“Dopo la nostra ispezione a sorpresa allo Stir di Battipaglia, questa mattina è stata depositata al Parlamento Europeo un’interrogazione nella quale vengono esposte dal Movimento 5 Stelle le criticità del territorio di Battipaglia. Abbiamo chiesto il parere dell’Unione europea su un argomento che la giunta regionale della Campania non vuole neppure prendere in considerazione, negandoci il confronto democratico su un problema di prioritario interesse per la popolazione. Non discutiamo la bontà dell’impianto di compostaggio, che tra l’altro noi di M5S sosteniamo come metodologia per la chiusura del ciclo dei rifiuti, ma le responsabilità politiche”. A denunciarlo è il Consigliere regionale del Movimento 5 stelle Michele Cammarano.
“Nelle more dell’entrata in vigore dell’inutile legge De Luca – dichiara l’Europarlamentare Piernicola Pedicini – la giunta, con la giustificazione delle multe di Bruxelles, gestisce la dislocazione degli impianti senza alcun rispetto dei principi di prossimità e autosufficienza. In questo modo si consente la concentrazione di decine di impianti in pochi km quadrati. Secondo il Deputato Angelo Tofalo – la salute, l’ambiente ed il lavoro restano priorità assolute per il M5S che proprio in questi ultimi mesi ha elaborato attraverso la piattaforma Rousseau un programma partecipato completo e dettagliato. Una vera e propria ricetta per il futuro del Paese e quindi anche della provincia di Salerno soprattutto su temi per noi da sempre prioritari. Se a questo associamo la mancanza di controlli su strutture pubbliche e private, ecco che senza dichiararlo, viene disegnata una strategia che non verrà mai palesata su nessun documento ufficiale, per la quale la Piana del Sele viene destinata alla triste funzione di imbuto per i rifiuti di ogni dove. Abbiamo una regione intera costellata da impiantistiche con gravi problemi di gestione. De Luca ci vuole convincere che il carico ambientale degli impianti nella Piana del Sele non avrà ripercussioni sui comparti economici e sull’agricoltura. Cosa ovviamente non vera”.