da Federico Conte, parlamentare di Liberi e Uguali, riceviamo e pubblichiamo
La continua e pervicace ricerca di un sito in cui delocalizzare le Fonderie Pisano mette in luce improvvisazione sul piano politico e amministrativo. Manca a oggi un piano di industrializzazione sostenibile ed emerge insensibilità per la tutela della salute e dell’ambiente. La zona industriale di Buccino non solo non può e non deve diventare il sito in cui delocalizzare le Fonderie Pisano, ma va anche tutelata e ripensata per gli inquinamenti di cui è già gravata.
Le Fonderie Pisano, anche per le responsabilità dei governi regionali e locali, hanno seminato lutti e malattie a Salerno. Bisogna dire basta definitivamente, non esportarne le degenerazioni. Torna attuale la lotta dei comitati locali anche in sede giudiziaria. È un campo in cui vanno difesi i principi senza dannose mediazioni. A Buccino, perciò, non basta un voto del Consiglio Comunale, necessario e speriamo unitario. Va indetto un referendum popolare perché sia la comunità interessata a decidere del proprio destino. Prima ancora va istituita una commissione d’inchiesta che verifichi la compatibilità ambientale degli impianti esistenti e ne definisca i criteri della messa in sicurezza.