Nel corso dei primi sei mesi del 2013 la Forestale ha effettuato oltre 330 mila controlli su tutto il territorio nazionale. Sono stati complessivamente accertati più di 5 mila reati con 4.945 persone denunciate e oltre 13 mila illeciti amministrativi contestati per più di 12 milioni di euro.
Il contrasto alle diffuse illegalità ambientali, la difesa del patrimonio forestale e naturalistico e la salvaguardia delle risorse agroalimentari del nostro Paese sono da 191 anni al centro dell’attività del Corpo forestale dello Stato.
Si sono svolte martedì, presso il Parlamentino dell’Ispettorato Generale del Corpo forestale dello Stato, le celebrazioni per il 191° Annuale di Fondazione del Corpo forestale. La cerimonia ufficiale, in stile sobrio conforme alle attuali disposizioni in materia, si è tenuta alla presenza del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo e del Capo del Corpo forestale dello Stato, Cesare Patrone.
Le celebrazioni hanno avuto inizio lunedì con l’udienza del Capo del Corpo forestale dello Stato e di una rappresentanza del personale Forestale dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, mentre in Piazza del Quirinale, un reparto del Corpo forestale dello Stato ha effettuato il cambio della Guardia d’Onore.
Per celebrare i 191 anni di vita del Corpo è stata deposta, da parte del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, una corona d’alloro presso la lapide ai caduti della Forestale, situata all’ingresso dell’Ispettorato Generale.
Il Corpo forestale dello Stato, che è da poco entrato a far parte della Direzione Investigativa Antimafia (D.I.A.) anche a livello territoriale, potrà dare un contributo concreto e determinante alla lotta alla criminalità organizzata, con particolare riferimento alla repressione delle ecomafie, che trovano nel traffico e smaltimento illecito dei rifiuti e nell’agropirateria una delle loro più redditizie attività.
La necessità di contrastare lo sviluppo del crimine ambientale e le sue dannose conseguenze sugli ecosistemi naturali e sulla salute pubblica, ha indotto il Corpo forestale dello Stato a realizzare nel 2013 attività di indagini in grado di limitare condotte illecite e di forte allarme sociale, riguardanti in particolare il settore dei rifiuti, degli inquinamenti, la tutela delle risorse idriche, del territorio, della fauna e delle aree protette. Nell’ambito dei controlli mirati alla prevenzione e repressione dell’abbandono incontrollato di rifiuti e dello smaltimento illecito degli stessi per combustione, il Corpo forestale dello Stato ha scoperto all’inizio dell’anno un grave inquinamento nella zona di Caivano (NA), nella cosiddetta “Terra dei fuochi”. I veleni rinvenuti nelle campagne destinate alla coltivazione di ortaggi sono stati scoperti grazie a rilievi fotografici effettuati dall’alto.
Nel corso dei primi sei mesi del 2013 il Corpo forestale dello Stato nei suoi differenti settori di intervento ha effettuato 330.563 controlli su tutto il territorio nazionale. Sono stati complessivamente accertati 5.095 reati, con 4.945 persone denunciate e 1.419 sequestri penali.
Gli illeciti amministrativi complessivi si sono attestati sui 13.970 e gli importi notificati sono stati oltre 12 milioni di euro. Le regioni in cui sono stati accertati maggiori reati sono state la Campania, seguita dal Lazio, dalla Puglia, dalla Toscana, dalla Lombardia e dalla Calabria.
TUTELA DEL TERRITORIO E DIFESA DEL SUOLO
Nel corso di quest’anno particolarmente significativo è stato il contrasto delle violazioni nella tutela del territorio e difesa del suolo.
Le alterazioni del territorio, come ad esempio l’abusivismo edilizio, sono infatti in grado di far saltare gli equilibri dei sistemi naturali, scompensare tutto il regime dei deflussi idrici e produrre dannose conseguenze quali frane e alluvioni, con gravi ripercussioni sugli insediamenti e sulla vita dei cittadini stessi. In questo settore i reati nel primo semestre del 2013 sono stati 1.657, le persone denunciate 1.908, i sequestri penali 284. Gli illeciti amministrativi sono stati 5.278 per un importo notificato di circa 4,7 milioni di euro, mentre i controlli effettuati sono stati più di 136 mila.
TUTELA DEL PATRIMONIO BOSCHIVO
Per quanto riguarda la tutela del patrimonio boschivo nel primo semestre del 2013 sono stati accertati 455 reati, con 80 persone denunciate e 10 sequestri penali. Per quanto riguarda il bilancio relativo agli incendi boschivi, si è registrato una netta diminuzione del numero di incendi e della superficie totale percorsa dal fuoco rispetto allo stesso periodo del 2012. Dal 1 gennaio al 30 settembre 2013, infatti, si sono avuti 3.038 incendi, circa il 65% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e una diminuzione di oltre il 70% della superficie totale colpita dalle fiamme, con 24.763 ettari bruciati nel 2013 contro i 97.201 ettari del 2012. Intensa è stata l’attività di intelligence condotta dal Nucleo Investigativo Antincendio Boschivo (NIAB) del Corpo forestale dello Stato, per individuare i responsabili dei roghi attraverso l’uso di tecnologie avanzate, che hanno permesso di effettuare 5 arresti e di denunciare 158 persone per il reato di incendio boschivo.
LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE AGROALIMENTARE
Il Corpo forestale dello Stato è stato inoltre impegnato in prima linea sul fronte della lotta alla contraffazione agroalimentare, un comparto contaminato negli ultimi tempi dalla minaccia dell’attività criminale organizzata. Nei primi sei mesi del 2013 i controlli effettuati dal Nucleo Agroalimentare Forestale (NAF), la struttura di controllo del Corpo forestale dello Stato nel settore della sicurezza agroambientale ed agroalimentare, sono stati 3.759 rispetto ai 2.070 dello stesso periodo del 2012. I settori dove si è operato con maggiore continuità d’intervento sono quelli del contrasto alle contraffazioni dei prodotti agroalimentari di origine ed a indicazione geografica protetti (DOP e IGP) con 669 controlli solo nei primi sei mesi del 2013. Gli interventi nel settore dell’agricoltura biologica e O.G.M. sono stati 111, quelli nel settore vitivinicolo 337, quelli nel settore lattiero caseario 230 e quelli nel settore oleario 196. Da gennaio a giugno di quest’anno, sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria 120 persone, sono stati accertati più di 100 reati e sono state notificate oltre 500 sanzioni amministrative.
TUTELA DELLA FAUNA E DEL MONDO ANIMALE
Forte l’impegno del Nucleo Investigativo contro i Reati in Danno agli Animali (NIRDA) che lotta quotidianamente contro il maltrattamento e lo sfruttamento degli animali. Un settore nel quale le contestazioni registrano un trend in costante ascesa, frutto anche della crescente sensibilizzazione dei cittadini, che con le loro segnalazioni e il loro impegno sono diventati parte attiva della lotta contro questi crimini.
Il contrasto ai traffici illegali di specie protette e il controllo di legalità delle filiere produttive e dei commerci che impiegano tali specie sono gli obiettivi principali che il Corpo forestale dello Stato si pone quale autorità preposta al controllo del commercio delle specie di flora e fauna minacciate d’estinzione, in attuazione della Convenzione di Washington (CITES). Negli ultimi tempi è cresciuto il fenomeno della detenzione e dell’abbandono di animali esotici, a volte, pericolosi per l’incolumità pubblica. Nel settore della tutela della fauna i reati accertati nei primi sei mesi del 2013 sono stati 605, le persone denunciate 453, i sequestri penali 528. Gli illeciti amministrativi sono stati 1.952 per un importo notificato di 1,35 milioni di euro. I controlli effettuati sono stati oltre 55 mila e le persone controllate più di 18 mila.
Nell’ambito dei controlli finalizzati alla tutela del mondo animale di particolare rilevanza è stata l’attività d’indagine che ha portato al sequestro per maltrattamento di quattro delfini appartenenti alla specie “Tursiops truncatus“, presso il delfinario di Rimini e trasportati all’Acquario di Genova. Si tratta del primo sequestro di tursiopi in Europa per questo reato. Tra le irregolarità riscontrate: assenza di riparo dal sole e dalla vista del pubblico, carenza di un adeguato sistema di raffreddamento e di pulizia dell’acqua nonché vecchie vasche di contenimento irregolari non adatte a consentire un adeguato movimento dei delfini e a garantirne la salute fisica e psichica, costretti ad una convivenza coatta nel gruppo sociale dove erano inseriti.
Occorre, inoltre, prestare particolare attenzione alle possibili frodi via internet, relative ad acquisti di esemplari vivi o prodotti derivati da specie tutelate dalla CITES e all’acquisto incauto di souvenir in paesi stranieri. Proprio per questo il Corpo forestale dello Stato, Ebay Annunci e Subito.it i due più noti siti di annunci in lingua italiana, che da soli raggruppano il 90% del mercato delle inserzioni on-line, hanno siglato un accordo per tutelare gli inconsapevoli acquirenti o gli inserzionisti da truffatori e venditori illegali via web che, nell’anonimato, cercano di aggirare le regole della CITES. E’ stato studiato un sistema di alert che all’interno dei portali fornisce informazioni complete per l’inserzionista e l’acquirente sulle regole e le normative specifiche e di controllo sulla tracciabilità documentale, sanitaria e fiscale degli esemplari messi in vendita. Per questo è stato predisposto un “codice di autoregolamentazione” per la vendita su internet di esemplari tutelati dalla normativa CITES.