Rete Siti Unesco, settimana di appuntamenti in Campania.

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Dopo la presentazione ufficiale a Matera (Basilicata) e la prima tappa in Puglia, tocca alla Campania ospitare il PROGETTO RETE SITI UNESCO, elaborato dall’Associazione Province UNESCO Sud Italia e promosso dall’Upi (Unione delle Province d’Italia). Si continuerà, poi, in Sardegna (24 agosto), in Sicilia (2, 3, 4 settembre) e Basilicata (14 settembre).

Il progetto, nella sua complessità, abbraccia 14 siti Unesco del Meridione. Capofila è la Provincia di Matera; 4 le Province coinvolte: Barletta Andria Trani, Caserta, Foggia, Salerno; 6 i Comuni: Alberobello, Benevento, Matera, Monte Sant’Angelo, Noto, Barumini; 2 Liberi Consorzi Comunali: Siracusa, Enna; 2 le Città Metropolitane: Città Metropolitana di Bari, Città Metropolitana di Palermo.

Per la Campania, i siti Unesco interessati sono: la Costiera Amalfitana (Sa), il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula (Sa), il Complesso monumentale di Santa Sofia (Bn), la Reggia di Caserta con il Parco, l’acquedotto Vanvitelli e il Complesso di San Leucio (Ce).

Il progetto mira a promuovere i siti Unesco dei territori aderenti all’iniziativa, affinché questi possano diventare leva per lo sviluppo di tutta l’area. L’obiettivo è quello di dar vita ad una rete tra i territori del Sud Italia che ospitano un sito UNESCO, al fine di promuovere, a partire dalla capacità attrattiva del brand UNESCO, e attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie, l’insieme delle risorse paesaggistiche, culturali, enogastronomiche di tali territori in un’offerta turistica unica e integrata.

“Sono molto soddisfatto – sottolinea il Presidente Associazione Province Unesco Sud Italia, Giuseppe Canfora – del lavoro svolto finora. Il progetto ha reso concreta una collaborazione tra numerosi enti di diverse regioni con l’obiettivo di potenziare la nostra capacità di essere destinazione turistica forte e unica. E’ un progetto del Sud per il Sud, dove gli attori locali collaborano per valorizzare i loro territori aumentando il turismo sostenibile nell’area, e quindi creando vantaggi per l’economia locale. Non solo l’Italia è uno dei maggiori competitor nel settore del turismo culturale, in ragione del vastissimo patrimonio culturale che possiede. Nelle Province del Sud Italia questo immenso patrimonio è ancora fortemente sottoutilizzato ed è necessario sviluppare azioni forti capaci di imprimere una inversione di tendenza. Le Province che partecipano al progetto hanno già avviato, su questo tema, azioni di cooperazione e si sono riunite in Associazione – l’Associazione Province Unesco Sud Italia (che partecipa al progetto come partner) per creare condizioni di innovazione strutturale, per meglio tutelare l’interesse comune sul piano della valorizzazione dei siti e dei sistemi turistici locali, per rilanciare la governance a livello locale per il sistema turistico e rendere questi siti attrattori più forti. Il progetto rappresenta un’occasione per dare un impulso maggiore alla cooperazione e costruire i presupposti per poter, successivamente, ampliare e consolidare lo sviluppo del sistema turistico locale, che pone al centro l’esigenza di accrescere i flussi turistici verso le destinazioni dei siti Unesco, perché questi possano diventare leva per lo sviluppo di tutta l’area”.

Uno dei punti cardini del progetto è il Festival “#UNESCOfestivalexperience, il cui direttore artistico è Gaetano Stella. Si tratta del primo festival dei siti UNESCO del Sud, evento itinerante con giornate nei siti UNESCO del Sud aderenti al progetto (tutti gli spettacoli teatrali e musicali sono ad ingresso gratuito).

“Mi piace citare – spiega il direttore artistico dell’Unesco Festival Experience, Gaetano Stella – un elogio alla bellezza di Peppino Impastato “Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. (…) È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore”. Questo viaggio di suggestioni ed emozioni nei siti Unesco, raccontando la storia dell’umanità, per me, rappresenta una speranza per un mondo migliore. Attraverso i miei spettacoli non racconterò una storia cristallizzata nel tempo che fu, ma la immaginerò in chiave moderna mettendo al centro di tutto l’uomo e la bellezza di ciò che lo circonda”.

Ad ogni spettacolo è stato abbinato un tema, in base anche al luogo in cui sono state ambientate le scene. Si parte, dunque, dal passato di un luogo, dalla sua storia, dalle sue leggende e tradizioni, per poi raccontare il viaggio della civiltà in chiave moderna. Nove i temi trattati negli eventi del Festival: la fede, la festa, il potere, il mito, l’amore, l’orgoglio, l’arte, la memoria e l’origine. Tutti temi legati indissolubilmente alla storia della civiltà, con le sue battaglie, le sue rovinose cadute e le sue coraggiose risalite, con i suoi personaggi storici e mitologici che, in un modo o nell’altro, hanno creato l’uomo di oggi.

Giovedì 26 luglio alle ore 20, il Complesso di Santa Sofia a Benevento ospiterà l’evento di teatromusica dal titolo “Suggestioni”. “Il tema, in questo caso – rimarca il direttore Stella – non poteva non essere quello del Potere. Partendo dalla straordinaria e poliedrica figura di Arechi II, raccontando l’ambiziosa opera civile, artistica e culturale del duca longobardo, intraprendo un viaggio della civiltà attraverso l’impulso che la sete di potere ha dato all’uomo”.

Protagonisti gli attori, Elena Parmense, Gaetano Stella e Giuseppe Pisacane, e due voci: Carlo Lomanto (uno dei primi utilizzatori in Italia del metodo di canto SCAT con una sua personale e originale ricerca sull’uso dell’elettronica, attraverso l’utilizzo di apparecchiature che gli permettono di trasformare, armonizzare e registrare la sua voce in diretta) ed Emilia Zamuner (una delle più talentuose cantanti del panorama del jazz italiano e internazionale).

 

Lunedì 30 luglio, alle ore 19, il progetto si sposta nel Salone Morelli dell’Arsenale della Repubblica di Amalfi, con il seminario dal titolo “I Presidi UNESCO: quali fattori di sviluppo turistico e culturale”. Parteciperà il prof. Filippo Spallina, responsabile del progetto per le attività di comunicazione e disseminazione.

 

A seguire, alle ore 21, sempre nell’Arsenale della Repubblica di Amalfi, spettacolo firmato sempre da Gaetano Stella su “Ercole e Amalfi”.

“Il tema – svela il direttore artistico del Festival – è Il Mito. Si narra che Ercole fosse innamorato della ninfa Amalfi.  Alla sua morte, Ercole chiese al padre di lasciare immutata la sua bellezza; lui avrebbe trovato un posto dove adagiarla, un luogo che fosse all’altezza della sua bellezza. Salpò con la sua nave in cerca di questo luogo che trovò, finalmente, in quella insenatura che poi sarebbe stata ribattezzata Amalfi. Una storia di un amore delicato, eterno e struggente. Il mio Ercole, però, esce dal mito classico e diventa un guerriero con una mitragliatrice che non si arrende mai. Ho voluto raccontare la storia, partendo dalle sue basi, per poi rivisitarla in chiave moderna. Si parte dalla leggenda dell’Amore tra Ercole e la ninfa Amalfi per raccontare, con attori e ballerini, la nascita di una città. Protagonisti dello spettacolo: quattro attori professionisti, Giuseppe Pisacane, Serena Stella, Annarita Vitolo e Letizia Netti già apprezzati protagonisti di opere teatrali e musical di levatura nazionale e la Compagnia di danza @motion, con più di 30 fra giovani ballerini e ballerini professionisti, diretti da Fabrizio Esposito, già primo ballerino del Teatro San Carlo di Napoli, con le coreografie dell’artista internazionale Gustavo de Oliveira dos Santos dell’Opus Ballet”.

“Finalmente – illustra Ciro Castaldo, referente provincia di Salerno del progetto Rete Siti Unesco – vediamo la concretizzazione del progetto stesso. Elaborato dall’Associazione Province UNESCO Sud Italia, con l’assistenza tecnica Associazione TECLA, e promosso dall’Upi, ha ricevuto i fondi del Decreto del Ministro del Turismo del 13 dicembre 2010 che finanzia servizi innovativi in favore dell’utenza turistica, su nuovi progetti presentati da singoli Enti pubblici territoriali. Da allora, però, sono passati molti, troppi anni. Presentato il 15 settembre 2011 al Dipartimento Turismo della Presidenza del Consiglio dei Ministri da un partenariato composto da 15 Enti locali, vede la luce solo oggi. Nonostante l’alta valenza del progetto, tanto da essersi posizionato settimo tra più di 400 proposte pervenute, Rete Siti Unesco ha avuto una lunga e difficile gestazione. Bisogna ringraziare la Provincia di Matera e la provincia di Salerno che si sono prese la responsabilità di portare avanti una iniziativa così complessa e al tempo stesso sinergica per cinque regioni del Sud che vantano siti Unesco al proprio interno”.

“Il Progetto è già di per sé ampio e articolato, ma non potevamo– illustra Elena Salzano, Event Manager per Ediguida e Direttore Organizzativo Unesco Festival Experience – non andare oltre ai linguaggi convenzionali. Raccontare, insomma, la storia e la cultura, attraverso i nuovi linguaggi di oggi. Con il mio team, infatti, oltre a immaginare i siti Unesco declinati attraverso eventi di musica e teatro, abbiamo voluto rendere interattivi questi luoghi. Ecco che abbiamo organizzato delle vere e proprie “invasioni” digitali che riguardano le visite guidate di gruppo ai siti UNESCO con invito ai partecipanti di scattare foto e video e diffonderle in maniera virale sui social, con l’utilizzo dell’# ufficiale dell’evento, #patrimonidelsud. In Puglia, con il primo appuntamento ai Trulli di Alberobello, “Aspettando il tramonto”, abbiamo registrato grande interesse. E’ fondamentale che il visitatore diventi ‘cittadino temporaneo’ e si senta parte integrante del sito che scopre o riscopre e lo faccia proprio, comunicandolo in maniera diretta e virale. Per la Campania, le “Invasioni digitali” verranno ambientate, il 27 luglio alle ore 16, alla Reggia di Caserta con il Parco. Nella nostra invasione (durata 60-90 minuti) faremo tappa nei luoghi principali della Reggia, con alcune soste in punti particolarmente panoramici che ci permetteranno di effettuare anche alcune suggestive soste fotografiche. Per rendere ancora più fruibili i siti Unesco, abbiamo coinvolto anche i blogger dell’Associazione Italiana Travel Blogger i quali racconteranno queste cinque regioni italiane con le loro bellezze. Un social tour dal linguaggio moderno, ma sempre all’insegna della storia di queste terre magnifiche”.

Tra le attività messe in campo, meritano particolare attenzione il portale web Unesconet.net e la virtual app card. Il Portale, fruibile anche tramite smartphone, è un contenitore di servizi e di informazioni che rispondono concretamente alle esigenze del turista, inclusi i turisti con bisogni speciali; consente la visita virtuale ai luoghi Unesco, la conoscenza delle caratteristiche e peculiarità dei territori, la costruzione di itinerari personalizzati e l’accesso ad altri servizi.

La virtual app card, invece, è una card turistica virtuale integrata che dà diritto a un sistema integrato di agevolazioni, quali sconti, promozioni, e dà visibilità agli operatori che hanno aderito alla rete. In tal modo il turista potrà optare per soluzioni integrate (ricettività, tempo libero, trasporto locale, acquisto di prodotti tipici, visite ai siti) con la possibilità di predeterminare in anticipo le risorse di cui vuole godere e la migliore combinazione di agevolazioni per l’accesso. Il servizio è interamente gratuito e il turista pagherà solo per l’effettivo servizio acquistato sul territorio.

I 14 siti UNESCO del progetto sono:

  • I Sassi e il Parco delle Chiese Rupestri di Matera (MT)
  • La Costiera Amalfitana (SA)
  • Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula (SA)
  • Il Complesso monumentale di Santa Sofia (BN)
  • La Reggia di Caserta del XVIII con il Parco, l’acquedotto Vanvitelli e il Complesso di San Leucio (CE)
  • Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale (PA)
  • Siracusa e Le necropoli rupestri di Pantalica (SR)
  • Le Città tardo barocche del Val di Noto (SR)
  • La villa romana del Casale di Piazza Armerina (EN)
  • L’Area Archeologica Su Nuraxi di Barumini (VS)
  • I trulli di Alberobello (BA)
  • Castel del Monte (Andria – BT)
  • Il santuario Garganico di San Michele a Monte Sant’Angelo (FG)
  • La Foresta Umbra (FG)

 

Il Comitato tecnico scientifico del progetto, organo di consulenza in relazione agli aspetti scientifici e di presidio di know how dei temi del progetto, è costituito da:

–        Prof. Vittorio Sgarbi, sindaco di Sutri, assessore alla Rivoluzione, Cultura e Agricoltura, Difesa del Paesaggio e del Centro Storico del Comune di Urbino, Direttore e coordinatore della Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico e Paleoantropologico della città di Venezia, componente del Cts per l’ambito 1.

–        Prof. Giovanni Ruggieri, Docente di Economia del Turismo presso l’Università degli Studi di Palermo, componente del Cts per l’ambito 2.

–        Prof. Francesco Paolo Salcuni, Presidente Circolo Legambiente “FestambienteSud”, componente del Cts per l’ambito 3.

–        Ing. Francesco Cipollone, Ingegneria dei sistemi informativi, Progettazione, Direzione Lavori e Collaudo in ambito Sistemi informativi e tecnologie TIC, componente del Cts per l’ambito 4.