Durante le campagne di monitoraggio di aprile, maggio e giugno si sono verificati, tuttavia, degli “sforamenti” dei limiti di legge in alcuni tratti di costa classificati come balneabili (i parametri microbiologici rilevanti per l’idoneità alla balneazione sono, secondo la normativa, Escherichia coli ed Enterococchi intestinali). In questi casi l’Agenzia informa tempestivamente il Comune competente e suggerisce di adottare un divieto temporaneo di balneazione. «Quasi tutti questi casi, però», sottolinea il commissario Arpac, «sono tornati alla normalità in base ai risultati dei prelievi supplementari previsti dalla legge in caso di “sforamenti”». Per tre residue situazioni di questo tipo, in cui non si hanno ancora risultati favorevoli (due in provincia di Salerno e una a Napoli), nei prossimi giorni verranno condotti nuovi prelievi.