La Lepre italica (Lepus corsicanus) è una specie scoperta solo nel 1996, minacciata di estinzione, che nel mondo vive solo in poche zone dell’Appennino centro meridionale e in Sicilia, diversa dalla Lepre comune.
Presente con popolazioni distribuite a macchia di leopardo in diverse regioni centro meridionale, in Campania è nota solo nel territorio del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
Dai tempi della sua scoperta, avvenuta grazie agli studi del Prof. Palacios dell’Univ. di Madrid e dell’ISPRA (ex INFS), è oggetto di studi e ricerche al fine di conoscere meglio la sua biologia in modo da poter mettere a puto strategie di conservazione che siano il più adatte alle sue esigenze
ecologiche.
A 20 anni dal riconoscimento della Lepre italica come buona specie, si fa il punto sullo stato delle conoscenze e della conservazione in un convegno organizzato da:
• ISPRA – Istituto per la Protezione e la Ricerca Ambientale
• Dipartimento di Biologia dell’Università Federico II di Napoli
• IGF – Istituto di Gestione della Fauna onlus
e patrocinato da:
• Ente Parco del Cilento Vallo di Diano e Alburni
• Comune di Valle dell’Angelo
• Federcaccia
• ATIt – Associazione Teriologica Italiana
I ricercatori esporranno i risultati delle loro ricerche il giorno 13 dicembre, presso il Centro Studi e Ricerche della Biodiversità dell’Ente Parco.
Inoltre, il giorno 14 dicembre, presso la Sala del Comune di Valle dell’Angelo, i ricercatori e i tecnici si riuniranno a discutere sui contenuti del nuovo Piano di Azione Nazionale per la Conservazione della Lepre italica, da realizzarsi per conto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Mare.