Archivio di Stato, petizione popolare contro la vendita.

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Saranno oltre mille i cittadini che, grazie alla loro sottoscrizione, parteciperanno moralmente alla conferenza di presentazione della petizione popolare contro la vendita da parte dell’Amministrazione Provinciale di Salerno dell’immobile che ospita l’Archivio di Stato, che si terrà venerdì 23 giugno dalle ore 10:30 presso il Bar “In Centro” in via Velia, 2 a Salerno.

La sottoscrizione popolare intende far ridiscutere e, quindi, annullare la decisione collegiale, deliberata dal consiglio provinciale per ben due volte (n. 233/2015 e n. 155/2016) e che, quest’ultima grazie al voto unanime dei presenti, ha reso suscettibile di alienazione, tra gli altri, l’immobile dell’Archivio Storico di piazza Abate Conforti alla cifra di sedici milioni di euro.

La scelta di mettere in vendita il palazzo che ospita l’Archivio di Stato priverebbe i cittadini salernitani della propria identità storico-culturale. Questo edificio ha sempre ospitato uffici giudiziari. Prima, forse già nel XV secolo, sede della Regia Udienza, una magistratura risalente al periodo aragonese, e poi sede del Tribunale di Prima istanza e della Gran Corte Criminale.

Dopo l’Unità di Italia ha ospitato il Tribunale Civile e Correzionale e la Corte d’Assise.

La petizione popolare, che ha coinvolto i cittadini di tutta la nostra provincia, verrà consegnata, dopo la conferenza di presentazione, presso gli uffici del protocollo dell’Ente provinciale, in ottemperanza all’art. 17, comma 2, che prevede, a fronte della raccolta di almeno mille firme, un obbligo di risposta scritta e motivata a cura dell’organo competente.

Alla conferenza di presentazione saranno presenti anche i cittadini portavoce in Parlamento del Movimento 5 Stelle, Angelo Tofalo e Andrea Cioffi. Quest’ultimo insieme ad un’altra portavoce salernitana Silvia Giordano si sono resi promotori delle altre due petizioni per cui, negli ultimi mesi, questo gruppo ha raccolto numerose ulteriori firme fra i cittadini salernitani. Si tratta delle istanze al Comune di Salerno per l’adozione dei regolamenti attuativi necessari alla realizzazione degli strumenti di partecipazione popolare, quali referendum e petizioni, previsti nello Statuto comunale e mai attuati, e per la richiesta, sempre al Comune di Salerno, di costituirsi parte civile nel processo alla variante di Piazza della Libertà.
Gli scriventi credono fermamente nei principi di condivisione e partecipazione popolare da adottare nelle scelte che riguardano la salvaguardia del bene comune, affinché la tutela dell’identità storico-culturale e la dignità dei cittadini siano sempre salvaguardate anche davanti a valutazioni apparentemente sconvenienti.