Il 21 e il 22 novembre arriverà nelle sale The Space “Il Senso della Bellezza – Arte e scienza al CERN”, film documentario di Valerio Jalongo girato all’interno del CERN, il più grande e prestigioso laboratorio di fisica delle particelle al mondo.
La pellicola racconta un momento speciale del laboratorio: a sessant’anni dalla sua nascita, e quattro anni dopo la sensazionale scoperta del Bosone di Higgs (la “Particella di Dio”), il CERN è alla vigilia di un nuovo, eccezionale esperimento. Un viaggio nel tempo più lontano e nello spazio più piccolo che si possa immaginare: un’esplorazione della materia immediatamente dopo il Big Bang che ha dato origine al nostro universo.
Inoltre, nei The Space di Parma (Parma Campus) e Limena, mercoledì 22 novembre saranno presenti in sala, allo spettacolo delle 19.30, due ricercatori dell’INFN (l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, l’ente che coordina la partecipazione dell’Italia al CERN) che introdurranno il contenuto della pellicola e risponderanno alle domande e alle curiosità del pubblico. Più precisamente, a Parma ci sarà il Dott. Roberto Ferrari e a Limena ci sarà la Dottoressa Donatella Lucchesi.
“Il Senso della Bellezza” vede circa diecimila scienziati di tutto il mondo collaborare intorno alla più grande macchina mai costruita prima, l’acceleratore di particelle LHC (Large Hadron Collider). Il film crea un parallelo tra arte e scienza: scienziati del CERN da una parte e artisti contemporanei dall’altra ci guidano nella loro ricerca della verità, tutti in ascolto di un elusivo sesto o settimo senso, la “bellezza”.
Così, l’infinitamente piccolo e la vastità dell’universo schiudono le porte di un territorio invisibile, dove gli scienziati sono guidati da qualcosa che li accomuna agli artisti. Tra scienziati che hanno perso l’immagine della Natura, e artisti che hanno smarrito la tradizionale idea di bellezza, attraverso macchinari che assomigliano a opere d’arte e installazioni artistiche che assomigliano a esperimenti, emerge un ritratto di attività scientifiche e artistiche come indagine, come immaginazione, come autentico esercizio di libertà.