L’eterno scontro tra servi e padroni e il dissidio tra giovani e vecchi. Sono gli elementi di fondo di «Mostellaria», la commedia di Plauto in scena sabato 13 agosto (ore 21) per la quinta serata della XIX edizione di VeliaTeatro, il festival di teatro antico sull’acropoli del Parco Archeologico di Elea-Velia, ad Ascea (Sa). L’opera (il cui nome viene da mostellum, diminutivo di monstrum, spettro), conosciuta anche come «La commedia del fantasma» è prodotta da «Fondamenta Teatro e Teatri», per la regia di Giancarlo Sammartano. Lo spettacolo è preceduto da una breve presentazione a cura di Roberto Mario Danese, docente di Filologia classica e direttore del Centro Internazionale di Studi Plautini dell’Università di Urbino Carlo Bo.
Si tratta di una delle più note e rappresentate opere dell’autore latino vissuto tra III e II secolo a.C., in cui beffe, inganni e sorprese si rincorrono lungo tutto l’intreccio. Il servo Tranione si ingegna per impedire al padrone Teopropide l’accesso alla casa dove il figlio di costui, Filolachete, complice l’assenza temporanea del padre, se la spassa tra i piaceri dell’eros e del cibo, sperperando il patrimonio del genitore. Il servo si inventa prima che la dimora è infestata da un fantasma, poi che il padroncino ha investito per comprare una nuova casa un prestito, in realtà speso in stravizi, e reclamato dall’usuraio. Quando Teopropide si accorge degli inganni di figlio e servo, la situazione sembra precipitare, invece il perdono e il lieto fine irrompono sulla scena.
Nella commedia, lo scopo di divertire il pubblico si associa alla denuncia dei vizi umani, proprio per soddisfare i quali nasce tutta la trama, tra l’irresponsabilità del figlio, la perfidia del servo e l’ingenuità e infine anche la bontà e la comprensione del padre. Interpreti della messinscena sono Paolo Floris, Tommaso Lipari, Mattia Parrella e Andrea Puglisi. Scene e costumi sono a cura di Daniela Catone, musiche di Stefano Marcucci, maschere di Giancarlo Santelli.
VeliaTeatro 2016 proseguirà con altri tre appuntamenti: «Edipo Re» di Sofocle, a cura di «La Bottega del Pane» (venerdì 19 agosto); «Lisistrata di Aristofane ovvero la Guerra del Peloponneso non si farà», lezione-spettacolo a cura di Giovanni Greco e Maria Cristina Zerbino (domenica 21 agosto); «I Numeri dell’Anima – Dal Menone di Platone», a cura della «Compagnia del Sole» (lunedì 22 agosto).
La manifestazione, organizzata dalla Associazione Culturale Compagnia Michele Murino Cilento Arte, si svolge con il sostegno di: Soprintendenza Archeologia della Campania, Regione Campania, Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Comune di Ascea, Ente Provinciale per il Turismo di Salerno, Pro Loco di Ascea; con il patrocinio di: Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Campania, Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, Università degli Studi di Salerno, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Università degli Studi di Milano, Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, Laboratorio Dionysos dell’Università di Trento, Liceo Classico “Giovanni Berchet” di Milano, Comune di Rovereto, Biblioteca Civica “Girolamo Tartarotti” di Rovereto, Istituto di Istruzione Superiore “Parmenide” di Vallo della Lucania.
Botteghino 15 euro; 10 euro per bambini sotto i 12 anni. Navette gratuite dal parcheggio all’ingresso del Parco Archeologico di Elea-Velia per l’acropoli dalle 19.30. Servizio di trasporto gratuito in autobus da e per Salerno con partenza alle ore 18 da Piazza della Concordia. I biglietti di ingresso si possono ritirare solo presso il botteghino dell’acropoli nelle serate degli spettacoli. Il pubblico potrà rifornirsi gratuitamente di acqua in bottiglie. L’area degli spettacoli è dotata di servizi chimici. Durante il festival è presente un presidio della Croce Rossa Italiana sezione di Agropoli. Info: www.veliateatro.it – tel. 334 3266442 – Facebook Veliateatro – Pro Loco di Ascea tel. 0974 972230 – Arte’m (biglietteria del Parco Archeologico di Elea-Velia) tel. 0974 271016