“La Cina è il futuro del mondo. In prospettiva, lo sviluppo di relazioni con questo Paese porterà a una nuova opzione geopolitica che porterà il mondo ad avere una speranza più solida di pace, di serenità e di giustizia”. A spiegare che in un contesto di globalizzazione poco virtuosa si comincia sempre più a coniugare l’equilibrio mondiale in termini di multipolarità, è stato il professor Luigi Rossi, docente di Storia Contemporanea e Storia delle Relazioni Internazionale al Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Salerno, che è stato ospite della conviviale a lui dedicata dal Presidente del Club Rotary Salerno Est, il Preside Antonio Vairo. Il professor Rossi ha spiegato che è’ necessario articolare gli equilibri regionali tenendo presente la funzione di alcuni Stati quali quelli asiatici: “Oggi, non è più possibile applicare, nelle relazioni internazionali, l’Hard Power, ossia l’uso di mezzi politici ed economici coercitivi attraverso i quali influenzare il comportamento e gli interessi della controparte, che dispone di una potenza politica e militare minore. Oggi con il progresso scientifico è diventato sempre più difficile poterlo praticare e quindi si è cercato di mediarlo attraverso l’utilizzo del Soft Power ossia l’abilità di persuadere, convincere, attrarre, tramite l’uso di risorse intangibili, quali cultura, valori, e istituzioni della politica. Si sta cominciando a parlare sempre più di Smart Power cioè un orientamento nelle relazioni internazionali che deve portare a una progressiva giustizia individuale e sociale, cercando di costruire un equilibrio a livello internazionale, una società più giusta”. Il professor Rossi ha spiegato come sono cambiati gli Stati Uniti dopo il crollo del muro di Berlino, “che rappresentava l’Hard Power”, dopo il crollo delle Due Torri, dopo Obama “ha dimostrato che il sogno americano era realizzabile, perché lui l’ha realizzato”, e adesso con Trump:” Con lui il “ sogno americano” sta diventando un incubo, un’ossessione. Il 2017 è stato un “Annus terribilis”. Oggi con Trump gli Usa da soluzione sono diventati un problema: L’America con lui vuole esercitare il suo potere secondo modelli superati”. Cina, India, America, Russia, Europa, insieme potrebbero cambiare gli assetti internazionali ed è verso il raggiungimento di questo obiettivo che si sta muovendo anche la diplomazia vaticana:” E’ un esempio virtuoso di applicazione della diplomazia Soft Power e Smart Power. Papa Francesco sta cercando di impostare tutto tenendo presente i nuovi equilibri creatisi che non sono più l’egemonia di una sola potenza, ma una riscoperta dei rapporti molto più equilibrati a livello regionale. Questa nuova mappa induce Papa Francesco e quindi il Vaticano a pensare all’Asia come il futuro di questi equilibri. La crisi del modello occidentale accentua la proposta di queste nuove emergenti egemonie regionali. L’obiettivo primario del Vaticano è quello di mettere un piede in Cina. Che questa sia una prospettiva di medio e lungo periodo lo dimostra il modo in cui il Papa lentamente, ma in modo deciso, sta rivoluzionando la composizione del futuro Conclave con una presenza di cardinali di quello che chiamavamo terzo e quarto mondo che non consentirà il ritorno a determinati rapporti di forza nei quali le chiese europee potrebbero essere determinanti Lo spostamento verso l’Asia non è altro che un ritorno perché il Cristianesimo è iniziato lì”. In questo nuovo scacchiere internazionale quale sarà il futuro dell’Italia? “ E’ conveniente un equilibrio di potere a più protagonisti: solo con queste condizioni l’Italia potrebbe giocare le sue carte, anche se l’Italia tradizionalmente non ha mai creduto fino in fondo alle potenzialità della sua politica estera. La fortuna dell’Italia potrebbe essere la sua posizione geografica, ma allo stato attuale ha perso parecchie opportunità come quella di essere una sorta di autostrada che dalla Cina porti eventualmente al Centro dell’Europa : per incapacità di imporsi rispetto alla Francia è stata scelta Marsiglia come punto di riferimento”. Durante la serata è stato presentato, dal socio Achille Parisi, il nuovo socio, l’avvocato Enrico Siniscalchi, proveniente dal Club Rotary Salerno Nord dei Due Principati.
Aniello Palumbo