dal Coordinamento di “Salviamo il Paesaggio” riceviamo e pubblichiamo:
A Salerno, in nome di una malintesa riconversione turistica dell’economia cittadina, da troppi anni l’Amministrazione comunale sta attuando ,con un accanimento a dir poco terapeutico,una cementificazione audace ,spinta e sistematica del territorio ed in particolare del suo mare,un mare che diventa cemento. E’ certo questa una cementificazione griffata in una sorta di acritica sudditanza ad un improbabile gotha dell’architettura contemporanea, autoreferenziale ,per niente etico e per lo piu’ straniero, con le archistar come moderni vati di radiose trasfomazioni che pero’spesso mortificano, violandolo, il paesaggio.In particolare quello costiero, fondamentale in una citta’ di mare come la nostra.
Viene del tutto ignorata la millenaria storia del prezioso rapporto di Salerno con il suo golfo ,quello degli scambi di uomini, merci ,idee,linguaggi, culture all’origine delle civiltà mediterranne di cui anche il nostro centro storico è singolare testimonianza come complessa trama tra mescolanza di comunità di popoli diversi e spazi insediativi..Quel golfo, ammirato dai viaggiatori del Grand Tour e cantato nelle liriche dedicate da Alfonso Gatto alla sua Salerno”montuosamente marina”
Si cementifica il litorale cittadino con una impressionante e bulimica successione di porti , poli nautici,piazze e privati condomini e con una farneticante propaganda ,tipica del ventennio fascista, di mitici aurei futuri di una Salerno universale, meta ineguagliabile di un un mondiale turismo di massa!
La zona di insediamento del polo nautico di Pastena è soggetta per legge a specifici vincoli ambientali che vietano espressamente qualsiasi costruzione che possa ostacolare la visione dell’intero golfo anche dalla strada. Eppure , sottraendo ulteriore spiaggia e spazi alla fruizione e agli usi collettivi e soprattutto, a dispetto della normativa vigente, si intende procedere anche in questa zona ad una megagalattica quanto assurda lottizzazione del mare in assenza di quasiasi forma di doverosa considerazione dei diritti degli abitanti dei luoghi, indigeni da colonizzare,e dell’importanza di non mutare le linee fondamentali del nostro golfo sempre piu’ assediate da squallidi cantieri, volgari parcheggi, tristi sbarramenti di ogni sorta che impediscono la vista del mare e del suo orizzonte, Appannaggio quest’ultimo, graduato dal censo,dei soliti privilegiati e ” furbetti” di turno,”proprietari” di un mare tanto piu’ sporco quanto piu’ inaccessibile, di un mare proibito appunto!
E non importa se, come recita anche un significativo documento dei “100 Sindaci per la bellezza ed il paesaggio ,” IL DIRITTO ALLA BELLEZZA E LA TUTELA DEL PAESAGGIO COSTITUISCONO UNA DELLE MISSIONI IRRINUNCIABILI DELLA REPUBBILCA ITALIANA, RISULTATO DI UN’IDENTITA’ MILLENARIA E RICONOSCIUTA NEL DETTATO COSTITUZIONALE”!
La cultura e la tutela del paesaggio ,come parametri assolutamente prioritari di un’azione credibile di governo del territorio nel senso di una stretta connessione degli articoli 9e 32 della Costituzione ,comportano evidentemente un impegno di condivisione di diritti e di responsablita, soprattutto sul terreno del ripristino ambientale, che sono poco congeniali ai”paradigmi” di chi intende i beni comuni solo come fertile terreno di facile lucro a discapito dei diritti di tutti.
Considerazioni finali, queste, intrise di pesante pessimismo ma inevitabili vista la ripetuta ed umiliante obliterazione di tutte le istanze indirizzate dai cittadini sensibili all’Ammministrazione comunale al fine di un sano ed aperto dialogo per scelte condivise e trasparenti sul destino della citta ‘e dei suoi beni comuni ( in questi giorni ne sanno qualcosa anche i lavoratori della Centrale del latte e delle altre municipalizzate che stanno per essere cedute al libero mercato in nome del pareggio di bilancio).
MORIRA’ LA SPERANZA E CON ESSA LA BELLEZZA DEI LUOGHI?
CONTINUIAMO CIVILMENTE A SPERARE CHE CIO’ NON AVVENGA MAI DEFINITIVAMENTE PERCHE’ CON IL PAESAGGIO MORIREBBE ANCHE LA NOSTRA LEGITTIMA ASPIRAZIONE AD UN FUTURO DI REALE E COMPIUTA DEMOCRAZIA .
Maria Vitacca dell’Associazione”Articolo 9 ” per il Forum nazionale di “Salviamo il Paesaggio”- Coordinamento di Salerno