Commissione Ue, social rispettino regole tutela consumatori

Studio di dermatologia e medicina estetica della dottoressa Alessia Maiorino a Salerno
BESTORE è lo store a Salerno dove la moda incontra l'energia e la creatività dei giovani.
Ecommerce di successo è un programma di Kynetic agenzia web di Salerno specializzata nella consulenza e nella realizzazione di siti web di commercio elettronico integrate con Amazon, Ebay e i migliori marketplace
Kynetic agenzia web di Salerno specializzata nella gestione dei social network come Facebook, Instagram, Linkedin
Deposito bagagli e valigie a Salerno a 200 metri dalla stazione di Salerno. Prenota il ritiro dei tuoi bagagli con SalernoBagagli.com
MPS Engineering è un'azienda italiana di progettazione e realizzazione di soluzioni per l'industria nel campo dell'automazione e della robotica.
Laurea online presso l'Università telematica Unicusano Salerno sede di esame
Caliani, atelier di abiti da sposa e sposo a Salerno ed Avellino, Jesus Peiro, Nicole Milano, Thomas Pina, Tombolini

Compro oro e argento usato, negozi Gold Metal Fusion a Salerno, Battipaglia, Nocera Superiore, Agropoli, Vallo della Lucania. Quotazioni dell'oro in tempo reale, pagamento in contanti immediato, oggetti inviati alla fusione.
Foodarredo progettazione e realizzazione di pasticcerie, panifici, ristoranti, laboratori alimentari, con forniture complete di macchinari professionali

I social media devono rispettare le regole Ue sulla tutela dei consumatori per impedire le truffe e frodi crescenti che avvengono tramite le loro piattaforme online, dalle false promozioni alla vendita di prodotti contraffatti sino al mancato rispetto delle clausole di recesso o l’obbligo di rivolgersi a un tribunale Usa per risolvere le controversie. E’ la richiesta che la Commissione Ue, insieme alle associazioni europee dei consumatori, hanno rivolto a Facebook, Twitter e Google+, in un incontro dove questi ultimi si sono impegnati a prendere misure entro un mese. Se le risposte non saranno giudicate convincenti, le autorità per la tutela dei consumatori potrebbero ricorrere allora a misure coercitive.