Legambiente: abusi edilizi, il caso disperato della Campania.

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E’ di pochissimi giorni fa la pubblicazione del dossier di Legambiente “L’Italia frana, il Parlamento condona”, che descrive uno spaccato a tinte a dir poco fosche su quello che viene chiamato il “ciclo illegale del cemento” in Italia. Secondo la principale organizzazione ambientalista italiana non c’è altro deterrente che l’abbattimento delle costruzioni abusive (conseguentemente è partita la campagna “Abbatti l’abuso”), eppure, nonostante siano state emanate 46.760 ordinanze di abbattinento, ne sono state eseguite appena il 10%, 4.956.

Nonostante questo e nonostante i 3 condoni edilizi approvati negli ultimi 30 anni, 1985, 1994 e 2008, sono all’esame del Parlamento ulteriori tentativi di salvare le case abusive in sede legislativa, non solo Berlusconi quindi, ma anche Monti e perfino Letta, anzi secondo Legambiente le “larghe intese” diventano tali proprio quando c’è da salvare queste abitazioni, come successo col DL Falanga, approvato al Senato con i voti anche di diversi esponenti del Pd (prima firmataria la Senatrice Capacchione).

I tentativi legislativi per salvare le case abusive dal gennaio 2010 al gennaio 2014

     Data    Strumento legislativo    Primi firmatari   
1  Gennaio 2010    Emendamento al decreto Milleproroghe    Sen. Sarro, Nespoli (Pdl)  
2  19 gennaio 2010    ddl    Sen. Villari (Mpa)  
3  17 febbraio 2010    ddl    Sen. Sarro, Nespoli etalii (Pdl)  
4  2 marzo 2010    ddl    On. Laboccetta (Pdl)  
5  23 aprile 2010    Decreto “blocca ruspe”      
6  31 maggio 2010    Sanatoria catastale       
7  21 giugno 2010    Emendamento alla manovra economica correttiva    Sen. Tancredi, Latronico, Pichetto Fratin (Pdl)  
8  28 giugno 2010    Emendamento alla manovra anticrisi    Sen, Sarro, Coronella (Pdl)  
9 30-giu  Consiglio regionale della Campania. Approvati 2 odg    Presidente della commissione urbanistica De Siano, capogruppo Pdl Martusciello  
10  Giugno 2010    Emendamento alla manovra economica    Sen. Fleres, Alicata (Pdl)  
11  1 luglio 2010    ddl     On. Stasi, Cesaro, Petrenga (Pdl)  
12  Agosto 2011    Emendamento     Sen. Coronella (Pdl)  
13  Febbraio 2012    Emendamento al decreto milleproroghe    Sen. Sarro, Coronella,Palma (Pdl)  
14  Maggio 2012    3 odg in commissione Ambiente al Senato    Sen. Sarro, Coronella,Palma (Pdl)  
15  Agosto 2012    Emendamenti al Decreto terremoto    Sen. Sarro, Coronella,Palma (Pdl)  
16  Ottobre 2012    ddl    Sen. Palma (Pdl)  
17  Dicembre 2012    Emendamento al Dl stabilità    Sen. Giovanardi (Pdl)  
18  21 novembre 2012    Proposta di modifica al ddl    Fleres (Pdl)  
19  15 marzo 2013    Pdl    On. Sarro, Russo (Pdl) 
20  20 maggio 2013    Emendamento al Ddl sulle emergenze ambientali    Sen. De Siano (Pdl)  
21  12 giugno 2013    Ddl    Sen. Falanga (Pdl)  
22  Luglio 2013    Emendamento al Ddl Falanga (nuovo Ddl Falanga)    Se. Capacchione (Pd)  

Il primato degli abusivismi edilizi tocca proprio alla Campania (regione però dove la Giunta Bassolino non diede seguito al Condono Edilizio approvato dal Governo Berlusconi del 2008), con oltre 175.000 immobili abusivi, tanto da dedicarvi un capitolo apposito del dossier che riportiamo qui di seguito.

Esponenti locali e nazionali del P dl, ma anche del Pd e del M5s, sindaci, nonché preti e alti prelati. La lotta contro le Procure che portano avanti , seppur lentamente, le procedure di de molizione delle 70 mila case all’ombra del Vesuvio , come in Costiera e nelle isole dell’arcipelago, può contare , e non da oggi, su un fronte ampio e trasversale che arriva fino al Parlamento, come abbiamo ampiamente raccontato nel capitolo 3.

E’ la Campania , con i suoi 175mila immobili abusivi, la regione che vanta il primato nazionale per numero di reati legati al ciclo del cemento illegale nel 2012, con 875 infrazioni accertate dalle Forze dell’ordine nel 2012, il 13,9% del totale nazionale. E Napoli è la prima provincia d’ Italia, con 305 infrazioni accertate (il 4,8% del totale nazionale), seguita da Salerno, con 267 ( il 4,2% ). Il fronte del cemento illegale nel litorale campano non accenna a perdere di intensità. Il riscontro delle attività delle f orze dell’ordine e delle Procure mette in rassegna c ase, palazzi, villette e mega ville, garage, piscine, terrazze, ristoranti, una sfilza di strutture fuori legge, che devasta un territorio già provato e in ampi tratti ad alto rischio idrogeologico . Senza con tare che ci troviamo in un contesto segnato dalla forte presenza della criminalità organizzata , in cui non c’è clan senza una sua ditta di forniture di calcestruzzo o di movimento terra.

Una delle zone più colpite è il litorale Domitio – Flegreo. Qu i i contr olli effettuati nel territorio di Pozzuoli dalle F orze dell’ordine in soli 3 mesi, a cavallo tra il 2012 e il 2013, hanno individuato 50 casi di abusivismo edilizio. Il fenomeno è così vasto che non ha risparmiato nemmeno l’area archeologica di Pompei, dove nel gennaio del 2013 i carabinieri hanno scoperto 3 villette tirate su senza autorizzazione proprio a ridosso degli scavi.

Accanto alle martoriate province di Napoli e Caserta, nelle mappe degli illeciti edilizi spicca anche la provincia di Salerno, con in primo piano i comuni di Sarno, Cava dei Tirreni, Scafati, Angri, Pagani, Nocera, dove negli ultimi anni si sono letteralmente moltiplicati i sequestri di manufatti abusivi. Nel 2012, solo la Sezione operativa navale di Salerno della Guardia di finanza h a denunciato ben 117 persone ed emesso 84 verbali per immobili abusivi realizzati in aree demaniali lungo la costa napoletana e salernitana.

E poi c’ è Ischia che , con oltre 600 immobili colpiti da ordine di demolizione determinato da sentenza definitiva , è il simbolo indiscusso del cemento selvaggio . Sono case senza più appello , che prima o poi saranno abbattute.

Così gli abusivi, nel tentativo di fermare le ruspe, ricorrono alla scusa del c.d. abusivismo di necessità ma , mappe alla mano, le case da abbattere sono molto spesso ville di pregio, ampie metrature, magari con piscina. Cemento che si aggiunge a cemento in modo spontaneo, occupando e indebolendo versanti che poi , sotto le forti piogge , cedono trascinando a valle tutto quello che trovano sulla loro strada.

Eppure la tragedia del novembre del 2009, che uccise una ragazza bloccata dal fango nella sua automobile e ferì 20 persone, o quella dell’ aprile del 2006 , che causò la morte di quattro persone , non sono così lontane. I cantieri illegali no n sono una necessità, quanto piuttosto un’opportunità: farsi la casa abusiva costa circa un terzo in meno rispetto ai prezzi di mercato e si hanno buone probabilità di farla franca . In più si può costruire in barba ai vincoli nelle aree di maggiore pregio, magari vista mare, sperando di farla franca, di godersi quella villa senza che qualcuno minacci di volerla abbattere.

E, come spesso accade, tra gli abusivi ci sono anche sindaci, assessori, notabili nostrani. Così la difesa di quelle case diventa la difesa della propria o di quella di un proprio elettore, un interesse che mette d’accordo tutti, o quasi. Così si arriva in Parlamento, dove da alcuni anni si lavora per riaprire i termini del condono del 2003 e per fermare le demolizioni.

Il Ciclo illegale del cemento in Campania (reati accertati).

 Provincia    Infrazioni accertate    Percentuale sul totale nazionale    Persone denunciate    Persone arrestate    Sequestri effettuati 
 Napoli ↑ 305 4,80% 381 0 180
 Salerno ↓  267 4,20% 334 0 86
 Avellino =   208 3,30% 147 0 25
 Caserta ↑ 57 0,90% 55 2 14
 Benevento ↓ 38 0,60% 50 1 6
 Totale   875 13,90% 967 3 311

L’intero dossier è scaricabile a questo indirizzo.