Richiuse il telefono, immaginando il viso compunto e sbalordito di Giovannini. Da quel momento cominciò ad uscire spesso col piccolo Marco: si recava quasi sempre a casa di Emily o a far compere, interrompendo le visite ai suoceri. Spesso pensava:
«Chissà se la mamma avrà voluto rivederla subito!? Aspetterò quando chiederà del bimbo. Glielo manderò per Nina. Non deve rivedere nessuna di noi, neanche Olga».
Così, come una «Tisifone» punitrice, attese gli eventi.
Non immaginava, così pervasa dal furore delle Erinni, quale fosse, invece, il reale stato d’animo dello sventurato Marco!
Egli era stato ben presto informato che Valeria aveva lasciato l’ospedale e se ne era addossato la colpa, aumentando le sue sofferenze. Un senso di delusione cocente, dolorosissima lo invadeva al pensiero che Valeria pensasse ch’egli non l’amava abbastanza, per averla eliminata così. Ora era certo di averla perduta per sempre. Aveva troppo tirato la corda… L’aveva umiliata molte volte, è vero, ma per darle la forza di rifarsi un’esistenza possibile.
Ora che temeva di essere riuscito nello scopo, non nascondeva a se stesso che, sotto sotto, sperava molto nella ostinazione di Valeria a restargli vicino e a vincere in lui ogni rimorso. Ma non era così. Forse Valeria aveva riflettuto a lungo ed alla fine lo aveva abbandonato a se stesso. Che qualcuno l’avesse convinta? Le avesse fatto capire cosa significa vivere accanto ad un uomo già morto per metà? Ma chi? Non certo Giovannini…
Mentre così si esacerbava, gli passò nella mente, come un lampo, la figura del dott. Adriano Martelli.
«Adriano! Possibile che tra lui e Valeria…?». Se lo ricordava nitidamente: lo aveva visto per la prima volta in America e lo aveva rivisto, appena arrivato a Napoli.
Ora rivedeva nella mente il suo aspetto severo, quasi rude, il suo sguardo quasi ostile ed una riservatezza inconcepibile, nell’affettuosa accoglienza dimostrata da tutti gli altri.
Che fosse interessato a Valeria sentimentalmente? Come aveva fatto a non pensarci prima? A non vedere subito questa cosa mostruosa?
(Continua…)