneo di vent’anni fa. Dedico quindi questo riconoscimento a mio cugino Alberto Sordi che mi incitò a sperimentare la radio e mi regalò consigli preziosi sul linguaggio radiofonico. Del resto chi meglio di Alberto conosceva la potenza espressiva della voce? La voce fu uno dei segreti del suo successo”.