Un’operazione verità, attraverso un’opera cinematografica, che parte da Eboli. L’opera è il film-documentario “Andrea Doria – i passeggeri sono in salvo?”, firmato dal regista ebolitano Luca Guardabascio, che dopo una paziente ed attenta ricerca storica, anche attraverso testimonianze dirette, porta a galla la verità sui drammatici momenti dell’affondamento del transatlantico Andrea Doria, il 25 luglio 1956, quando il transatlantico entrò in collisione con un’imbarcazione svedese.
La sceneggiatura del film è opera di Pierette Domenica Simpson, all’epoca dei fatti una bambina di 9 anni, imbarcata sull’Andrea Doria insieme con alcuni congiunti per raggiungere la madre negli Stati Uniti. Eboli entra in questa straordinaria avventura a cavallo tra cinematografia, ricerca storico-documentale e voglia di verità in quanto è programmata proprio in città, presso il cinema-teatro Italia, la prima internazionale della pellicola, prima che l’opera di Luca Guardabascio prenda il volo per arrivare in decine di sale cinematografiche statunitensi.
«La prima ad Eboli non è solo un omaggio alla mia città – ha spiegato il regista -. E’ anche il riconoscimento di una disponibilità di questa amministrazione comunale come mai era avvenuto in passato. Ed è anche una scelta dettata dal grande fermento che oggi si respira ad Eboli e che necessita di ulteriori occasioni per aprirsi a ribalte internazionali, come merita il suo tessuto storico e culturale. Il film-documentario è certamente un progetto ambizioso, ma abbiamo già incassato la disponibilità di attori di caratura internazionale quando metteremo mano al film vero e proprio, al di là dell’aspetto documentale».
L’operazione verità riguarda un aspetto specifico della vicenda, come spiega lo stesso regista: «Il comandante Calamai mise in salvo la quasi totalità dei passeggeri, eppure per anni passò per un irrresponsabile. Fu il capro espiatorio in un momento storico particolare, per questo abbiamo voluto rivalutarne la figura, restituendo la dignità che il suo operato merita, essendo stato l’ultimo ad abbandonare la nave. Un’operazione verità che riguarda un pezzo della nostra storia e non a caso la Fondazione Ansaldo ha voluto essere vicina alla nostra produzione».
Quando ha saputo dell’ennesima opera cinematografica di Guardabascio e della possibilità che fosse proiettata in anteprima, ad Eboli, il prossimo 29 settembre, il sindaco, Massimo Cariello, ha garantito la piena disponibilità della macchina comunale. «Luca Guardabascio ama questa terra e lo dimostra in ogni occasione – ha commentato il primo cittadino di Eboli -. Il cinema Italia che ospita una prima di questa valenza storica e cinematografica è una grande scommessa, che siamo stati ben felici di fare. Il film di Guardabascio è un grande regalo per la nostra città, perché è un’opera completa ed ambiziosa, che partendo dalla ricerca trova la verità storica e penso sia un lavoro destinato a rimanere un documento storico».