Kairòs Edizioni
alla
LIBRERIA FELTRINELLI
Corso Vittorio Emanuele, Salerno
Venerdì 7 aprile 2017 ore 17.30 presenta un volume della collana teatro
della SERIE ORO Kairòs
ideata e diretta da ANITA CURCI
La serva del Principe
di MANLIO SANTANELLI
Prefazione di ANTONIA LEZZA
Intervengono insieme all’autore
ANTONIA LEZZA – LUCIANA LIBERO
Letture di
Federica Aiello – Roberto Pappalardo
Modera Erminia Pellecchia
Secondo volume, dei quattro pubblicati finora, all’interno della collana dedicata al Teatro SERIE ORO ideata e diretta dalla scrittrice e giornalista Anita Curci, per la Kairòs Edizioni, il libro si accosta a un classico – Il Principe di Niccolò Macchiavelli – in punta di piedi e con la delicatezza di chi si prende cura di una pianta delicata quanto rara. Tale codice di buone maniere vale ancora di più nel caso di un’opera – quella di Machiavelli – che da sempre è campo di battaglia sul quale si scontrano i suoi più agguerriti e competenti esegeti. Ma va considerato che il Teatro ha le sue esigenze, le sue ragioni da anteporre, i suoi diritti da rivendicare; e quando un drammaturgo salta in groppa ad un classico ne deve tenere ben salde le briglie finché non lo ha condotto alla meta che si è prefisso, vale a dire lo spettacolo. Più o meno questo è stato il ‘modus operandi’ adottato da Manlio Santanelli per La serva del Principe, un testo che non intende nascondere le libertà adottate nei riguardi degli aspetti più strettamente filologici dell’opera di Machiavelli, ma ha dalla sua la considerazione che, una volta posti di fronte ad un’opera da cui trarre uno spettacolo, quando non si possono rispettare e la lettera e lo spirito, è più opportuno scegliere di privilegiare quest’ultimo.
Ne consegue che La serva del Principe procede sulla corda tesa dell’attendibilità al modello sul quale si basa e delle esigenze del pubblico che pretende uno spettacolo.
L’OPERA
È difficile incontrare un’opera più ambigua del Principe di Niccolò Machiavelli. Come si spiega, infatti, che un repubblicano di idee e di militanza scriva un manuale ad uso dei potenti diretto ad ottenere e conservare il Potere? Un simile quesito se lo pose già il Foscolo ne “I Sepolcri”, e lo risolse nel seguente modo: “… temprando lo scettro a’ regnator / gli allor ne sfronda ed alle genti svela / di che lagrime grondi e di che sangue”. Anche io mi sono posto tale vexata quaestio, ma dovendo rispondere ad esigenze puramente drammaturgiche ho pensato di risolverla nel modo che segue. Ritiratosi nell’eremo di Sant’Andrea in Percussina, messer Niccolò attende alla stesura della sua opera; ma nel corso della scrittura rivela una profonda inquietudine determinata dalla consapevolezza che il trattato possa costituire uno strumento di educazione e di incoraggiamento alla conquista del potere. A stemperare tale inquietudine provvede la serva Betta. Pura espressione dell’anima popolare.
Manlio Santanelli
L’AUTORE
Manlio Santanelli nasce a Napoli, città in cui risiede. Laureato in Filosofia del Diritto, lavora lunghi anni alla RAI nel settore-prosa, per poi dedicarsi a tempo pieno alla scrittura teatrale. Fra i tanti testi teatrali ricordiamo Uscita di Emergenza (Premio IDI e Premio Nazionale Associazione Critici Italiani), Regina Madre – commedia salutata da Ionesco come una delle più belle degli ultimi decenni -, rappresentata in Italia come in molti paesi esteri nelle rispettive lingue, Pulcinella (Premio Taormina Arte), Disturbi di memoria, Il Baciamano, Napoli zompa e vola, Pigmalione, Napoli non si misura con la mente… Al Festival di Avignone presenta ben due commedie, Il Baciamano (Le Baise-main) e Disturbi di memoria (Troubles de Memoire).
Nella collana Bulzoni Teatro è uscito un volume dal titolo Manlio Santanelli – Teatro. La Casa Editrice Guida gli ha già pubblicato Bellavista Carolina, Uscita di Emergenza, Un eccesso di zelo. Sempre per Guida Editori è uscita una prima raccolta di racconti con il titolo Racconti Mancini. La casa editrice Caracò ha publicato il suo romanzo breve La venere dei terremoti. Per la Giammarino Editori è uscita una seconda raccolta di racconti dal titolo Religiose, militari e piedi difficili. Sempre Giammarino Editori ha pubblicato un racconto lungo intitolato Per oggi non si cade. Mel 2016 esce per la casa editrice di Caserta L’aperiA una terza raccolta di racconti dal titolo Bianco, pane e frutta.
DALLA PREFAZIONE
Il Principe è spiegato partendo dal basso, dalle osservazioni o meglio dalle intuizioni di una donna del popolo. Santanelli, infatti, affida a Berta [la Serva] una responsabilità importante rispetto al Maestro [Machiavelli]; pertanto lei sembra anticipare, se naturalmente contestualizziamo il testo, il ruolo che il personaggio femminile assume nel teatro di Goldoni[…].
Berta è una donna saggia e cauta[…]. Sa parlare perché sa ragionare sulle cose, con semplicità e intuito femminile, ma soprattutto riesce ad esprimere le sue idee sulla corruzione della Chiesa o sul rapporto di Machiavelli con Guicciardini; inoltre è capace di suggerire al Maestro alcuni punti salienti del Trattato: «Chiudete il pensiero con…che so… “Ma nelle repubbliche è maggior vita, maggior odio, più desiderio di vendetta, né gli lascia, né può lasciare riposare, la memoria della antiqua libertà” […]».
E Machiavelli risponde ammirato: «Berta, come farei mancandomi il tuo ausilio, non so. Tu sei per me il
traliccio che fa vigoreggiare la vite». Ma la cifra stilistica della Serva del Principe è riconducibile, soprattutto, alla lingua, una lingua, per così dire inventata, originale e funzionale, che denota un’attenzione e un impegno da parte dell’autore veramente singolari.
Antonia Lezza
COLLANA Teatro
PREZZO € 15,00
ISBN 978-88-99114-56-5
FORMATO 15×21
COPERTINA con alette PAGINE 110
Kairós Edizioni – Via Bisignano, 11/B – 80121 Napoli
081 290768 – e-mail kairosedizioni@virgilio.it – web www.edizionikairos.it