da Massimo La Rocca riceviamo e pubblichiamo
“Salerno è Sparta !” sembra un’affermazione campata in aria, ma un valoroso principe ci ha messo lo zampino.
Il longobardo Guaimario II principe di Salerno dal 901 al 946, detto “il Gobbo”, però anche “il Buono”(in contrapposizione al padre Guaimario I che per la sua crudeltà fu poco amato dai sudditi), fregandosene del titolo onorifico di patrizio imperiale che da molti anni gli era stato confermato dai Bizantini, nel 929 aderì, con Landolfo principe di Benevento e Capua, alla coalizione longobarda proprio contro l’Impero Bizantino, nella Guerra per il controllo di Puglia e Calabria. Guaimario II nel corso di questa Guerra vinse tra l’altro la grande Battaglia di Venosa che si combattè nello stesso 929: in particolare il nostro principe si era appostato con soli 300 guerrieri salernitani, in una stretta gola del fiume Basentello fra le città di Venosa e Acerenza(nell’odierna provincia di Potenza), dove fronteggiò uno sterminato esercito bizantino guidato da Anastasio stratego di Bari; questi non era estraneo a Guaimario, in quanto a suo tempo Anastasio aveva tenuto a battesimo uno dei figli maschi del principe salernitano; prima dello scontro, lo stratego intimò più volte ai Salernitani di arrendersi, ma il principe Guaimario II, confortato da un’apparizione della Madonna, non si lasciò andare e, con i suoi 300, si lanciò anch’egli nella Battaglia, riuscendo clamorosamente a respingere e sconfiggere il nemico; alla resa dei conti Anastasio, implorando Guaimario di mettere da parte la sua spada, gli rammentò d’essere padrino di suo figlio, e fu così che ebbe salva la vita.
E’ quasi superfluo dire che, l’azione dei 300 Salernitani nella Battaglia di Venosa, inevitabilmente riporta alla mente l’eroica resistenza, al passo delle Termopili in Grecia nel 480 a.C., dei 300 Spartani guidati da re Leonida, contro l’assai più nutrita armata persiana composta da almeno 70.000 soldati e comandata da re Serse I. Poi ci si è messo l’esercito U.S.A. che nel 2002 in Afghanistan fondò la “Forward Operating Base Salerno”, più semplicemente “FOB Salerno”(così battezzata in ricordo dello Sbarco di Salerno del 1943); qui in seguito, prendendo a prestito dal film “300”(pic1 fonteCopertinedvd) del 2007 l’esclamazione di re Leonida <<This is Sparta !>>(Questa è Sparta !) urlata al messaggero persiano, i militari americani forse un po’ goliardicamente collocarono, sopra il cartello con la grande scritta “SALERNO” sito all’ingresso della Base, un monumentale disegno a rilievo composto da 2 elmi spartani e appunto dalla citazione cinematografica “THIS IS SPARTA”(pic2 fontiDvidshub,Kona.storeblogs) !
Cordiali saluti. Massimo La Rocca
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