La passione per la Salernitana dell’avvocato Michele Tedesco.

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L’AVVOCATO MICHELE TEDESCO RACCONTA LA SUA VITA CON LA SALERNITANA

“Mio padre, (l’avvocato Giuseppe Tedesco) a partire dal 1967 e fino al 7 aprile del 1972,  è stato prima Commissario Straordinario e poi Presidente della Salernitana. Io sono nato nel 1967, quindi sin quasi dal mio primo giorno di vita, e fino ai cinque anni, ho vissuto sempre con la squadra della Salernitana: mia madre mi portava con la carrozzina al Campo Vestuti. Avevo appena cominciato a muovere i primi passi che già giocavo con il pallone, insieme ad alcuni giocatori della squadra, sul manto erboso dello Stadio Vestuti. Ho delle foto che mi ritraggono mentre Mauro Pantani, che nella stagione 1971 – 72 vinse il titolo di capocannoniere della Serie C con 17 gol,   mi tirava il pallone. Io correvo per prenderlo cadendo sull’erba. Quando avevo circa tre anni, ricordo che giocavo sui gradoni della tribuna o giravo con la mia piccola bicicletta all’interno dello stadio, negli spazi attorno e sotto la tribuna, mentre i giocatori si allenavano in campo. Andavo sempre con mio padre al campo sportivo di Piazza Casalbore: era molto presente e seguiva spesso la squadra anche in ritiro dove naturalmente andavamo anche io e mia madre”. Tanti sono i ricordi dell’avvocato Michele Tedesco, legati alla Salernitana, che ci ha raccontato seduto alla scrivania del suo studio in Corso Garibaldi, di fronte al Tribunale:” Ho tante foto con i giocatori della squadra. Ricordo che arrivò a Salerno il “Circo sul Ghiaccio” di Moira Orfei e tutta la squadra andò a vedere lo spettacolo: io ero seduto tra i giocatori. Ero diventato la mascotte della squadra”. L’avvocato Tedesco, ha ricordato le emozioni vissute in occasione della partita Salernitana – Casertana che si disputò il 18 marzo del 1972 allo Stadio Vestuti:” Fu l’ultima partita giocata dalla Salernitana, in casa, con mio padre Presidente, ma io ancora non lo sapevo. Fu una gara emozionate che i granata pareggiarono 2 – 2 . Ricordo che in porta c’era Fulvio De Maio”. L’avvocato Tedesco ha ricordato anche la sua prima partita vista in trasferta: ” Avevo sette anni e mio zio, Armando Russo, tifoso sfegatato della Salernitana, contro il volere di mio padre, mi portò insieme ad un gruppo di amici a vedere la partita Arezzo – Salernitana”. Tedesco ha trasmesso al figlio la passione per il calcio e per la Salernitana: ”Giuseppe all’età di cinque anni è venuto con me in tribuna a vedere la sua prima partita allo Stadio Arechi rimanendo stupito e meravigliato del grande tifo della Curva”. L’avvocato Tedesco ha anche ricordato che il papà, per molti anni dopo la sua presidenza, non frequentava lo stadio:” Andavamo però insieme a vedere la partita la domenica.. Mi mandava a comprare i biglietti e poi ci sedevamo in alto, a sinistra, sui gradoni della tribuna perché gli piaceva vedere la partita dall’alto, anche perché da presidente l’aveva sempre vista dal basso. Ricordo che una volta, durante una partita, Antonio Capone, un grande giocatore della Salernitana ceduto poi al Napoli, avendo visto mio padre da lontano, venne da noi, seguito da un gruppo di tifosi, e lo abbracciò con affetto”. Tedesco ricorda anche gli scontri tra le tifoserie allo Stadio Vestuti:” I tifosi della Curva Sud per inveire contro l’arbitro o contro i tifosi della squadra avversaria, spesso muovevano con forza le cancellate che un paio di volte furono abbattute per fare un’invasione di campo. Mio padre, naturalmente, in queste occasioni mi portava immediatamente via dallo stadio”. L’avvocato Tedesco ha anche ricordato la grande festa organizzata per il padre, che compiva 70 anni, con i giocatori della Salernitana che avevano giocato durante gli anni di presidenza del Presidentissimo Giuseppe Tedesco, e che con lui avevano vinto, nel 1969, il Campionato Nazionale Dante Berretti di Serie C e raggiunto il secondo posto nel girone C della Serie C, nel Campionato 1970-1971. Con alcuni di quei giocatori l’avvocato Tedesco è rimasto ancora in contatto:” Ho dei rapporti splendidi con Mauro Pantani e Piero Fraccapani: ci sentiamo telefonicamente o ci vediamo a Natale. Proprio quest’anno, alla vigilia di Natale ho ricevuto la telefonata di Fulvio De Maio che con Pantani stava andando al cimitero di Giffoni Sei Casali per portare dei fiori sulla tomba di mio padre. Questo dimostra l’attaccamento che avevano i giocatori nei confronti di mio padre. Questo è il mondo del calcio che a me piace”. Tedesco ha anche ricordato la sua esperienza di legale della Salernitana, all’epoca di Aliberti, dal 1994 e fino al 2002:” Ho vissuto con Aliberti gli anni della Serie C della Serie B e della Serie A. Ho anche rappresentato la Salernitana nella Lega Calcio”. L’avvocato Tedesco ha anche ricordato di aver difeso con successo un giovane tifoso salernitano che venne accusato di aver lanciato una bomba carta durante la partita Fiorentina-Grasshopper che si disputò allo Stadio Arechi in un incontro valevole per la Coppa UEFA e le simpatiche trasferte con i giornalisti salernitani tra i quali Roberto Ventre, Raffaele Schiavone, Franco Esposito, Marcello Festa e Tommaso D’Angelo, che è stato protagonista di innumerevoli e simpatici episodi:” Si potrebbe scrivere un libro sui tanti e divertenti momenti vissuti con Tommaso. Ricordo che una volta, simulando un malore, bloccò la partenza di un aereo all’aeroporto di Capodichino per fare in modo che arrivassi visto che ero in ritardo di mezz’ora a causa di un’ udienza tenuta al Tribunale di Napoli”. L’avvocato Tedesco che si augura un ritorno di Delio Rossi come allenatore, auspica che la Salernitana torni a vincere. Tedesco ha lanciato un messaggio ai tifosi:” Bisogna seguire la squadra e non lasciarla mai sola, ma allo stesso tempo bisogna stare sempre attenti a quello che succede dal punto di vista societario: veniamo da due fallimenti e non possiamo ripartire dalla Serie D. Non lo meritiamo”.

Aniello Palumbo