Dopo il successo in vari teatri di Salerno e provincia, la Compagnia Comica Salernitana, la stabile del Teatro Arbostella, farà tappa anche in Calabria. Il gruppo, plasmato e assemblato dal decano direttore artistico Gino Esposito parteciperà alla XVIII^ Rassegna del Teatro dialettale “Vernaculandu” nella bella cittadina di Montepaone in provincia di Catanzaro, esattamente nel “Piccolo Teatro” con il fortunatissimo ed esilarante testo “Io, Isso e Essa’’ in programma domenica 6 marzo 2016.
Un appuntamento, quello calabrese, ormai diventato fisso e che calamita una serie di compagnie molto note nell’ambito amatoriale e che consentono ai tanti amanti del teatro dialettale di assistere e divertirsi con commedie belle, brillanti e spensierate
La farsa, che al Teatro Arbostella la passata stagione ha polverizzato qualsiasi record di incasso, è stata, riscritta e riadattata dallo stesso Gino Esposito per la regia del duo Andrea Avallone e Giovanni Bonelli.
Il testo affronta, con delicatezza e in tono farsesco, argomenti e situazioni mai come oggi attuali: gli affetti familiari e gli equivoci che possono nascere dai pettegolezzi e dai luoghi comuni di tutti i giorni sulle diversità.
Nell’abile messinscena il sottile equilibrio di più famiglie viene messo in discussione dal pregiudizio e della difficoltà di essere tolleranti nei confronti del prossimo. E così tra i deliri dei vari personaggi e pillole di saggezza, la casa del protagonista diventerà teatro delle situazioni più improbabili con lo stesso attore costretto a tenere le redini grazie a trovate geniali e comiche improvvisazioni che allieteranno il pubblico.
“Il Teatro comico – afferma Gino Esposito – è un manifesto di poetica in commedia. In questo copione, per rimanere sul generico, vi è un passaggio che il testo ha dall’antica commedia dell’arte al teatro “riformato”, nuovo, moderno, servendosi di una terminologia professionale che regala al lavoro improvvisazione e cammino a soggetto. Come gli interpreti della Commedia dell’Arte lo spettacolo si avvale della qualità di attori capaci come Giovanni Bonelli (Io), Andrea Avallone (Isso), dell’accattivante figura di Giovanna Trotta (Essa), ai quali faranno da corollario la brava Rossella Cirigliano, lo stravagante Ernesto Curcione e un abile e svampita Mariarosaria Milito. Il tutto si fonderà su caratteri esasperati per rendere godibile senza sgarbo il gioco teatrale al fine di sdrammatizzare uno degli argomenti attuali come l’accettare senza pregiudizi nella società qualunque tipo e forma di diversità”