“Lessico inattuale” il titolo non rende l’attualità del contenuto, dalla critica alla modernità al ruolo soffocante della finanza nei destini del mondo, si può sintetizzare in questo modo l’intervento di Luigi Gravagnuolo nel di battito sul libro di Malgieri svoltosi ieri sera al Teratro Ghirelli.
Coordinato sapientemente dal nostro caporedattore Sandro Livrieri, il quale ha colto il senso profondo del pensiero dell’autore offrendo spunti di riflessione estremamente proficui allo svolgimento della conversazione.
Confronto aperto da Anna Ferrazzano soffermatasi affascinata in particolare dalla critica all’economicismo contenuto nel libro, ha infatti soffermato il suo intervento in particolare sul rapporto finanza ed usura caro al poeta Ezra Pound, e sulla capacità dei poeti di antivenire le crisi delle società e di coglierne i malesseri profondi molto più di economisti e sociologi.
Antonio Bottiglieri, Presidente della Fondazione Salerno Contemporanea, dopo aver confessato di aver letto il libro soffermandosi immediatamente sui vocaboli che più l’attraevano, per poi constatare che un vocabolo rimandava, riconoscendo all’autore ed al libro il linguaggio della verità anche a costo di indispettire.
Prima della conclusioni dell’autore Gerardo Sano ha rimarcato il ruolo del conservatore nella società contemporanea. Le conclusioni di Gennaro Malgieri oltre che riprendere alcune delle considerazioni del confronto, rispondendo anche ad alcuni dubbi e quesiti posti in particolare da Luigi Gravagnuolo, ha spaziato sulla visione dell’Europa e dell’Italia attraverso i secoli, rivendicando la capacità di innovare e rapportarsi con la realtà del pensiero conservatore, ha però sottolineato come grandi trasformazioni sociali e politiche pongono nuovi quesiti e nuove risposte che contaminano esperienze e riflessioni anche all’apparenza lontane fra di loro.