E’ stato firmato questa dal Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni Di Dio e Ruggi D’Aragona di Salerno e dal Direttore della Centrale del Latte di Salerno, alla presenza di Padre Candido, il protocollo d’intesa tra le due aziende che avvia una collaborazione che parte con la valorizzazione e promozione della Culla della Vita, ma che tende a portare avanti anche altre pregevoli iniziative.
La Culla della Vita, in particolare, era stata donata a questa AOU nel 2015 ma non era mai entrata in funzione. Quando la problematica è stata sottoposta a questa Direzione Generale, immediatamente ci si è attivati per far sì che in breve tempo tutto potesse essere pronto per dare il via a questo importante strumento di civiltà:
“Dalla culla degli esposti alla culla della vita: è un segnale molto importante del progresso che ci consente di dare un ulteriore servizio alla popolazione nel segno dell’umanità e dell’umanizzazione e di attenzione nei confronti di quelle mamme che non possono mantenere il loro bambino”, così il DG Cantone ha commentato nel corso della conferenza l’avvio del servizio.
La Culla, posizionata nell’area giardino alle spalle del Pronto soccorso, dinanzi l’area della Rianimazione, è collocata in una stanzetta al pian terreno ben indicata dalla cartellonistica. All’interno vi è una serranda che si alza premendo un pulsante rosso e scopre una culla riscaldata che, appena vi si poggia il bimbo dentro, fa scattare i sensori in neonatologia in modo tale da consentire al personale collegato tramite monitor di prelevare il piccolo.
Il tutto avviene nel più totale anonimato. La speranza è che i sensori suonino il meno possibile, ovviamente, ma che, qualora una mamma dovesse trovarsi in uno stato di totale disperazione, riesca a compiere il gesto d’amore estremo portando il figlio alla culla della Vita.