L’ultimo capitolo de L’Oro di Napoli di Giuseppe Marotta è intitolato “Pane, con sale ed olio”, questa pietanza per lo scrittore, che nella sua infanzia ha conosciuto la povertà vera, era l’ultimo stadio prima del nulla, del digiuno forzato per mancanza di cibo, e raccontava di come sua nonna, frugando attentamente in quei cassetti della dispensa che un attimo prima sembravano vuoti, riuscisse a far saltar fuori chissà come quei tozzi di pane raffermo, di come con qualche goccia d’acqua questi tozzi di pane, ormai simili a pietre, riuscissero quasi a riprendere vita, di come quell’ampolla che sembrava anch’esssa vuota, riuscisse a regalare qualche preziosissima goccia d’olio, come se fosse quasi spremuta, e come scuotendo la saliera riuscisse a far uscire gli ultimi preziosissimi granelli di sale.
Pane, olio e sale è anche una delle ricette contenute nel libro “Gli ingredienti di una vita”, scritto per Alesssandro Polidoro Editore dal Maestro Ciro Salatiello, chef del Marina di Castello Resort di Castelvolturno nonchè cuoco ufficiale della Società Sportiva Calcio Napoli, protagonista della quarta serata di “Un Libro Sotto le Stelle”, la rassegna nazionale di letteratura promossa ed organizzata dall’Associazione Meridiani che è in corso di svolgimento presso i giardini del Lungomare Amendola a Maiori, con il patrocinio del Comune di Maiori e la collaborazione del Centro Studi Tecnoscuola e dell’Asssociazione Albergatori Maiori.
Gli ingredienti di una vita, come ha raccontato Ciro Salatiello, nel salotto dove erano presenti anche l’editore Alessandro Polidoro, la giornalista Valeria Grasso e Peppe Iannicelli che con la sua solita verve ha condotto il dibattito, non è un libro di ricette di quelli soliti, ma un libro di ricette in senso stretto, dall’origine latina del termine, recepita, ossia la raccolta di quello che si trova in casa per costruire una pietanza.
Il libro di Ciro Salatiello è allora un vero e proprio tentativo di ri-educazione alimentare, un tentativo di far riscoprire le tradizioni alimentari che hanno caratterizzato la vita dei nostri genitori, dei nostri nonni, dei nostri bisnonni, dove anche il sale era usato cum grano salis perchè gravato da pesantissime imposte, e proprio l’esigenza di dover fare a meno del sale fece da sfondo all’idea dell’acquapazza, cuocendo il pesce in una miscela di acqua dolce ed acqua salata, come forma di protesta per l’ecccessiva tassazione di un elemento preziosissimo per conservare il pescato come il sale.
Le recepita di Ciro Salatiello sono inoltre raggruppate per periodi dell’anno, perchè un’altra delle abitudini che si è persa è quella di mangiare di stagione, perdendo così anche i sapori.
Un libro insomma, per rinforzare la tradizione che è quel filo che unisce, passato, presente e futuro, e che se si spezzasse interromperebbe il legame con i nostri antenati.
Un Libro Sotto Le Stelle continua domenica 22 con il noir “Una Notte Sbagliata”, opera prima dell’inviato esteri di Sky TG 24 Gianluca Ales, per concludere lunedì 24 con 321 ed Usura, scritto dal magistrato Giovanni Tartaglia Polcini.