Sei Personaggi in cerca d’Autore, il dramma di Pirandello da giovedì 18 al Teatro Verdi.

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Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale
Teatro Stabile di Genova

presentano

SEI PERSONAGGI  IN CERCA D’AUTORE

di Luigi Pirandello

Nei ruoli dei personaggi della commedia da fare

Eros Pagni (Il padre)

Maria Basile Scarpetta (La madre)

Gaia Aprea (La figliastra)

Gianluca Musiu (Il figlio)

Silvia Biancalana (Il giovinetto)

Angela Pagano (Madama Pace)

 

Nei ruoli degli attori della compagnia

Paolo Serra (Il Direttore–Capocomico)

Federica Sandrini (La prima attrice)

Giacinto Palmarini (Il primo attore)

Sara Guardascione (La seconda donna)

Alessandra Pacifico Griffini (L’attrice giovane)

Paolo Cresta (Il direttore di scena)

Enzo Turrin (Il suggeritore)

Ivano Schiavi (Il macchinista)

scene e costumi Marta Crisolini Malatesta, luci Gigi Saccomandi
musiche Ran Bagno, installazioni video Alessandro Papa
movimenti coreografici Alessandra Panzavolta

regista assistente Alessandra Felli
regia Luca De Fusco

da giovedì 18 gennaio a sabato 20 gennaio (ore 21) e domenica 21 gennaio (ore 18.30) al Teatro Verdi

Sei personaggi in cerca d’autore è forse il più importante testo teatrale del Novecento.

Anticipa l’arte concettuale, l’esistenzialismo, lo straniamento, rompe lo schema secolare della finzione naturalistica.

Fu accolto con esito incerto e tempestoso nella prima a Roma del 1921 e non poteva essere diversamente visto che questa opera proveniva dal futuro, anticipando i tempi in modo clamoroso, come se La carriera di un libertino di Stravinsikij fosse andata in scena nel ‘700.

Quando si affronta un tale capolavoro e si dispone di una compagnia come la nostra, capitanata da un gigante come Eros Pagni, ho sempre il timore che un eccesso di interpretazione dia l’impressione al pubblico di un regista che vuole anteporsi al testo e allo spettacolo.

È anche vero che non esistono interpretazioni neutre. D’altra parte questi sei personaggi, che provengono da un altro mondo e che non perdono occasione di sentirsi rinfacciata dal capocomico la irrappresentabilità della loro storia, mi sono subito apparsi come gli attori di Woody Allen che escono dallo schermo in Brodway Danny Rose.

La loro vicenda, così piena di ricordi, di visioni, di particolari di splendente importanza mi ha subito fatto pensare ad una trama che si presta ad essere rappresentata più attraverso l’occhio visionario del cinema che tramite quello più concreto del teatro.

Ho quindi proseguito il lavoro di contaminazione tra teatro e video, iniziato proprio con un Pirandello (Vestire gli ignudi, 2010) e continuato poi negli anni più recenti con le mie regie realizzate per il Mercadante, e ho cercato di dare ai Sei personaggi ciò che chiedono invano al regista.

L’apparizione surreale dei cappellini per l’evocazione spiritica di Madama Pace, i tremendi e morbosi particolari della scena del bordello, la contemporaneità visionaria della scena del laghetto altro non sono che le richieste non esaudite dei personaggi.

Essi forse raccontano una storia che non riesce ad essere tutta compresa nel solo linguaggio teatrale. Per il resto abbiamo cercato di seguire le “dittatoriali” didascalie di Pirandello, vestendo in modo diverso, e addirittura in epoche diverse, personaggi ed attori, illuminandoli in modo opposto, non perdendo occasione per sottolineare il carattere “alieno” dei personaggi.

Abbiamo invece deciso di ignorare le didascalie descrittive e realiste su arredi e atmosfera di palcoscenico immergendo il tutto in un clima più sobrio e crudele, ricordando sempre l’immortale saggio di Macchia su Pirandello o la stanza della tortura.

Spero di indurre ad una rilettura scenica e letteraria di un testo che parla ancora oggi alla nostra coscienza contemporanea e ci invita a farci le domande più importanti e terribili sulla natura, il significato, l’essenza stessa della nostra esistenza”.

Luca De Fusco

 Venerdì 19 gennaio (ore 18.30)

Teatro Municipale “Giuseppe Verdi” di Salerno

 

EROS PAGNI

con GAIA APREA e la compagnia

saranno ospiti del ciclo di incontri Giù la machera!,

condotti dal giornalista Peppe Iannicelli