Proseguono senza sosta gli allenamenti della Jomi Salerno in vista dell’impegno in programma sabato (fischio d’inizio alle ore 18) sul campo della Pallamano Mestrino.
La terza giornata del girone di ritorno del massimo campionato di pallamano femminile propone un testa-coda al Pala Lissaro con le ragazze di mister Cardaci che proveranno a centrare la vittoria numero 16 di questa splendida stagione sportiva.
A Mestrino la capolista Jomi dovrà però giocare con attenzione e concentrazione poiché, nonostante la situazione di classifica molto difficile, le padovane guidate dal nuovo coach Andrea Reghellin, non hanno ancora abbandonato l’idea di poter risalire la graduatoria e di provare ad evitare una delle due ultime posizioni che retrocedono matematicamente in serie A2 di pallamano femminile.
Di contro le salernitane del presidente Mario Pisapia sono in stato di grazia e nonostante le assenze pesanti di Ceklic e Landri (in fase di recupero dai rispettivi infortuni ndr) hanno mostrato una eccellente quadratura di gioco che di fatto pone Lauretti e compagne come le principali antagoniste alle campionesse d’Italia in carica dell’Indeco Conversano. Questa settimana a presentarci la sfida di Mestrino sarà Laura Casale (classe 1996), una delle piacevoli sorprese della Jomi Salerno di quest’anno.
“La gara che mi aspetto sabato sera è una partita ad alta intensità agonistica. La formazione del Mestrino, che da poco ha cambiato allenatore, è una delle squadre più giovani che militano in serie A e fanno della velocità e dell’aggressività le loro armi migliori. Per questo sicuramente mi aspetto ritmi alti e tanta voglia di far bene, da parte di entrambe le compagini. Loro saranno sicuramente molto motivate, sostenute dal pubblico amico e con una grande voglia di riscatto, dopo le ultime partite che abbiamo avuto modo di vedere e che non sono andate bene. Per quel che ci riguarda – conclude Laura Casale – stiamo vivendo un ottimo momento di forma e quindi cercheremo di portare a casa i 3 punti per continuare a mantenere inalterato il distacco dal Conversano”.