Giffoni Film Festival, il racconto della terza giornata.

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Un lunghissimo applauso ha accolto l’ingresso in sala di Frank Matano atteso per la Masterclass classic del pomeriggio. Il comico e youtuber casertano, in un’ora ricca di apprezzamenti e sorrisi, si è raccontato a cuore aperto ai tantissimi giurati che attendevano con ansia di poterlo rincontrare. “Ho iniziato a realizzare i miei video per noia”, ha dichiarato l’ideatore di Tonno spiaggiato, la sua ultima fatica cinematografica presente nelle sale italiane durante la scorsa primavera. “Spesso mi hanno chiesto quali stratagemmi avessi messo in pratica per favorire la diffusione capillare del mio video. In tanti mi hanno accusato di aver fatto ricorso al marketing digitale, senza sapere che in realtà ho avuto la fortuna di iniziare in un periodo in cui le logiche di internet erano ben più semplici e in cui la comicità aveva già acquisito una fisionomia altra”.

Un modo di far sorridere differente, in linea con gli orizzonti di attesa di un pubblico cresciuto al passo con le evoluzioni della rete: “La mia è una comicità infantile pensata da un adulto”, ha proseguito Matano. “I miei modelli restano figure ancora insuperate come Robbie Williams, Jim Carrey, Eddie Murphy, Ben Stiller; personalità che dall’improvvisazione, della freschezza hanno saputo farne un marchio distintivo. Io, nel mio piccolo, continuo sempre a sentirmi come un bambino che vuole divertirsi, che non si prefissa un obiettivo di gradimento a monte, ma che soprattutto quando gira un film si impegna a fare in modo che il set abbia sempre un pò la fisionomia della mia stanzetta e delle sere in cui riprendevo gli scherzi telefonici”.

Del ragazzo dei primi anni Matano ha conservato anche la visione a lungo termine: “Ho la sensazione che l’umorismo nel nostro Paese stia andando nella direzione del Black Humor. Credo che Checco Zalone, in questo senso, possa confermarsi il massimo esponente. C’è bisogno di un genio oggettivo per saper far ridere con della “cattiveria” non gratuita”.

“La radio non sarà più solo free, come nella tv, i prodotti più originali oggi sono sulle tv a pagamento e sulle piattaforme come Netflix. In America è già successo con Sirius”. Lo ha dichiarato Giuseppe Cruciani, protagonista della Masterclass Music & Radio, che ha risposto alle domande dei ragazzi che lo hanno sollecitato sul futuro della radio.

“Per la radio è un periodo favorevole – ha continuato – mantiene una grande libertà, sicuramente più della televisione e ha una grande vitalità dal punto di vista economico. Se è vero che la radio free non scomparirà mai, si arriverà a un punto in cui non sarà più solo free. Se è accaduto per la tv perché non dovrebbe accadere anche per la radio di essere a pagamento? Sembrava impossibile una tv a pagamento e, invece, come già è accaduto in America, secondo me si arriverà anche qui a prodotti radiofonici a pagamento”.

Sempre secondo l’irriverente conduttore de La Zanzara sarebbe un’importante occasione di libertà creativa che attirerebbe un pubblico ampio: “Penso ad una piattaforma libera senza editore con un canone mensile e con programmi di grande richiamo. Immagino un’app con dentro “Deejay Chiama Italia”, “Lo Zoo di 105”, “Radio 2 Social Club”, “La Zanzara” e un programma sportivo, sicuramente ci sarebbero milioni di ascoltatori pronti a pagare un abbonamento”.

Il palermitano Francesco Scianna ha fatto la sua dichiarazione d’amore al Giffoni 2018 quando oggi ha incontrato la stampa: “Qui – ha detto – c’è sete di sapere e di farcela anche in modo concreto, con un percorso che ha senso”. Ecco perché ha incoraggiato i giurati della masterclass (prima dell’incursione amichevole in sala di Frank Matano) a studiare non solo prima d’intraprendere una carriera, ma anche quando si è già trovato un posto nel nostro scenario artistico. “In Italia esiste un grande fraintendimento – ha aggiunto – perché si crede che lo studio per un attore sia un limite, invece è come arare un terreno. Devi essere pronto e, se non servisse, capace di adattarti alle situazioni che cambiano. Se ad un provino ti cambiano la scena e invece di piangere ti chiedono una risata smodata sii versatile e adattati, ma soprattutto inizia a fare teatro con un gruppetto di amici, sperimenta forme nuove che sono necessarie all’evoluzione dell’arte, come ripeteva spesso Anton Cechov”.

Le nuove sfide, aggiunge, sono opportunità. La prossima? “Debutto alla regia teatrale di Morte di un commesso viaggiatore dal 2 ottobre alla sala Strehler del Teatro Biondo di Palermo – ha confermato con orgoglio – e non è un caso che il passaggio dall’altra parte del palcoscenico avvenga nella mia città. Anche se sono andato via per intraprendere un percorso formativo all’accademia nazionale d’arte drammatica Silvio D’Amico a Roma, mi ha dato tanto ed è ora di ricambiare. La maggior parte della compagnia, infatti, è composta da attori siciliani, ma stavolta ho deciso di non andare in scena con loro per concentrarmi sul resto”. L’attore, impegnato a Salerno nel nuovo film di Luca Miniero, sta nel frattempo valutando anche un film con “un grande regista straniero”, ma non si sbilancia oltre.

 

Un’altra sorpresa l’ha atteso in Sala Truffaut durante l’incontro con le giurie: la giovane collega Francesca Giordano de La mafia uccide solo d’estate l’ha raggiunto sul palco per raccontare l’esperienza della fiction girata insieme. “Siete stupendi – ha commentato Scianna – resto qui, non me ne vado più da Giffoni. Qualcuno ha un monolocale libero? Mi ci trasferisco e faccio una bella festa a cui siete tutti invitati. Fate un gruppo su Whatsapp, siete tutti invitati”. Scherzi a parte, l’attore ha accolto con emozione il video di benvenuto, commentando divertito: “Ma lo sapete che le prime immagini che vedo di Ben Hur sono queste? Non mi è mai capitato di guardarlo”. Prima di salutare i ragazzi ha lasciato loro un consiglio: “Vivete più cose possibili, ricordate chi siete e ascoltatevi bene”.

È targata Fox la nuova serie comedy italiana dal titolo Romolo + Giuly. La guerra mondale italiana, che sarà presentata al Giffoni Film Festival il prossimo 24 luglio dai protagonisti Alessandro D’AmbrosiGiorgio Mastrota, gli ActualFederica Cacciola (Martina Dell’Ombra), Lidia VitaleNunzia SchianoStefano FregniFederico PacificiNiccolò Senni e Ludovica Martini. Il confronto tra il cast e le giurie Generator è previsto alle 16:50 in Sala Truffaut.

Una comedy fuori dagli schemi per FOX che 8 anni dopo Boris ritorna a investire sulla creatività italiana.

Creatori di Romolo+Giuly sono i giovanissimi Giulio Carrieri, Alessandro D’Ambrosi e Michele Bertini Malgarini, che cura anche la regia, già creatori del pluripremiato lungometraggio per il web da cui è tratta la serie.

Al centro del racconto la travagliata storia d’amore tra Romolo e Giuly, coppia di eredi dei Montacchi e dei Copulati, potenti famiglie della Capitale che rimandano con ironia alla matrice shakespeariana. E così riesplode il conflitto ancestrale tra l’opulenta e “fighetta” Roma Nord e la verace e “coatta” Roma Sud. La Capitale è troppo piccola per contenere la feroce rivalità tra le due famiglie, che si combattono per conquistare la poltrona di Sindaco di Roma, rimasta vacante in attesa delle prossime elezioni.

L’incontro fortuito tra Romolo Montacchi (Alessandro D’Ambrosi, Un medico in famiglia) e Giuly Copulati (Beatrice ArneraAddio fottuti musi verdi, Un passo dal cielo 4) – destinata, come usanza del suo mondo, a un matrimonio di convenienza – e l’inaspettata scintilla amorosa che ne scaturisce, segna l’inizio degli imprevedibili accadimenti che cambieranno per sempre il volto della Città eterna.

Ma se Roma è in lotta, il resto d’Italia non rimane a guardare e una terribile e sotterranea minaccia incombe sulla Capitale. Napoli e Milano –  capitanate rispettivamente Don Alfonso (Fortunato CerlinoGomorra) e da Giorgio Mastrota (nei panni di se stesso) – unite dall’odio per Roma si coalizzano nella più insospettabile delle alleanze. Le due città sono infatti esasperate dal bullismo culturale dei romani, che da sempre dileggiano i milanesi come dei noiosi stakanovisti avvolti dalla nebbia e i napoletani come “mariuoli” sommersi dai rifiuti e dal caos.

Milano è stata privata persino della settimana della moda, trasferita di peso a Roma Nord su richiesta del boss Massimo Copulati (Massimo CiavarroSapore di mare 2 – un anno dopo, Celluloide), per avere “una settimana di fica in più all’anno”, mentre il Vesuvio è stato trasformato da Arfio Montacchi (Federico PacificiNon uccidere, La linea verticale) in un immenso inceneritore “naturale”, a seguito della chiusura della discarica di Malagrotta, giunta al collasso.

L’obiettivo di questa impensabile alleanza fra Napoli e Milano è semplice e chiara: una volta realizzata la presa di Roma, le due città intendono separare l’Italia. Al Nord un’efficientissima S.p.A., gestita da un Cda massonico a Milano; al Sud una nuova monarchia, sotto l’egemonia dei Borbone.

Ma come realizzare la presa della Città Eterna? L’amore contrastato tra Romolo e Giuly e l’inasprirsi dello scontro tra Montacchi e Copulati rappresentano l’occasione tanto attesa. La rivalità politica tra le parti si è ormai trasformata in una furibonda battaglia che coinvolge tutti i quartieri della città e le relative bande in uno scontro in bilico fra l’epico e il grottesco e senza esclusione di colpi. Finalmente il momento dell’invasione della Capitale tanto atteso dall’asse Napoli-Milano è giunto. È scoppiata la “Guerra mondiale italiana”.

 

Completano il cast Michela Andreozzi (nel ruolo di Olimpia Copulati), Lidia Vitale (Anna Montacchi), Niccolò Senni (Giangi Pedersoli), Matteo Nicoletta (Dario), David Pietroni (Manuel), Stefano Fregni (Teodorico Fumagalli), Marco Gambino (Don Calogero), Lucio Patanè (Dott. Brambilla), Umberto Smaila (se stesso), Ludovica Martini(Deborah), Andrea Trovato (voce e movimenti di Tciù), e con Nunzia Schiano (Donna Assunta) e la partecipazione straordinaria di Francesco Pannofino (Pederzoli). Presenti, infine, anche Federica Cacciola (nota sul web come Martina dell’Ombra che nella serie interpreta Martina), Le Coliche, gli Actual e un cameo d’eccezione di Giorgio Panariello.

 

La serie, prodotta dalla Wildside di Mario Gianani e Lorenzo Mieli con Lorenzo Gangarossa e con Zerosix Productions. Dal 17 settembre sarà in prima assoluta ogni lunedì alle 21 su Fox (canale 112 di Sky).

Entusiasmo alle stelle in Sala Sordi per l’arrivo di Francesca Chillemi e Diana Del Bufalo, che hanno inondato di allegria e buonumore la terza giornata del Giffoni 2018. Acclamate a gran voce dagli Elements +10, che le hanno amate nel ruolo di Monica e Azzurra nella serie Che Dio Ci Aiuti, Diana & Francesca sono apparse emozionate e travolte dall’affetto dei jurors. “Giffoni, grazie per averci voluto! Francesca, che già è stata in questo posto magico, mi aveva detto che qui si respira un’energia pazzesca, ma non ero preparata a tutto questo” dice la Del Bufalo sgranando gli occhi e travolgendo il pubblico col quel sorriso naif che la fa amare da grandi e piccini.

Affiatate e divertite, Diana & Francesca hanno una complicità invidiabile: “La nostra intesa nasce dalla nostra diversità: siamo l’opposto e per questo funzioniamo” dice la Chillemi. Tanto da diventare una serie social: “Sul set ingannavamo l’attesa girando video che pubblicavamo su Instagram – ha aggiunto – Il riscontro è stato immediato e abbiamo deciso di farne un format: devo dire che siamo contente della risposta. I ragazzi si divertono e noi con loro”. Nasce così la loro Instagram serie, Diana & Francesca, costruita da clip di un minuto in cui si raccontano per quel che sono, “due amiche autoironiche da cui non possono che nascere situazioni buffe, comiche e in un certo senso magiche. Lo script, di Chiara Milani, è cucito proprio su di noi, anche se a volte ci mettiamo un’ora a studiare tutti i movimenti prima di girare” rivelano quasi in coro.

Non interpretano personaggi, quindi, ma danno spazio ad alcune parti delle loro vulcaniche personalità: quella più funny per la Chillemi, quella più estroversa per Diana, che non nasconde mai quel che pensa, con effetti esilaranti. Insieme sul web, ma separate sui set: Francesca Chillemi sta girando la quinta stagione di Che Dio Ci Aiuti, in onda su Rai 1 nella prossima stagione tv (“Amo il personaggio di Azzurra, è cresciuto con me”), mentre Diana Del Bufalo è sul set di “Bugiardi”, nuovo film di Volfango De Biasi, e del nuovo lavoro di Luca Miniero per il quale, anticipa, si sdoppia: “La mattina sono la segretaria ‘precisina’ di un avvocato, il pomeriggio un’estetista più ‘alla mano’…” con effetti immaginabili.

Tanti impegni diversi, quindi, “ma non siamo supereroine… o meglio Francesca sì, ha generato una vita” dice la Del Bufalo, che già immagina però cosa vieterebbe a una figlia: “Io adoro Internet, penso che sia la più grande invenzione dopo la ruota, ma a una tredicenne io non permetterei mai di avere profili social. È bellissimo, ma è anche terreno di cyberbullismo … bisogna stare attenti. Su Instagram poi tutti sembrano perfetti, ma non è sempre così, e soprattutto non è importante esserlo” aggiunge Diana, che non nasconde di aver vissuto momenti di insicurezza da piccola.  “Ragazzi, siate voi stessi. Amatevi per come siete, anche se è la cosa più difficile da fare per un essere umano” chiosano le due attrici. I giffoners di certo amano loro.

Avete per caso sentito miagolare? Sono arrivati Lampo, Milady, Pilou e Polpetta alla 48esima edizione del Giffoni Film Festival. Splendidi gattoni che hanno invaso la Cittadella, tra colori e fusa, per un evento entusiasmante e sorprendente. È “44 Gatti”, il nuovo cartone della content company Rainbow realizzato in co-produzione con Rai Yoyo e Antoniano Bologna, in anteprima assoluta per gli Elements +3. Colori ovunque e la musica dello Zecchino d’Oro ad accompagnare i protagonisti del cartone animato che vedremo questo novembre in prima tv assoluta su Ray Yoyo. Un Water Carpet che si è tinto di fantasia e occhioni pieni di aspettative, quelli belli e luminosi dei piccoli giffoners avvolti e travolti da questa nuova avventura.

Nata dal genio e dall’estro creativo di Iginio Straffi, fondatore e presidente di Rainbow, “44 Gatti” è un viaggio di energia e speranza tra le diversità, la tolleranza e la solidarietà. Sono proprio questi i temi che affronterà il film d’animazione, guardando alla realtà con gli occhi dei bambini per arrivare a loro senza filtri e attraverso le parole e le storie giuste. Il titolo si ispira proprio alla canzone che nel 1968 vinse la decima edizione dello Zecchino d’Oro entrando nel cuore di tutti noi e divenendo l’emblema per eccellenza della kermesse canora dedicata ai bambini. Ad accompagnare le peripezie e le avventure buffe di “44 Gatti”, oltre venti canzoni interpretate dal Piccolo Coro “Mariele Ventre” dell’Antoniano, per una serie pronta a volare libera tra i sogni e la fantasia dei più piccoli. Diversi tra loro i protagonisti, con un musino adorabile e la passione per la musica che ha portato in Cittadella una band fuori dal comune, i “Buffycats”. E i loro baffi, insieme alle orecchie a punta, sul Water Carpet di Giffoni hanno solleticato la curiosità degli Elements +3 che non si sono fatti trovare impreparati, abbracciando Lampo, Milady, Pilou e Polpetta. Nei 52 episodi della prima produzione prescolare di Rainbow, i quattro gattoni dovranno destreggiarsi tra avventure e peripezie quotidiane, ma non sarà semplice tenere a bada vizi e virtù di ognuno di loro: Lampo impavido e coraggioso, Milady atletica e vanitosa, Pilou dolce e romantica, Polpetta golosissimo e pasticcione. Un miagolare di emozioni, tra fusa musini pelosi e un’anteprima “gattastica”.

Giffoni Film Festival ha ospitato sabato 21 luglio #IDOGYOU, iniziativa dedicata agli amici animali e di chi di loro si cura, in silenzio e nell’ombra. È stata una festa davvero eccezionale #I DOG YOU, iniziativa che ha visto coinvolte numerose Associazioni provenienti da tutta Italia, i ragazzi del Giffoni e numerose celebrities. Tra gli altri hanno abbracciato il progetto Anna Valle e il regista Ulisse Lendaro, Victoria Cabello, Saturnino, Ferzan Ozpetek, il Trio Medusa e molti altri ancora.

Una piazza gremita all’insegna del rispetto per l’ambiente e per gli animali, in primis i nostri amici a quattro zampe. Testimonial dell’evento è stato il giovane cantautore Michele Merlo, amatissimo dai giovanissimi protagonisti di Giffoni, noto al grande pubblico per le sue partecipazioni ad X-Factor e ad Amici dove si è presentato con il nome d’arte Mike Bird. “Sposo una causa molto bella” – ha detto il cantautore. “Attraverso i social, anche noi giovani, nel nostro piccolo, possiamo fare tanto”.

Con lui a promuovere questo importante progetto di sensibilizzazione Jacopo Gubitosi, Strategy Manager Giffoni Experience, e Rosa Buonocore, Presidente dell’Associazione Io cane di strada. “Un progetto destinato a crescere”, ha detto Gubitosi. “Abbiamo intenzione di rafforzare questo evento nei prossimi tre anni, si tratta di una causa importante di cui è necessario parlare”. “Un’iniziativa che non punta solo a far comprendere l’importanza dell’adozione, ma anche l’amore per la vita, l’altruismo, il sacrificio” – parola di Rosa Buonocore. “Il rispetto verso ogni forma di vita, verso il nostro pianeta, perché ognuno di noi può essere il cambiamento, attraverso la sensibilità e il rispetto verso ogni cosa”.

I volontari e le Associazioni di varie regioni d’Italia hanno incontrato i ragazzi del Giffoni, per raccontare le storie di tanti animali, le loro esperienze, ma soprattutto per far comprendere l’importanza di tanti aspetti del volontariato a molti sconosciuto. Per parlare di abbandono, una vera e propria emergenza soprattutto in Campania e nel sud Italia, una emergenza che potrebbe non essere più tale se fossero seguite poche e semplici regole. Da qui l’idea di promuovere questa manifestazione volta a far comprendere quanto sia importante divulgare l’educazione al rispetto di tutti gli esseri viventi, siano essi umani o animali, di divulgare l’operato di tanti volontari migliaia e migliaia che giorno dopo giorno si impegnano a salvare vite.

Un progetto di sensibilizzazione che vede coinvolte numerose associazioni, promosso da Io, cane di strada Onlus di Castel San Giorgio in provincia di Salerno, Una zampa per Birillo Onlus di Roma, I Pastori Tedeschi Rescue di Modena, Les Enfants du Paradis Onlus di Roma, , con la partecipazione di Wolf Savage Onlus di Gela Beagle Rules Forever “Beaglelandia”di Roma, Dpa Onlus di Eboli, Dalle Zampe al cuore Onlus Associazione Zoofila Rocchese, Uniti per Chicca, Associazione Amici di Pluto di Castel San Giorgio, Associazione SOS Natura di Avellino, La Combricola dei Dogs no profit di Nocera Inferiore, Il recinto degli Invisibili di Salerno e dalle tante volontarie e volontari, non appartenenti a nessuna associazione, ma fondamentali e necessari in questo progetto.

Tra le associazioni presenti anche La raccolta delle briciole di Andri (Salerno), fondata da un gruppo di ragazzini tra i 12 e i 16 anni, una catena di solidarietà che raccogliendo 1, 2 e 5 centesimi in questi anni è riuscita a offrire medicinali e cibo a canili e volontari. “Con poco si può dare tanto” è il loro motto e che arrivi da giovanissimi fa davvero sperare in un futuro migliore. Uno speciale ringraziamento a Hill’s Pet Nutrition e a Italo Treno.

“Dedicato a tutte le persone che cercano ispirazione per vincere la lotta all’asma”. Così si conclude Aria, il corto realizzato grazie alla capace regia di Brando De Sica. Movimenti lenti, una chirurgica estetica delle immagini, la totale assenza della parola, per un’opera impattante e al limite del visionario con cui il giovane e talentoso cineasta ha voluto raccontarsi in anteprima ai ragazzi della Masterlclass classic.

“Il corto nasce con una precisa volontà informativa, nel tentativo di restituire fiducia all’enorme numero di persone che è affetto da questa diffusa patologia”, ha chiarito il terzo esponente di una famiglia che ha attraversato in maniera trasversale la cinematografia internazionale. “Il mio lavoro, reso possibile grazie alla presenza di partner d’eccezione come MSD Italia, azienda leader nel settore farmaceutico specializzata nella cura di questi disturbi, e di FederADMAALLERGIE onlus, ha volutamente rinunciato all’utilizzo della parola”, ha proseguito De Sica. “Ho scelto di puntare esclusivamente su suoni e luci. Questi due elementi, combinati secondo una prospettiva volutamente dispotica, diventano tramite con cui coinvolgere lo spettatore e lasciare che, anche chi non è affetto da questo disturbo, ne possa avvertire i limiti. Affinché ciò avvenisse è stato indispensabile ricorrere a scelte registiche poco avvezze al digitale, che avessero ancora il sapore vintage di un certo modo di fare cinema”.

Una visione artistica chiara e puntale, volutamente immaginata per un pubblico sensibile all’espressività del corpo: “protagoniste indiscusse sono le tristi ballerine, in cui capeggia la fisicità e la fortissima espressività della bravissima Demetra Bellina. Attraverso le sue movenze e i suoi sguardi ho potuto lasciar trasparire tutta la gamma di emozioni che normalmente sono affidate alle parole e al dialogato. La scelta, sebbene apparentemente controcorrente, è pensata soprattutto per l’indiscussa sensibilità dei bambini e degli adolescenti. A voi, alla vostra emotività, voglio continuare sempre a rivolgermi”, ha concluso il regista.

Dopo il successo registrato lo scorso anno, la città di Milano con BikeMi torna, anche per l’edizione 2018, al Giffoni Film Festival, il più importante evento internazionale dedicato a bambini, ragazzi e famiglie, capace di attrarre tutti i settori dell’arte, del cinema, dello spettacolo, della cultura, della musica e dell’innovazione. Ogni anno, da quasi 50 anni, i protagonisti sono proprio i più giovani, chiamati a vedere i film in concorso, discuterne con registi, autori e interpreti e sceglierne il vincitore. Negli spazi della Cittadella del Cinema, sede dell’evento, verrà allestita una stazione del Bike sharing milanese perfettamente funzionante, che potrà essere utilizzata dai visitatori per spostarsi gratuitamente su due ruote per tutta la durata della manifestazione.

Quest’anno la stazione BikeMi sarà molto più grande, proprio per permetterne un maggior uso, visto l’elevato numero di richieste registrate nel 2017. Dotata di 45 stalli, è attrezzata con 20 bici tradizionali e 12 bici Junior per bambini. Inoltre, per la prima volta quest’anno, verranno “esportate” a Giffoni anche 13 biciclette a pedalata assistita, gli innovativi mezzi introdotti nel sistema di BikeMi nel 2015, in occasione di EXPO a Milano. Per meglio integrarsi nell’atmosfera del Festival, la stazione e tutte le biciclette saranno “vestite” con i disegni e i colori di Aqua, la grafica di questa edizione del Festival. Un operatore Clear Channel, insieme ad uno del Giffoni Film Festival, saranno sempre presenti presso la stazione BikeMi per fornire i mezzi e l’assistenza necessari al buon funzionamento dello speciale “gemellaggio”.

Cos’è BikeMi? È il servizio di Bike sharing del Comune di Milano e di ATM, gestito da Clear Channel. È il primo sistema di Bike sharing al mondo di integrazione fra bici tradizionale e bici a pedalata assistita, unico per complessità ed innovazione. Lanciato a dicembre 2008, è un vero e proprio mezzo di trasporto pubblico su due ruote, operativo 365 giorni l’anno, da utilizzare per i brevi spostamenti. Aiuta a migliorare la qualità dell’ambiente e il benessere fisico. BikeMi conta su 4 mila 650 bici, di cui 3 mila 650 tradizionali e 1.000 a pedalata assistita, dislocate presso le 283 stazioni attive in città. Le batterie delle bici elettriche vengono ricaricate attraverso energia solare presso il Charging Centre BikeMi, un centro attrezzato con un impianto a pannelli fotovoltaici, quindi a impatto zero per l’ambiente. BikeMi ha implementato e brevettato anche l’integrazione, nel suo sistema, delle bici per bambini, le Junior BikeMi, che possono essere prelevate contestualmente a quelle per adulti. Nel 2017 in 4milioni e 300mila hanno pedalato sulle bici BikeMi, mentre dall’avvio del servizio sono stati più di 22milioni gli utilizzi effettuati, con un risparmio di quasi 9 milioni di kg di CO2.

Il brand carta WoW! non poteva mancare a quello che rappresenta un evento culturale, entusiasmante e di respiro internazionale come il Giffoni Film Festival arrivato alla sua 48esima edizione. L’evento vedrà carta WoW! coinvolta in attività rivolte ai ragazzi, con l’allestimento di uno specifico laboratorio e non solo. Infatti, grazie ad uno stand gonfiabile, sarà possibile conoscere tutte le iniziative del brand attraverso tanti giochi a premi, in compagnia delle “WoW! Girl” e di “Mr WoW!”. Inoltre, carta WoW!, supporterà le giurie regalando il simpatico cappellino WoW! e verrà instituito il premio speciale WoW! che verrà riconosciuto al film più sorprendente.

La Futura Line Industry, proprietaria del marchio WOW, partecipa per la prima volta al Giffoni Film Festival con diverse attività e progetti. Il tema alla base della partnership è la creatività dei ragazzi, espressa attraverso l’utilizzo di materiali semplici come la carta. Diverse le attività realizzate: laboratori didattici sull’utilizzo della carta come materiale creativo e focus sul target giuria Elements +6 con un premio speciale da assegnare al film più “SORPRENDENTE”.

La sensibilità all’impatto ambientale è centrale e lo dimostra il fatto che tutta la linea di prodotti possiede la certificazione Pefc (ovvero il Programma di Valutazione degli schemi di certificazione forestale: un sistema di certificazione per la gestione sostenibile delle foreste. Il PEFC è la garanzia che la materia prima legnosa per carta e prodotti in legno derivi da foreste gestite in maniera sostenibile. Le foreste certificate sono regolarmente controllate da ispettori indipendenti). Dunque una politica aziendale contro il disboscamento delle foreste, con utilizzo di pura cellulosa e fibre vergini, inchiostri a base d’acqua.

Mission carta Wow!. Sin dalla nascita l’azienda ha investito oltre che in tecnologia e innovazione del prodotto anche in attività di servizio, proponendosi come valido partner commerciale nell’ottica della competitività e affidabilità, conciliando le esigenze di mercato con la grande potenzialità produttiva. Tutto ciò grazie alla politica aziendale di dare opportunità a tutti gli “addetti ai lavori” di sviluppare le proprie capacità e di portare il proprio “know-how” al meglio delle proprie abilità, attuando strategie di sviluppo sempre più sostenibili sia dal punto sociale sia ambientale, attraverso un dichiarato impegno per la riduzione dell’impatto ambientale di tutte le fasi del processo produttivo.

Contraccettivi distribuiti ai masterclasser con l’obiettivo di fare arrivare loro un messaggio preciso: “La prevenzione non è l’espressione di una mancanza di fiducia nel partner, ma un modo per garantirsi sicurezza reciproca”. Parola di Giulia Troisi, responsabile del centro socio sanitario San Nicola.

L’iniziativa al Giffoni Film Festival arriva alla fine del convegno dal titolo “Conosci te stesso, proteggi te stesso… Le malattie sessualmente trasmesse”. Un confronto – con la partecipazione dell’urologo e andrologo Antonio Brando e del presidente del Giffoni Pietro Rinaldi – pensato per i ragazzi della Masterclass Talk. Una chiacchierata sulla sessualità a partire dalla conoscenza del proprio corpo. “Spesso molte cose vengono date per scontate, dalla conoscenza, per le donne, del loro periodo fertile, al coretto utilizzo dei contraccettivi – spiega Troisi – Per proteggersi bene e avere una buona sessualità, avendo rispetto del partner, bisogna conoscersi”.

Dall’incontro emergono dati interessanti, tra i quali quello che vede la Campania come ultima regione in Italia per ciò che concerne la prevenzione per le malattie sessualmente trasmissibili. Non solo: stando ai risultati dell’indagine, una buona fetta di persone tra i 16 e 25 anni è convinta che la pillola del giorno dopo sia un metodo di contraccezione. Altro dato interessante riguarda l’età durante la quale si ha il primo rapporto sessuale: tra 12 e i 13 anni per le ragazze, 16-17 per i ragazzi.

Partiti i laboratori di Refuse Factory in collaborazione con Ferrarelle. Processi creativi per bambini dai 3 ai 13 anni, finalizzati al riutilizzo e al recupero della plastica, per sensibilizzare alla raccolta differenziata. A prendere nuova vita saranno in particolar modo le bottiglie in Pet, sul modello del progetto “bottle to bottle” che Ferrarelle sta implementando attraverso il suo nuovo stabilimento di produzione di R-pet (pet riciclato).

I laboratori di Refuse Factory – divisi per fasce di età (+3, +6, +10) – vengono coordinati da Pierfrancesco La Brocca e Sonia Tramontano che lavorano nell’ambito del riuso e riutilizzo di materiale in ambito architettonico.

Si parte con un’introduzione ai concetti di plastica, inquinamento, riciclo. “Stiamo cercando di trasferire il significato dell’importanza al riutilizzo della plastica – spiega Pierfrancesco La Brocca – Troviamo un pubblico di bambini preparato, molti di loro hanno studiato queste tematiche a scuola. Da queste premesse, lavoriamo in modo artigianale sulle bottiglie in pet. I laboratori li strutturiamo per poter creare aeroplani, barchette, fioriere. Facciamo sfrenare la loro creatività. Ad esempio, molti bambini realizzano strumenti musicali”.  Un percorso laboratoriale che lavora sul futuro, sulle nuove generazioni e sulle prospettive di salute del Pianeta.

Refuse è un centro​ sperimentale di cooperazione e lavoro comunitario, per tutti coloro che vogliano iniziare ad avvicinarsi al mondo dell’autocostruzione, finalizzato al riuso e rigenerazione di materiali di scarto.

Ferrarelle a Giffoni. In linea con il tema portante di questa edizione, la partecipazione di Ferrarelle – in qualità di acqua ufficiale al Giffoni Film Festival – sarà ispirata alla sostenibilità ambientale, da sempre al centro dei suoi valori e cultura d’impresa, e in particolar modo al riciclo, nella consapevolezza che il rispetto della risorsa acqua passa imprescindibilmente da ogni forma di tutela dell’ambiente e della natura, senza la quale l’acqua non esisterebbe.