Fotovoltaico, Lambiase: il Comune rinegozi il contratto.

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dal Consigliere Comunale Gianpaolo Lambiase riceviamo e pubblichiamo

Ho chiesto all’Amministrazione Comunale di rinegoziare il contratto con la società che attualmente gestisce il parco fotovoltaico di Monte di Eboli.

Il Comune di Salerno è trattato da “cenerentola”! Ha attivato una iniziativa sicuramente “positiva”, una grande opera realizzata in partenariato pubblico-privato, dalla quale però raccoglie “briciole” a fronte di un ritorno economico elevatissimo (e non previsto) da parte del gestore privato.

Pochi conoscono le potenzialità del Parco Fotovoltaico di Monte di Eboli realizzato dal Comune di Salerno su suolo di sua proprietà in territorio ebolitano. La quantità di energia che può produrre ogni anno (pari a 33.000 MWh) è tale da azzerare i costi di consumo dell’intera rete cittadina di pubblica illuminazione.

Il “canone” annuo offerto di 3,5 milioni di euro dalla TOTO costruzioni, la ditta che vinse l’appalto, venne rinegoziato e concordato al ribasso (1.194.000 euro) prima del completamento dell’opera  (causa riduzione delle tariffe incentivanti dello Stato).

Costruito dalla TOTO Holding, è costato 72 milioni di euro. Entra in funzione nel maggio 2011 e viene gestito dalla Monteboli Spa (società controllata dalla stessa TOTO). Dopo appena un anno, TOTO vende l’impianto al Gruppo RTR per 90 milioni di euro.

Una bella cifra guadagnata da un privato su un’opera pubblica promossa dal Comune!

Ma chi è il RTR? Nato nel 2011, il Gruppo RTR è posseduto al 100% dal fondo private equity Terra Firma con sede legale in un territorio “ a regime fiscale agevolato”. E’ di fatto una società straniera, che risulta tra i maggiori beneficiari del Conto Energia per il fotovoltaico: solo nell’anno 2014 lo Stato Italiano ha versato a RTR (Terra Firma) circa 140 milioni di euro per gli impianti acquisiti e gestiti sul territorio nazionale.

L’impianto di Monte di Eboli  ha fruttato alle società che ne hanno curato la gestione, in cinque anni, una cifra che è molto vicina alla somma impegnata per la realizzazione delle opere. Dalla fine del 2011 al 2016  i privati hanno incassato, tra incentivi statali e la vendita di energia prodotta, oltre 60 milioni di euro! Il Comune ha ricevuto una royalty per lo stesso periodo paragonabile ad una “piccola mancia”: circa 5 milioni!

La notizia allarmante è l’annuncio reso pubblico a settembre scorso:<Terra Firma si prepara a vendere RTR Rete Rinnovabile, leader europeo nella produzione di energia rinnovabile da impianti fotovoltaici per potenza installata, con circa 334 MWp complessivi, distribuiti in 130 impianti in tutta Italia. Lo ha scritto DealReporter, precisando che il fondo di private equity paneuropeo ha appena dato il mandato di advisory a una banca internazionale. Il valore dell’operazione potrebbe essere superiore al miliardo di euro.>

 

 

Terra Firma mette in vendita una seconda volta la gestione dell’impianto di  Monte di Eboli!

L’Amministrazione, di fronte a tale scenario “inquietante”, non prende decisioni. Anzi gli Uffici comunali pongono ancora un quesito: <…un’eventuale rinegoziazione del contratto a favore del Comune è giuridicamente possibile in ipotesi di extraprofitto solo se dovesse essere accertata una redditività dell’impianto in fase di esercizio superiore a quella previsionale concessa al Comune al termine della gara…>.

I guadagni sulla compravendita degli impianti e la enorme somma già incassata per la produzione di energia non sono “extraprofitti”  accertati ad esclusivo vantaggio dei privati?

Per quanto tempo ancora dobbiamo veder sfumare un introito certo per le “casse comunali”, che potrebbe contribuire a ridurre le “pesanti” tasse locali?