da Massimo La Rocca riceviamo e pubblichiamo
Vi segnalo un prezioso dipinto a olio su tela(pic1 fonteBeniculturali), che riproduce in primo piano quella che un tempo a Salerno era Piazza della Prefettura, attuale Piazza Cavour, durante la visita in Città nel 1861 del Re d’Italia Vittorio Emanuele II di Savoia.
Quasi al centro del dipinto è visibile la carrozza del Re, trainata da 4 cavalli, nell’atto di varcare il Portale d’ingresso di Palazzo Sant’Agostino, all’epoca sede della Prefettura, oggi della Provincia.
Il senso di marcia della carrozza ci fa dedurre che il Re proveniva da Vietri, e che probabilmente era sceso dal treno proprio alla Stazione ferroviaria vietrese, che in quegli anni svolgeva funzione anche di Stazione provvisoria di Salerno; infatti la Stazione Centrale di Salerno entrerà in attività solo nel 1866.
Oltre al grande schieramento dell’esercito sui 2 lati della larga Via della Marina(realizzata nel 1806-15 in periodo napoleonico), odierna Via Roma, si nota una grande folla, assiepata anche sul tetto della bassa Costruzione in stile neoclassico che delimitava la Piazza sul lato occidentale; vicina a tale Costruzione, e affacciata sul mare, è visibile l’alta Colonna con faro alla sommità.
In realtà sia la Costruzione neoclassica, sia la Colonna-faro, avevano le loro gemelle sistemate in posizione simmetrica sul lato orientale della Piazza, ma qui nella raffigurazione non sono presenti in quanto il pittore si sistemò proprio sul tetto della Costruzione neoclassica posta a oriente. E’ da ricordare che le 2 Costruzioni neoclassiche erano state progettate, presumibilmente nel 1819, dall’ingegnere Giuseppe Lista, padre del celebre scultore salernitano Stanislao Lista, e che in una di esse era alloggiata la Stazione operativa del Telegrafo elettrico inaugurata il 31 luglio 1853.
Delle Colonne-faro, che sono un pò la versione ante litteram del Faro della Giustizia adiacente alla Cittadella Giudiziaria di Chipperfield (pic2 fonteComuneDiSalerno), Michele De Angelis nel 1937 scrive che <<additavano ai naviganti la Città di Salerno>>; e ciò risulta in sintonìa con immagini antiche di Salerno dove risulta la presenza di navi alla fonda dinnanzi alla Piazza e a Via Roma, soprattutto in occasione della secolare Fiera di San Matteo allorché la Città si riempiva di mercanti anche stranieri. Sempre nel dipinto, a destra e sinistra del Portale di Palazzo Sant’Agostino, si notano 2 splendidi Uccelli in ferro battuto che con il becco reggono le lanterne per l’illuminazione notturna. A sinistra della Colonna-faro, l’assenza del Teatro Verdi, la cui costruzione inizierà nel 1864, lascia spazio alla visione del Convento di Santa Teresa con la cupola della Chiesa. Una vera chicca è che la raffigurazione, seppure parziale, di Piazza Cavour a Salerno trova spazio anche nella collezione di disegni realizzati dal famoso scrittore di favole danese Hans Christian Andersen(autore de La Sirenetta, Il Brutto Anatroccolo, La Piccola Fiammiferaia), che fu in viaggio di piacere nella nostra Città e nella nostra Provincia agli inizi del 1834; nel disegno(pic3 fonteHcandersen-homepage), risalente al 3 marzo, si vedono chiaramente una delle Colonne-faro della Piazza, il Molo Manfredi che si protende in mare, l’Eremo di San Liberatore in alto a destra.
<<Dei sei rematori, quattro erano fratelli, un bellissimo bambino stava accovacciato al timone; era tutto da dipingere, la posizione, il visetto, una vera delizia. Si chiamava Alfonso. L’acqua era come un vetro verde, il sole bruciava come il fuoco. Come appariva bella Salerno vista dal mare mentre nel mattino sereno ci allontanavamo in barca dalla riva; l’acqua era verde come il vetro.>> così scrisse Andersen nel suo Diario il 5 marzo 1834 per raccontare la sua partenza da Salerno alla volta di Amalfi. Scusate la digressione, ma era un peccato non riportare le belle parole di Andersen su Salerno! Ritornando quindi alla nostra Piazza, una visione completa della stessa è possibile comunque intravederla in una foto del 1864 circa, che risulta scattata dal Palazzo a nord-ovest della Chiesa di Sant’Anna al Porto, Palazzo oggi contiguo alla Caserma dei Carabinieri(pic4 fonteSalernoIeriEOggi)(ho ritoccato la foto per evidenziare la Piazza).
Col trascorrere degli anni la Piazza verrà gradualmente distrutta dalle forti mareggiate, infatti, come si ricava dall’osservazione delle vecchie foto, nel 1872 circa non risultano più le 2 Colonne-faro, mentre nel 1881 circa non risultano più neppure le 2 Costruzioni neoclassiche, e non esiste più nessuna Piazza, davanti a Palazzo Sant’Agostino sopravvive solo Via Roma direttamente affacciata sul mare! La Piazza verrà poi ricostruita, più ampia nella direzione nord-sud rispetto a quella ottocentesca, a inizi anni ‘10 del ‘900, arricchita nel 1914 con una grande Fontana centrale circolare e nel 1925 con un’alta Colonna dorica rostrata fronte mare; Fontana e Colonna spariranno misteriosamente intorno al 1939, forse buttate in mare, insieme ad altro materiale, per realizzare il riempimento della Penisola antistante Piazza Cavour; riguardo alla Fontana, è curioso come a Salerno esiste oggi in molti la convinzione che essa corrisponda alla Fontana che attualmente si trova al centro di Piazza Matteo Galdi nel Rione Fratte; in realtà la Fontana frattese si trovava in origine in Piazza Flavio Gioia(detta Piazza della Rotonda) e differisce, dalla perduta Fontana di Piazza Cavour, per dimensioni, materiale e motivo geometrico(quadrati nella frattese e cerchi nell’altra) sulle superfici esterne.
Oggigiorno un progetto di restyling di Piazza Cavour dovrebbe prevedere un recupero di elementi del passato ormai perduti, elementi sia della Piazza inizi ‘900, sia della Piazza ottocentesca. Sicuramente andrebbe ricostruita la novecentesca Fontana monumentale in posizione centrale, e magari anche 1 o 2 colonne a ricordare quella presente nella prima metà del ‘900 o quelle presenti nell’800. Cordiali saluti.
Massimo La Rocca
https://www.facebook.com/Guaimario https://twitter.com/Guaimario