Caso IREN Mercato, Lambiase: sconcertante, Salerno Energia vendite data praticamente in regalo.

Studio di dermatologia e medicina estetica della dottoressa Alessia Maiorino a Salerno
Kynetic agenzia web di Salerno specializzata nella gestione dei social network come Facebook, Instagram, Linkedin
Compro oro e argento usato, negozi Gold Metal Fusion a Salerno, Battipaglia, Nocera Superiore, Agropoli, Vallo della Lucania. Quotazioni dell'oro in tempo reale, pagamento in contanti immediato, oggetti inviati alla fusione.
BESTORE è lo store a Salerno dove la moda incontra l'energia e la creatività dei giovani.
Raggioverde srl è un'azienda specializzata nella produzione e commercializzazione di fertilizzanti e prodotti Nutrizionali e Fisio-attivatori per la nutrizione e cura delle piante con ampio catalogo Vivo biosolution per l'agricoltura biologica.
Caliani, atelier di abiti da sposa e sposo a Salerno ed Avellino, Jesus Peiro, Nicole Milano, Thomas Pina, Tombolini

Foodarredo progettazione e realizzazione di pasticcerie, panifici, ristoranti, laboratori alimentari, con forniture complete di macchinari professionali
Gioielleria Juliano a Salerno, scegli il regalo perfetto per te o per chi ami tra i gioielli di Giovanni Raspini, Mirko Visconti, Marcello Pane, Donna Oro, gli orologi Philip Watch, Seiko
MPS Engineering è un'azienda italiana di progettazione e realizzazione di soluzioni per l'industria nel campo dell'automazione e della robotica.
Deposito bagagli e valigie a Salerno a 200 metri dalla stazione di Salerno. Prenota il ritiro dei tuoi bagagli con SalernoBagagli.com


da Gianpaolo Lambiase, consigliere comunale Salerno di tutti, riceviamo e pubblichiamo

Nell’ultima seduta del Consiglio Comunale è accaduto un fatto a dir poco “sconcertante”.

La maggioranza consiliare ha deliberato che IREN Mercato, società quotata in borsa e quindi aperta alla presenza di capitali privati, attiva nella vendita di gas naturale, diventi socio di maggioranza di Salerno Energia Vendite (società partecipata dal Comune di Salerno).

La “fusione” , come viene definita con molta approssimazione, avviene senza uno “straccio” di evidenza pubblica!

Al contrario la IREN Mercato S.p.A. , quando qualche anno fa decise di vendere l’intero pacchetto azionario di Vea Energia Ambiente, di cui deteneva il 100% del capitale, avviò una procedura di consultazione competitiva al fine di verificare l’interesse da parte di tutti i potenziali soggetti idonei all’acquisto delle quote di partecipazione.

E’ noto che  IREN è particolarmente interessata ad operazioni di cessione ed acquisto di partecipazioni in società attive nella vendita di gas naturale ed energia elettrica. Proprio per questo, l’approccio dell’Amministrazione Comunale all’operazione di cessione di quote proprietarie di Salerno Energia Vendite avrebbe dovuto essere segnata da più grande prudenza ed attenzione.

Quando nel 2013 IREN mise in vendita la sua “partecipazione maggioritaria” della GEA     (Grosseto Energia Ambiente S.p.A.), richiese al gruppo ESTRA, interessato all’acquisto, ben 19 milioni di euro.

E’ sicuramente difficile immaginare che un “progetto di fusione” non preveda una valutazione imparziale dei possibili concorrenti  (perlomeno le maggiori  Società attive nel settore).

I leader nazionali tra cui Italgas S.p.A. e Enel Rete Gas S.p.A., che già operano in Campania, con ogni probabilità avrebbero fatto offerte migliori.

Ma è addirittura incredibile che la “fusione” avvenga senza un ritorno economico immediato,senza una valutazione e quantizzazione (in denaro) anche di massima degli utili derivanti al Comune dalla partecipazione.

La cessione ad IREN della “maggioranza” di Salerno Energia Vendite è di fatto una sorta di “regalo” donato con generosità senza ricevere un euro in cambio, fidandosi della promessa, tutta da verificare, di un potenziale “aumento di clientela” (i cittadini italiani che pagano le bollette del gas).

Ho giudicato l’operazione finanziaria approvata in Consiglio Comunale “azzardata” e caratterizzata da un profilo di valutazione discrezionale. Un’operazione che non garantisce il principio di libera concorrenza, né l’adeguatezza ed idoneità dell’azione rispetto alle finalità che si propone il Comune: razionalizzazione ed efficientamento dell’attività delle Società partecipate.