Un carosello di ricordi di quanti l’hanno conosciuto apprezzandone le doti umane e la cultura farà da cornice sabato 15 aprile alle 10 nella sala conferenze del complesso di San Giovanni a Cava de’ Tirreni alla giornata di ricordi in onore dei cento anni del Grande Ufficiale ai meriti della Repubblica Salvatore Fasano.
A rivelare questi preziosi momenti che in tanti custodiscono nel cuore saranno il sindaco di Cava de’ Tirreni Vincenzo Servalli, sua Eccellenza Monsignor Orazio Soricelli arcivescovo della Diocesi Amalfi – Cava de’ Tirreni, l’assessore alla cultura Armando Lamberti, Lucio Cesaro, Antonio De Caro, Carlo De Martino, Raffaele Fiorillo, Marco Galdi, Luigi Gravagnuolo, Silvia Guarino, Vincenzo Lamberti, Gaetano Panza, Ester Senatore, Beatrice Sparano, Rita Taglè.
Condurranno Franco Bruno Vitolo, Luciano D’Amato e Daniele Fasano.Salvatore Fasano è nato a Cava de’ Tirreni il 17 aprile 1923 da Antonio ed Assunta D’Amato. Docente in pensione, Salvatore Fasano è scomparso il 22 settembre 2020. A lui è intitolato il Sacrario Militare di Cava de’ Tirreni. È stato consigliere comunale ed assessore all’istruzione del Comune di Cava de’ Tirreni, autore del libro Albo d’Oro dei Caduti Cavesi 1895-1945, fondatore e Presidente del Comitato per il Sacrario Militare di Cava de’ Tirreni, ex Presidente della Commissione Toponomastica cittadina, Commendatore dell’Ordine al “Merito della Repubblica” e successivamente, di iniziativa del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi Grande Ufficiale al “Merito della Repubblica”. Ultimo di 14 figli, ha avuto quali suoi germani Vincenza coniugata con Gaetano Sabatino, Lucia (nubile), Matteo coniugato con Eugenia Grasso, Anna coniugata con Ernesto Mascolo, Maria deceduta dopo un anno, Mario coniugato con Anna Ciaglia, Vincenzo deceduto per parto prematuro, Enrico coniugato con Maria Russo, Carmela coniugata con Pietro Russo, Umberto coniugato con Alfonsina Farano, Maddalena coniugata con Luigi Barone, Livia deceduta a 2 anni, Ernesto coniugata con Ida Pisapia. A soli 12 anni subisce la perdita del padre. Le precarie condizioni economiche della famiglia lo costringono ad abbandonare la scuola. Successivamente, riesce ad iscriversi alla scuola di Avviamento Professionale, superando gli esami di ammissione alle superiori. Studia da autodidatta diplomandosi al magistrale. Gli anni del dopoguerra, però, lo obbligano a lasciare gli studi. Li riprenderà nel 1950 per affrontare e vincere in Avellino il primo concorso magistrale (il secondo lo vincerà nel 1958 in provincia di Salerno). Nel 1953 Salvatore sposa Delia Cristini da cui avrà Daniele, Lucio e Livia. Dal 1950 fino al 1985, anno del pensionamento, insegna nelle scuole elementari, ottenendo, come ricorda lo storico Monsignor Attilio Della Porta “il plauso dei suoi superiori che hanno ammirato in lui la preparazione didattica, il senso del dovere, la generosa dedizione alla causa scolastica” e dai colleghi delle scuole elementari di Passiano una targa di merito con medaglia d’oro.