«Recuperare il senso della sfida»: è questo il messaggio forte che parte dalla XXXIII edizione del Premio Sele d’Oro Mezzogiorno. La dieci giorni di Oliveto Citra – un percorso di approfondimento che, dal 7 al 16 settembre, ha toccato temi quali lo sviluppo industriale, i nuovi turismi, l’innovazione tecnologica, ma anche il contributo delle religioni all’integrazione e alla pace, nonché le politiche di valorizzazione del protagonismo giovanile – si è conclusa ieri con Mediterranei. Un fiume di persone ha invaso il Comune dell’alta valle del fiume Sele per assistere alla cerimonia di consegna dei premi e godersi il gran finale con Massimo Ranieri. L’artista partenopeo, con il suo spettacolo “Sogno e son desto. In viaggio”, ha ritirato la statuetta e incantato le miglia di persone accorse in piazza Europa ad applaudirlo.
Soddisfatto il sindaco di Oliveto Citra, Mino Pignata: «Come accade ormai da trentatré anni, anche quest’anno il Premio Sele d’Oro Mezzogiorno ha incentrato la propria riflessione intorno alle prospettive di sviluppo economico e sociale delle regioni meridionali – afferma – Nella consapevolezza di un miglioramento generale del quadro economico, non posso esimermi dal segnalare il pericolo di un aumento del divario Nord-Sud, che rischia di divenire sempre più linea di divisione fra due Italie. Un processo che non deve essere visto però nella logica dell’ineluttabilità, ma affrontato con politiche sempre più coraggiose e incisive». Da qui, il messaggio di speranza del primo cittadino: «A tutti mi permetto di fare un ultimo invito: recuperare il senso della sfida. Se davvero una nuova primavera è alle porte – conclude – dobbiamo allora avere il coraggio di viverla, di anticiparla, con coraggio, voglia di fare, creatività. Sarà proprio la nostra voglia di misurarci con sfide nuove, dentro un orizzonte finalmente più ampio e aperto, a trasmettere ai contesti che sono intorno a noi l’inizio di una nuova stagione».