Dopo avere assicurato alla città ed al territorio la permanenza dell’Ufficio del Giudice di Pace, l’Amministrazione comunale chiede che il Ministro della Giustizia valuti la possibilità di istituire una sezione autonoma, ad Eboli, del Tribunale. Dove hanno fallito politici ed amministratori del passato, ora si registra il tentativo dell’Amministrazione comunale che, attraverso una lettera del sindaco, Massimo Cariello, ha rivolto la richiesta, corredata da motivazioni, benefici ed attuali disagi, direttamente al Ministro della Giustizia. Nella lettera, il sindaco di Eboli ricorda come la soppressione della sezione distaccata del Tribunale abbia sguarnito un bacino d’utenza di 34 comuni, con oltre 200.000 abitanti, di una sede giurisdizionale penale e civile, appesantendo la sede di Salerno, già gravata da un carico di lavoro eccessivo.
«Il Tribunale – ricorda Cariello – aveva una ricaduta positiva sulla vita dei cittadini, è stata occasione di risveglio civile e sociale e di sviluppo». In occasione dell’inaugurazione della nuova sede del Giudice di Pace ad Eboli, il presidente del Tribunale di Salerno, Giovanni Pentagallo, aveva ricordato quanto fosse stata sbagliata la scelta di sopprimere il Tribunale ad Eboli. Nel farsi interprete delle esigenze degli ebolitani e delle tante comunità interessate, il sindaco di Eboli ha fatto recapitare la lettera indirizzata al Ministro anche ai parlamentari ebolitani, nella speranza che possano sostenere il grande progetto di Cariello per il territorio, ed alle due associazioni forensi che operano sul territorio cittadino.
«La Giustizia è una consolidata presenza sul nostro territorio – conclude il sindaco -, la riapertura del Tribunale sarebbe un’iniezione di fiducia per i cittadini ed un segno importante di continuità».