Dopo essere stato scarcerato per l’accusa di concorso in rapina alla gioielleria Margherita di Pastena del 24 giugno 2014, che tanto risalto ebbe sugli organi di informazione, Antonio Del Ninno oggi è stato definitivamente scagionato da ogni responsabilità penale che lo riguarda.
Infatti, all’udienza di oggi, dinanzi al Giudice per indagini preliminari dott.ssa Renata Sessa, in cui si discuteva la nuova accusa formulata a carico di Del Ninno, imputato ora per ipotesi di favoreggiamento, è stata pronunciata sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste.
Si chiude, pertanto, un capitolo doloroso, per il giovane imprenditore salernitano, che ha dovuto subire l’ampio risalto della vicenda, che non lo
riguarda.
Scriveva all’epoca dei fatti il Corriere del Mezzogiorno.
Antonio Del Ninno, salernitano di 40 anni, stava rientrando a casa per assistere alla partita della Nazionale. La sua abitazione si trova a pochi metri dalla gioielleria che era stata svaligiata e, mentre stava parcheggiando, il criminale si è avvicinato minacciandolo con la pistola. A quel punto è stato costretto a rientrare in auto e iniziare la corsa insieme al rapinatore. Fino al parco Arbostella, dove il malvivente è sceso ed è fuggito. A quel punto Del Ninno è rientrato subito a casa, per cercare anche di denunciare l’accaduto. Ma ha trovato i poliziotti dinanzi alla sua abitazione che l’hanno condotto in cella.
IL PROCESSO – All’udienza di convalida dell’arresto, il legale dell’imprenditore – l’avvocato Antonio Cammarota – è riuscito a dimostrare l’innocenza del suo assistito. Ricostruendo meticolosamente l’accaduto, il giudice ha deciso la scarcerazione di Del Ninno confermandone l’innocenza.
Oggi la completa assoluzione anche per l’accusa di favoreggiamento.
Antonio Del Ninno, salernitano di 40 anni, martedì scorso, stava rientrando a casa per assistere alla partita della Nazionale. La sua abitazione si trova a pochi metri dalla gioielleria che era stata svaligiata e, mentre stava parcheggiando, il criminale si è avvicinato minacciandolo con la pistola. A quel punto è stato costretto a rientrare in auto e iniziare la corsa insieme al rapinatore. Fino al parco Arbostella, dove il malvivente è sceso ed è fuggito. A quel punto Del Ninno è rientrato subito a casa, per cercare anche di denunciare l’accaduto. Ma ha trovato i poliziotti dinanzi alla sua abitazione che l’hanno condotto in cella.
IL PROCESSO – All’udienza di convalida dell’arresto, il legale dell’imprenditore – l’avvocato Antonio Cammarota – è riuscito a dimostrare l’innocenza del suo assistito. Ricostruendo meticolosamente l’accaduto, il giudice ha deciso la scarcerazione di Del Ninno confermandone l’innocenza.
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