Luigi Grassi, Karen Stuke, Massimo Pastore e Roxy in the box dal 19 maggio al 15 luglio insieme nella mostra “Umano, troppo umano”. La collettiva sarà allestita negli spazi espositivi di Grafica Metelliana, a Mercato San Severino (SA), in collaborazione con Cobbler, spazio per l’arte contemporanea e con la Galleria PrimoPiano di Napoli, con il conferimento del Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee e il patrocinio del Comune di Mercato San Severino. L’opening della mostra, curata in forma aforistica da Rosa Cuccurullo e Antonio Maiorino, è previsto per venerdì 19 maggio, alle ore 18.30, in via Sibelluccia (area PIP). Il catalogo è pubblicato da Areablu Edizioni nella Collanadiperle, dedicata ai grandi artisti dell’arte contemporanea.
Diversi e distanti per formazione, i quattro artisti sono qui uniti da un’implicita volontà di sovvertimento, una capacità di dotarsi di una visione nuova scavalcando le strade narrative classiche. Luigi Grassi, Karen Stuke, Massimo Pastore e Roxy in the box sovvertono la realtà, ricomponendola e svelando il paradosso della verità della finzione narrativa, facendoci così riscoprire la realtà con occhi nuovi.
La mostra, a ingresso libero, è visitabile dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 12.30, e dalle 16.00 alle 19.00. Per info: 089 349392 – info@graficametelliana.com – www.graficametelliana.com
Il mondo che non vedo di Luigi Grassi, che si rivela in 10 opere, è la ricerca incessante dell’autore molisano di vedere la realtà attraverso il filtro della sua intimità. Una realtà fragile, alterata, umana. È seguendo questa modalità progettuale che il mondo che non si vede, se non attraverso il sacrificio dell’arte, si rivela.
Sleeping sister dell’artista berlinese Karen Stuke è una serie di 9 opere in cui l’artista si trasforma in umano soggetto e si lascia assorbire dall’immagine fotografica rilevata dalla camera stenopeica, sua peculiarità tecnica e cifra stilistica, durante il sonno. Una fisicità potente che si dissolve all’alba e le cui tracce dialogano con lo spettatore in un insonne viaggio con la sorella obscura.
Di umanità è la complessa rete che l’autore Massimo Pastore ritrae nelle 7 opere esposte. As you like it è un percorso che nasce dall’idea del fattivo coinvolgimento del soggetto rappresentato, che deve raccontare di sé o di sé immaginare, relazionandosi con lo spazio, con se stesso e con il mezzo fotografico. L’idea è di subordinare il luogo ai soggetti e viceversa, ovvero ordinare una soggettività privata nella sua duplice accezione di intima e di esclusiva in quanto risultato dell’enfermement.
Save the Icon dell’artista Roxy in the box fu una sperimentazione performativa/fotografica che in questo allestimento, un’unica istallazione di 25 fotografie, si manifesta come incursione fulminea che illumina la zona oscura del rapporto con l’icona, che provoca lo spettatore e lo invita a riflettere sull’uso e abuso delle immagini nella nostra società che svende le icone e le nostre storie in un flusso di progressiva liquefazione dell’umano.