Quello che sta per chiudersi è un anno positivo per il Comune di Roccadaspide, centro dell’area interna del Cilento che conta oltre 7500 abitanti, il cui Primo Cittadino è Girolamo Auricchio.
“Il bilancio è positivo nonostante la ristrettezza di risorse in cui siamo costretti ad operare”, spiega Auricchio, Sindaco dal 2006, “nonostante le istituzioni principali come la Regione ed il Governo continuino ad essere sordi verso i nostri inviti ad ascoltarci. Anche per quello che riguarda il Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, di cui Roccadaspide fa parte, siamo costretti a subirne i vincoli senza ottenerne alcun beneficio, benefici che al contrario sono riservati alle sole aree costiere. Dal 1991 solo vincoli.”
Roccadaspide ha nel suo territorio un ospedale pubblico che è stato più volte riconosciuto come fiore all’occhiello della sanità meridionale, e nonostante tutti gli attestati ed i riconoscimenti questo importante centro ha seriamente rischiato di essere chiuso, ed è stato soprattutto per la volontà e la determinazione del Sindaco Auricchio se questo ospedale è ancora in funzione. “L’Age.Na.S, l’agenzia nazionale che valuta le strutture ed i servizi sanitari regionali, ha giudicato il reparto di cardiologia tra i tre migliori in tutta la Regione Campania, e di questi tre le altre due strutture erano private, il reparto di cardiologia dell’ospedale di Roccadaspide è quindi il miglior reparto pubblico della Campania.”
La presenza di un ospedale così importante non ha però fatto sì che si ponessero in essere gli interventi di dovere alla rete stradale provinciale, tanto che i tempi di percorrenza sono raddoppiati. “E’ questo il nostro problema principale”, continua il Sindaco Auricchio, “le vie di accesso a questo centro non sono efficienti come dovrebbero, è un problema che tocca anche altri comuni, come ad esempio Roscigno, purtroppo siamo nella condizione in cui la Provincia è un’istituzione in disarmo, e non dispone più di fondi, e la Regione, non solo la Giunta, ma anche i Consiglieri non si interessa minimamente di questo problema. Si ricordano di Roccadaspide solo ci sono le scadenze elettorali oppure in occasioni di passerelle. Noi Sindaci ci troviamo spesso da soli a fronteggiare le proteste dei cittadini, siamo stati lasciati soli.”
Non può mancare a questo punto un passaggio sulla stretta attualità, cioè sulle proteste cosiddette dei “forconi”, che secondo il Sindaco Auricchio “sono il sintomo di un disagio che c’è e che va ascoltato, ma che non deve in alcun modo trascendere, nè aggredendo gli agenti delle forze dell’ordine, a cui va la mia massima solidarietà, nè tantomeno danneggiare beni pubblici come i mezzi di trasporto pubblico anche perchè in qiesto modo si danneggiano soprattutto i cittadini che usufruiscono del trasporto pubblico. Sono anche molto scettico sul fatto che Governo e Parlamento affrontino seriamente le questioni in campo, mi viene da sorridere se penso che quelle persone che vogliono proporre il cambiamento sono le stesse che sono al potere da decenni. Legge elettorale? Personalmente porterei il modello dei Comuni anche a livello nazionale, con l’elezione diretta del premier e possibilità di governare per 5 anni con maggioranze stabili e solide. Dopo 5 anni si torna al responso principe, che è quello degli elettori.”
In conclusione, un augurio del Sindaco Auricchio ai cittadini di Roccadaspide per le Feste di Natale e fine anno: “Auguro ogni felicità ai cittadini di Roccadaspide, e da parte mia continuerò ad impegnarmi per migliorare il livello dei servizi per i cittadini, ormai siamo stabilmente nei primi 2 posizioni in Italia per quello che riguarda la raccolta differenziata, stiamo ristrutturando i tre plessi scolastici, istituto tecnico, media, elementare e materna (con asilo nido comunale), che qui a Roccadaspide vengono mantenuti mentre negli altri paesi le scuole vengono chiuse, faremo di tutto, la mia Giunta ed io, per non far mancare nulla ai cittadini. Ai politici di Roma, Governo e Parlamento, ed ai consiglieri regionali auguro di riuscire a svegliarsi ed a dedicare l’attenzione che serve a due grandi aree di intervento, cioè i giovani ed il sociale.”
PIETRO PIZZOLLA