Sabato 5 maggio verranno inaugurati a Scala, il Comune più antico della Costiera Amalfitana, il Parco e la Grotta del Dragone.
Cos’è Il giardino incantato?
La Costa d’Amalfi presenta allo sguardo del visitatore giardini tra i più belli e ammirati del mondo, che hanno ispirato poeti e artisti di tutte le epoche.
Ma presenta anche boschi misteriosi, caverne e antri abitati un tempo da creature misteriose.
Il drago (e non è un caso che nella “Valle del dragone” il progetto abbia eletto la sua sede) ha una sua funzione esemplare e secondo le antiche leggende abita gli antri della Costa. Ma le caverne sono state anche le dimore di una certa famiglia di ninfe, divinità boschive che riemergeranno in forme diverse in tutta la storia dell’umanità. Spiriti elementari, appartenenti a un grado della creazione “diverso e separato tanto dagli uomini che dagli animali”, le Ninfe sono esseri intermedi, possiamo dire liminari, abitatrici del margine, dell’intercapedine, dell’ombra.
Le macchine fantastiche del Giardino Incantato di Scala, invisibili agli occhi dei visitatori, sono in grado di restituire un universo di “piccole percezioni” per lo più sfuggenti anche a sensibilità più acute. Tecnologie al servizio dello spirito del luogo, che, con la discrezione dovuta ad ambienti di tale bellezza, aiutino a riaccendere la storia che vi è sedimentata, un luogo dove lo spazio diventa tempo e come Parsifal, l’eroe di Wagner, camminerà appena, eppur gli sembrerà già d´esser lontano.
Il giardino è dedicato ai poeti e scrittori che con la loro fantasia ci hanno fatto sognare mondi diversi, Ariosto, i fratelli Grimm, Calvino, Rowling , Tolkien, e tutti quelli che la pensano come loro. Ma è anche un omaggio ad Alda Merini, la più grande poetessa italiana di questi anni, alla sua follia immaginifica, alla sua permanenza a Scala, ai suoi sogni di giardini incantati.
A Goethe che nel canto di Mignon invocò il padre perché lo facesse andare in queste terre del Sud dove era nata la storia dell’umanità.