Il buon Governo per la Costa: cultura del territorio, sostenibilità, coordinamento, azione integrata. Il recupero storico-identitario delle risorse del territorio costituisce la base per la maturazione – nei cittadini e nelle istituzioni – della responsabilità di azioni di conservazione e valorizzazione dei beni culturali, materiali e immateriali.
É, infatti, compito della società, in tutte le sue componenti, preservarne e diffonderne la conoscenza. Nel pubblico, come nel privato, sempre più distintamente si avverte l’urgenza di una gestione coordinata e integrata del bene Costa che superi le angustie del particolarismo municipalistico e dischiuda scenari di buon governo e orizzonti di gestione mirata al raggiungimento di obiettivi di utilità sociale.
Dall’Unità d’Italia fino ai nostri giorni, è accaduto invece, solo in contingenze calamitose, che l’attenzione alle problematiche del territorio della Costa si traducesse in una condivisa politica di difesa del territorio improntata da strategie e sinergie d’ambito sovracomunale. Occorre ora fare in modo da non navigare più a vista e senza rotta nel nostro frammentatissimo arcipelago di Enti Locali, Distretti, Scuola, Associazioni di categoria, Istituzioni culturali e iniziative private. Bisogna innanzitutto conoscere il panorama vasto e talvolta caotico di normative già in atto e il variegato scenario programmatorio attraverso il quale i vari attori, in vario modo ed a vario titolo, si cimentano per perseguire sane politiche per il territorio. Il momento ricognitivo è da ritenersi propedeutico all’avvio di un processo partecipativo che veda le parti sociali ed economiche operare nel rispetto dei ruoli con spirito di fattiva collaborazione.
Il Seminario di studi sui Valori e risorse del territorio amalfi tano nel XXI secolo tra degrado e recupero. Paesaggio, agricoltura, biodiversità e turismo strategie gestionali sostenibili e integrate – Istituzioni e operatori a confronto, che si svolgerà presso la Biblioteca Comunale, la Sala delle Vele dell’Hotel la Bussola e l’Arsenale della Repubblica di Amalfi dal 10 al12 dicembre 2015, muove da tali considerazioni e intenti e trova in essi il suo motivo d’essere.
Nel riferimento costante al suo enorme background documentario derivante da un quarantennio di ricerche e studi identitari sui beni culturali e le risorse del territorio amalfitano, il Centro di Cultura e Storia Amalfitana, Ente culturale d’ambito sovracomunale, tenterà a più riprese di stimolare il confronto pubblico in vista di una futura cooperazione, indispensabile a partire dal prossimo 2016, anno in cui nel mese di ottobre si svolgerà il III World Meeting on Terraced Landscapes: choosing the future. La densa e articolata manifestazione proporrà, da vari punti di vista, l’acquisizione di una visione il più possibile completa delle realtà e delle ottiche gestionali del territorio da proiettarsi in concreta azione politica scandita nel segno del paradigma: cultura delle risorse nel territorio, coordinamento e sostenibilità, azione integrata.
Il Seminario rappresenta solo una prima tappa del percorso di riordinamento delle risorse del Centro sotto forma di banca dati e documentazione. Lo studio delle fonti bibliografiche e archivistiche, la rilevazione, condotta anche sul campo, dei caratteri originari e delle connotazioni culturali, fisiche e antropiche del territorio, consentiranno il monitoraggio e l’individuazione dei trend e variabili evolutive e la simulazione delle realtà in mutamento.
Parallelamente si otterrà un più preciso e definito inquadramento delle problematiche e criticità del territorio. Segnali preoccupanti infatti lo consigliano: l’abbandono dei terrazzamenti e la crisi dell’economia agricola, gli incendi che progressivamente divorano il paesaggio Patrimonio UNESCO dell’Umanità, il dissesto idrogeologico conseguente, il tarlo della deturpazione edilizio-speculativa, la compromessa eco-sostenibilità del turismo, lo squilibrio delle opportunità economiche tra fascia costiera e aree collinari e montane, il mutamento dei modelli economici, la imperversante omologazione culturale. Sarà saggio non limitarsi a continuare nel mero sfruttamento delle rendite sulla spinta del vento buono dei nostri retaggi storici, naturali e culturali.
La storia della Costa di Amalfi, con le sue cicliche e altalenanti decadenze e riprese, insegna che i venti sono mutevoli e che imparare a governarli è di vitale importanza per il domani di una comunità oggi abbagliata da miraggi di perenne e garantita floridezza.