Al Ravello Festival, come da tradizione, ritorna l’attesa musica all’alba. Ritorna accompagnando il passaggio dalla notte al giorno.
Sul Belvedere di Villa Rufolo, lo spettacolo naturale di luci ha riproposto nuove, sensazionali emozioni con la musica che, nascendo dal silenzio delle tenebre, ha scandito l’irrompere dei primi bagliori del giorno.
Il concerto, divenuto un vero e proprio mustdell’estate in Costiera Amalfitana, ha registrato, come da tradizione, il sold out.
Quest’anno a salire sul palco della Città della Musica è stato, per la prima volta, il maestro Oleg Caetani che ha diretto l’Orchestra Filarmonica Salernitana Giuseppe Verdi. Caetani per Ravello ha scelto tre pagine molto note della letteratura sinfonica del XIX secolo. Dopo l’immancabile omaggio a Richard Wagner, nume tutelare del Festival, con uno dei brani sinfonici più famosi tratti dall’Anello del Nibelungo (per la precisione dal prologo e dal primo atto – scena sesta – del Crepuscolo degli Dei), l’Alba e il viaggio di Sigfrido sul Reno, è stata eseguita l’Ouverture del Guillame Tell, l’ultimo e più grande capolavoro di Rossini. A chiudere, la Sinfonia n. 5 in do minore Op.67 di Beethoven. Gli applausi scroscianti del pubblico hanno richiamato il maestro in pedana per ben quattro volte. Tra i bis, immancabile il Mattino di Grieg.