Riceviamo dal Comune di Minori l’appello alla Regione Campania, alla Prefettura di Salerno ed alla Soprindendenza dei beni archeologici di Salerno affinchè si prenda atto della modificata situazione di rischio di dissesto idrogeologico dell’area attigua al complesso della Villa Marittima Romana, a seguito delle ingenti precipitazioni delle scorse settimane.
Il sottoscritto Andrea Reale, Sindaco di questo Comune, nel trasmettere l’allegata relazione a firma del geologo dott. Giovanni di Maio, rappresenta alle Autorità in indirizzo la gravissima situazione di pericolo in cui versa la Villa Archeologica Romana in conseguenza delle notevoli precipitazioni verificatesi durante la scorsa settimana, che hanno peraltro riattivato una antica falda acquifera.
Gli interventi immediatamente effettuati da questo Comune, anche con l’impiego di attrezzature meccaniche per espurgo, onde far defluire in mare, attraverso un vecchio condotto di scarico, l’acqua accumulatasi nella Villa Archeologica, hanno palesato l’ostruzione del citato condotto, dovuta, probabilmente, ad insabbiamento o a crollo.
Attualmente, al fine di contenere l’innalzamento del livello dell’acqua sia nella zona adiacente alla vasca del peristilio, sia nella parte termale della Villa Archeologica, e di scongiurare il pericolo di infiltrazione dell’acqua nelle fondazioni degli edifici sovrastanti e confinati con il complesso archeologico, è stato attivato il pompaggio dell’acqua in eccesso nella condotta fognaria comunale, con l’impiego di due elettropompe, rivelatesi insufficienti a fronteggiare la predetta emergenza.
Alla luce di quanto innanzi esposto lo scrivente chiede la convocazione urgentedi un tavolo tecnico teso alla definizione dei più opportuni ed immediati interventi idonei alla salvaguardia della Villa Archeologica Romana e delle condizioni di sicurezza degli edifici limitrofi.
Nella imminenza di un presumibile peggioramento delle condizioni climatiche si confida in un sollecito riscontro.
Con osservanza.
Minori 26.03.2013
Andrea Reale
Sindaco di Minori
Di seguito la relazione del Dr. Giovanni Di Maio.
In data 15 marzo, a seguito della segnalazione da parte del personale di custodia e come concordato con il responsabile della Soprintendenza Archeologica è stato condotto un sopralluogo all’interno del complesso archeologico della Villa di Minori.
In ragione dell’occlusione del condotto di scarico delle acque meteoriche verso valle e delle piogge particolarmente intense, l’intera area risultava interessata da vistose fenomenologie di ristagno/sovralluvionamento, particolarmente marcate nell’area più prossima alla vasca del peristilio e nella parte termale dell’edificio.
L’intervento dei vigili del fuoco, condotto con autopompa in data 14 marzo non aveva portato ad alcun significativo abbassamento della quota di stazionamento della piezometrica.
In corrispondenza del fianco occidentale della vasca del peristilio è stata individuata una copiosa e localizzata venuta d’acqua, verosimilmente attribuibile alla riattivazione di un antico condotto di alimentazione idrica.
In base allo schema idrogeologico noto dei rapporti intercorrenti tra lo scatolare del Torrente Reginna Minor e l’area archeologica, risulta evidente come il mancato scarico verso valle, unito alle piogge particolarmente intense dell’ultima settimana, abbiano innalzato il livello della piezometrica e riattivato la già menzionata rete di perdite diffuse, imputabili a rotture lungo il tracciato dello scatolare. Quest’ultimo è attualmente posto ad una quota ben superiore rispetto a quella del piano d’imposta della villa romana. Risulta da verificare invece l’eventuale riattivazione degli antichi sistemi di adduzione allo stesso complesso termale della villa.
Con i tecnici comunali è stata verificata sia l’occlusione del vecchio condotto di scarico verso valle sia la mancanza di una relativa mappatura di dettaglio – trattandosi di un opera verosimilmente attribuibile agli anni 50 – della pianta sottostante se ne fornisce solo una ricostruzione approssimativa condotta in base a notizie raccolte in situ.
Tale situazione di dissesto oltre a danneggiare in modo grave il monumento, incrementa notevolmente i fattori di rischio anche per il tessuto urbano contiguo. Si sollecitano quindi immediati interventi volti a ripristinare il deflusso idrico con successiva verifica della stabilità soprattutto dei terrapieni presenti al lato sud del complesso archeologico.
dott. Giovanni di Maio
MINISTERO PER I BENI E LEATTIVITA’ CULTURALI
Soprintendenza per i Beni Archeologici delle provincie di Salerno; Avellino, Benevento e Caserta
Villa Maritima di Minori – dissesti del marzo 2013