dalla Pia Unione Associazione Mariana Assistenza Sollievo Infermi riceviamo e pubblichiamo
Centocinquanta pellegrini di ritorno da Lourdes, nella tarda mattinata odierna, a mezzogiorno e qualcosa, per circa un’ora, sono rimasti bloccati nelle proprie vetture per l’approssimazione e la superficialità con cui è stato gestito dai responsabili della Stazione di Salerno il deflusso dal Treno Bianco.
Dopo circa 30 ore di viaggio, infatti, per i pellegrini, e i disabili affetti da gravi patologie che ne impediscono la deambulazione, l’accoglienza, tra l’altro specificata in modo chiaro nel contratto sottoscritto dalle Ferrovie dello Stato con l’agenzia di riferimento dell’AMASI, organizzazione che promuove tali iniziative di solidarietà, anziché avvenire sul binario privo di barriere architettoniche (binario uno) come richiesto a Trenitalia ed assicurato per iscritto dalla stessa Trenitalia, è avvenuta, senza alcuna motivazione, su binario privo di ausili per disabili. Per chi conosce la stazione di Salerno, parliamo del quarto binario, binario dove è vietato l’accesso anche alle bestie perché non idoneo per unità inabili e quindi prive di autonomia. Alla stazione di Nocera Inferiore il capo treno ed il tecnico di bordo avevano comunicato che alla stazione di Salerno avrebbero ricevuto il treno al terzo binario con assistenza adeguata per i disabili. Tutto falso.
Grosso è stato il disagio e l’imbarazzo degli ammalati, per i quali i volontari dell’associazione Amasi ed i pellegrini hanno dovuto ricorrere al trasporto “a braccia”, con difficoltà notevoli e trascurando le più elementari norme di privacy, tra vacanzieri in attesa di partenza e passeggeri esterrefatti per lo spettacolo. La cosa peggiore è stata la solidarietà ricevuta dalla polizia ferroviaria e da alcuni dipendenti di Trenitalia presenti sul posto perché in servizio. Vergogna!
Il Presidente dell’associazione Amasi, Alfonso D’ANTUONI ha inviato una formale protesta alla dirigenza di Trenitalia, riservandosi di adire le vie legali per danni diversi e comportamenti vergognosi.