Anche il Museo Archeologico si tinge di rosa per l’adesione alla campagna “nastro rosa” della Lega Italiana Lotta ai Tumori (LILT). Le sale della struttura museale ebolitana si sono illuminate di rosa, colore simbolo della campagna di prevenzione del tumore ala mammella.
«Grande la sensibilità della direttrice del Museo, Giovanna Scarano, che ha aperto le porte di un importante palazzo storico perché fosse sede di un evento altrettanto importante quale la prevenzione del tumore al seno», commenta l’assessore comunale alle pari opportunità, Matilde Saja.
Di rilievo anche gli interventi d Giuseppe Pistolese, presidente della sezione provinciale di Salerno della LILT, che si è intrattenuto sulla prevenzione come individuazione dei fattori di rischio, come miglioramento degli stili di vita, come diagnosi precoce, come cura ed attenzione ad un’alimentazione varia e corretta, e di Giovanni Babino, responsabile del Grande Progetto Pompei, che ha saputo coniugare l’aspetto medico delle tecnologie diagnostiche alla nuove tecnologie utilizzate a supporto dell’archeologia, con particolare attenzione all’esempio di Pompei.
«L’Amministrazione comunale – spiega l’assessore Matilde Saja -, con quest’iniziativa, dopo avere già illuminato il campanile della chiesa di San Francesco, intende ribadire la sensibilità verso i temi della salute, delle donne, della prevenzione e garantire il proprio impegno continuo e costante».
Il Museo Archeologico Nazionale di Eboli sin dalla sua apertura al pubblico, avvenuta nell’anno 2000, si è presentato come centro di cultura in senso lato strettamente legato al territorio di appartenenza, impegnato anche nell’organizzazione di manifestazioni attraverso le quali sottolineare gli stretti ed indissolubili legami del Passato con il Presente e, naturalmente, con il Futuro. Ed è proprio in quest’ottica che anche quest’anno ha assicurato la propria partecipazione ad un evento così importante quale appunto la Campagna Nastro Rosa patrocinata dalla LILT di Salerno.
Il Museo, che istituzionalmente opera per la promozione e la valorizzazione del patrimonio storico-archeologico, ha giustamente dato il suo sia pure piccolo contributo per promuovere la Cultura dell’Educazione Oncologica e della Prevenzione tingendo simbolicamente di rosa, in occasione di una serata speciale organizzata per il 19 ottobre u.s. alla quale parteciperà il noto pianista Carlo Grante, un monumento appartenente all’antico centro eburino costituito dal basamento di una statua (quest’ultima non conservata) databile al II sec.d.C. recante sulla faccia principale l’iscrizione relativa ad un magistrato locale, Tito Flavio Silvano, patrono del Municipium eburino.
L’evento organizzato dal Museo Archeologico Nazionale di Eboli, grazie alla dott.ssa Scarano Giovanna e dal Commissario Straordinario dell’ETP di Salerno.